Cosenza. Il nuovo Libro di Amedeo Furfaro: ”Quali Calabrie. Storie di Ieri”. Un ‘viaggio’ appassionato nel variegato mondo del Novecento Calabrese!

Una Calabria osservata, scrupolosamente e con rigore professionale, attraverso varie sensibilità, esperienze, passioni e interessi plurali.

Amedeo FURFARO – Giornalista, Saggista e Critico Musicale

Un Libro-compendio per mettere a fuoco ed anche a frutto una lunga stagione d’impegno in una Regione, la ‘ sua’ terra di Calabria, alla quale riserva attenzione massima, ma anche giudizi severi. Non si vuole nemmeno affermare che l’Autore, Amedeo Furfaro, utilizza, nella sua attenta ricognizione, il criterio: ‘Un colpo al cerchio ed una alla botte’. Si potrebbe assimilare a questo adagio, ma è tanta la fantasia che occorrerebbe dispiegare per avallare tutto ciò. Ma l’Autore, mi piace ricordare, spinge tutta la sua poliedrica esperienza di operatore e di osservatore a scandagliare la Calabria come una sorta di mosaico declinando, per ogni tassello, un suo pensiero, un punto di vista, una riflessione. Giudizi sempre aderenti alle realtà delle cose, dei fatti, degli avvenimenti e di quanto è riuscito a focalizzare sotto la sua ‘ lente d’ingrandimento’ di Giornalista, Saggista e Critico Musicale

Costituisce una nuova ‘perla’ della sua produzione libraria: “Quali Calabrie.Storie di Ieri” di Amedeo Furfaro,  un volume, edito da The Writer, in cui si prospetta una descrizione della regione che ha conosciuto, e lo fa in forma di taccuino, mettendo assieme, ordinandoli: ricordi e letture, materiali scritti e fotografici, persone e luoghi, musei e immagini sparse.

La Copertina del nuovo Libro di Amedeo Furfaro

Il racconto viene sviluppato evitando luoghi comuni e campanilismi regionali, cercando di mettere in mostra della Calabria anzi delle varie Calabrie sia aspetti etnici – il folklore musicale, le arti artigiane, la poesia popolare – sia protagonisti – intellettuali, musicisti, commediografi, drammaturghi, vignettisti, scultori, pittori, attori, registi, psichiatri, editori, politici – che ne hanno disegnato nel tempo i contorni dell’idea di Calabria che si è venuta a configurare.

Lo scrittore ha dato fondo ai propri archivi mnemonici e non solo tali per licenziare 160 pagine fitte in cui collocare impressioni scritte con snellezza giornalistica, come un viaggiatore dell’ottocento che scopre giorno dopo giorno un continente vario e ricco, con i suoi borghi, le sue storie, i cibi, mari, fiumi, laghi, monti, colli, valli, grotte, isole, bellezze architettoniche, fortezze, castelli, luoghi religiosi, reperti archeologici, tracce cioè di un passato che affiora sempre, nello spostarsi di provincia in provincia.

E soprattutto gli uomini, i calabresi, che hanno incarnato la regione, da Telesio a Misasi, e i non calabresi come Pasolini, la Morante, la Magnani. Un lavoro che a volte sfocia nell’antropologia, altre volte nella biografia, nella narrazione breve, nella proposta operativa.

Storie di ieri, dunque, di un passato che può essere prossimo, della scorsa generazione e che in altri casi risale ancora più indietro, alla ricerca di una Calabria mitica che non esiste più se non nella mente dei più anziani, nelle cartoline d’epoca, sui vecchi giornali e libri.

L’ Editore e Poeta, Pasquale FALCO, prematuramente scomparso

Ma la pubblicazione non è nostalgica! Anzi insegue e tenta, in modo per molti versi riuscito, di offrire un panorama complesso e completo della regione, sfatando tanti luoghi comuni e dando conto di come la Calabria, oltre che citeriore e ulteriore, sia in realtà un insieme di tante facce di un poliedro variegato, ed è questa al tempo stesso la forza e la debolezza di una regione che non è solo un’entità geografica e amministrativa ma è molto di più.

Furfaro, ad un certo punto del suo nuovo lavoro, si riscontra la definizione di “zibaldone”, scritto pensando alle nuove generazioni. Ma a quali Calabrie,Lei, fa riferimento?

A quelle viste riavvolgendo il nastro della memoria, riguardando squarci di quel continente calabrese sempre meno vicino sempre più lontano che uno spera di poter prima o poi finalmente conoscere e di raggiungere la consapevolezza al presente della nostalgia, di quel sentire che Martin Heidegger ( n.p.m.- Pensatore e Filosofo tedesco, scomparso nel 1976), definisce “il dolore della vicinanza”.

Immagini del Libro: ” Musicisti Popolari”

Ecco, in sintesi, una nota esplicativa sul libro, che favorisce la comprensione di quest’altra ‘creatura’ letteraria del Furfaro: “Quali Calabrie.Storie di ieri” , si può considerare un reportage giornalistico di ricerca, nel passato recente e del Novecento calabrese, di storie ma anche di suoni, scenari, immagini di cose e soprattutto di persone che possono meglio delineare l’Idea di Calabria che l’Autore ha maturato nella propria esperienza di intellettuale di ampie aperture seppure con specifici interessi in campo musicale.

Immagini del Libro: ” Uomini in Piazza”

Uno sguardo all’indietro verso una Calabria a volte mitica che non si attarda sulla nostalgia perché animato, come in altre occasioni, dalla volontà di fornire un quadro che metta in luce, della regione, varie facce che ne sappiano descrivere in modo eloquente la bellezza e la ricchezza antropologica, storica, ambientale e culturale.

Amedeo Furfaro svolge la sua attività, a intensa caratura culturale, prevalentemente a Cosenza.

Immagini del Libro: ” Il Regista Mario GALLO ( a sin.) con P.P.PASOLINI

 

Accreditato a rassegne, festival e concorsi musicali in Italia e all’estero, è direttore responsabile della rivista bimestrale “Musica News”, edita dal Centro Jazz Calabria, di cui è fondatore assieme a Francesco Stezzi, Associazione che fra l’altro ha promosso per oltre un ventennio il Festival Accademia del Jazz all’Universitá della Calabria e la stagione concertistica “Jazz Club” in vari spazi teatrali del cosentino.

Collabora attualmente al mensile “La Sila” (Cosenza) ed ai periodici on line “A proposito di Jazz” (Roma) e “Corriere del Sud” (Crotone) ed ha al proprio attivo a propria firma ventitre volumi di saggistica oltre a prefazioni, relazioni a convegni ed articoli apparsi in libri, quotidiani, riviste di settore, dischi. Ha collaborato con Universitá e Conservatori ed insegnato materie musicali e sulla comunicazione in corsi di formazione superiore indetti dalla Regione Calabria.

I suoi interessi si situano in ambito musicale (dal jazz alla musica antica e classica, fino all’etnomusica ed al teatro musicale) dello spettacolo ed arti visive, con particolare riguardo alla storia locale e del Mezzogiorno (vedansi i recenti volumi “Brutium Graffiti” e “La Scena nel Crimine” in Pagliacci) in genere con approccio storico-sociale,attento ai più generali nessi e interconnessioni nel panorama culturale italiano ed internazionale.

Immagini del Libro: ” Antico Telaio”

Su un piano teorico scruta la genesi dell’atto creativo, i “sensi” del jazz ed analizza i temi della stilistica/retorica nel jazz (nel 1 volume della trilogia Il giro del jazz in 80 dischi) tracciando altresì i lineamenti di una possibile “jazz appreciation” (in “Agenda Jazz”). Amedeo Furfaro è socio ordinario dell’Accademia Cosentina.

A livello giornalistico ha scritto, sotto pseudonimo, sei raccolte a carattere grafico-letterario a carattere umoristico, per i tipi di La Sila-Musica News.

Come autore e strumentista (chitarre, contrabbasso, mandola, cuatro, cavaquinho, armonica, tastiere) ha fatto parte di diversi gruppi (Caverns, La Ditta, Canzoniere Popolare Calabrese, Folk Pop, Quartetto Consentia di musica in stile rinascimentale, JazzArt, At(ti)moSphera) firmando le musiche degli album Etnopolis (Cjc/Irsdd, 1991), Elegia (Cjc, 2001) e Formentera Dream, (At(ti)moSphera, Holly Music 2016) quest’ultimo su Soundcloud (unitamente a L’Innovatore, tema dal Telesio di Coriolano Martirano, eseguito dai Brass Collection ed alla stessa Telesiana a cura del Quartetto Consentia) e collaborando alla stesura degli Inni ufficiali di Rende e Lappano, ambedue su cd Holly Music (Presid. Franco Sorrenti, Dir. Art. Gianni Ephrikian),Treviso. Alcune sue composizioni vantano la collaborazione, per i testi, dei poeti Giorgio Manacorda, Enzo Stancati, Cristiana Lauri, Silvana Palazzo. A livello jazz ha suonato, fra gli altri, con Massimo Urbani, Roberto Ottaviano, Nicola Pisani, Piero Cusato, Angelo Adamo. Ha composto musiche originali per documentari, lavori teatrali e meta-teatrali e multimediali.

Cosenza, 16 Ottobre 2020