Con un messaggio vocale spedito su Whatsapp la Calabria manda online gli studenti di superiori e medie

Fa discuetere la decisione della Calabria di applicare il coprifuoco e di imporre la didattica a distanza agli studenti calabresi sia delle superiori sia delle medie. Una scelta che penalizza le famiglie calabresi e che spiazza tutti, in contrasto con quanto professato da Matteo Salvini e dalla Lega.

Nino Spirlì, numero due della Regione diventato presidente facente funzioni dopo la morte improvvisa della governatrice Jole Santelli, sceglie un metodo inedito per lasciare trapelare l’imminente ordinanza che dovrebbe forse applicarsi lunedì. Spirlì ha anticipato ai consiglieri regionali la decisione con un messaggio vocale spedito su Whatsapp subito rimbalzato di chat in chat.

Gli ultimi due bollettini regionali parlano 323 nuovi casi, otto ricoveri in terapia intensiva e un decesso. Numeri davvero bassi rispetto ad altre regioni ma tanto basta per lasciare a casa gli studenti anche delle scuole medie. Spirlì è preoccupato soprattutto della situazione in provincia di Reggio Calabria dove attualmente si registrano 687 casi attivi, 250 in più di tutti quelli registrati da quando l’epidemia è iniziata.

Le restrizioni rappresentano un tentativo di abbassare al più presto la curva, intervenendo in primo luogo sulle scuole. Secondo le anticipazioni, il provvedimento blocca la didattica in presenza nelle scuole medie e superiori. Giro di vite si prevede invece sull’accesso a strutture sanitarie, parasanitarie ed Rsa. Parenti e familiari dovranno rinunciare a far visita ai degenti, ma negli ospedali si fermano anche tutte le visite specialistiche non urgenti. Da mezzanotte alle cinque scatterà il coprifuoco e sarà possibile spostarsi solo in casi di assoluta urgenza. Le restrizioni dovrebbero essere limitate alle prossime due settimane, ma non si esclude che possano essere prorogate.