Protesta degli studenti calabresi contro la didattica a distanza

Basta! Non si possono fare lezioni online. Gli studenti calabresi protestano in piazza contro il governatore facente funzione della Calabria, Nino Spirlì, e l’assessore regionale all’istruzione, Sandra Savaglio. I rappresentanti degli studenti del liceo scientifico “Enrico Mattei”, del liceo classico “Giuseppe Garibaldi” e del tecnico industriale “Enrico Fermi” di Castrovillari ricordano che “le scuole lo scorso 24 settembre hanno voluto riprendere la didattica in presenza impegnandosi al massimo per garantire la sicurezza degli studenti, e ciò è stato possibile solo grazie alla forte volontà dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, che con notevoli sacrifici, tutelano il nostro diritto all’istruzione”. Ma la decisione di riattivare la didattica a distanza “a nostro avviso è una regressione. Il vero problema di questa emergenza Covid-19 non siamo noi studenti, ma l’impotenza della politica e delle istituzioni, a tutti i livelli, di garantire il nostro diritto all’istruzione attraverso il potenziamento delle infrastrutture necessarie alla scuola”.

“Questa decisione significa creare disparità nell’apprendimento e impossibilità da parte di tante famiglie a garantire il diritto allo studio dei propri figli”. La connessione ad internet in molti comuni calabresi non è stabile ed eccellente. Il problema si amplifica nelle famiglie dove a dover studiare da casa sono più studenti dello stesso nucleo familiare che “in contemporanea dovranno seguire le lezioni attraverso la didattica a distanza e saranno fortemente penalizzati”. “Siamo gli uomini e le donne di domani, e pretendiamo ciò che è il nostro diritto”.

“Se uno dei problemi è il trasporto pubblico, bisogna intervenire su quello, bisogna aumentare le corse per gli studenti, troppo semplice intervenire sulla scuola, sospendendo le lezioni in presenza”. Studenti di tutto il comprensorio, che quotidianamente raggiungono Castrovillari, chiedono alle istituzioni di rivedere questa decisione.