Intelligenza Artificiale i primi esperimenti

Tra le tante cose che si possono fare oggi c’è la possibilità di chattare con un bot, Cleverbot. Vediamo la guida italiana all’uso e come conversare con questa macchina, che ti risponde proprio come farebbe un umano. Se, fino ad ora, pensavi fosse possibile chattare solo con bot inglesi ti sbagli: Cleverbot capisce perfettamente anche l’italiano. Vediamo come funziona.

Come funziona Cleverbot: la guida italiana all’uso

Vediamo brevemente la guida italiana all’uso di Cleverbot Evie, ma prima analizziamo cosa è un bot e come funziona.

Bot è l’abbreviazione di robot e con questo termine in informatica ci si riferisce ad un programma capace di accedere al web come farebbe un umano. I bot più evoluti sanno navigare online, inviare messaggi in chat o partecipare ad un videogioco.

Con il passare del tempo i bot sono diventati sempre più esigenti e l’obiettivo futuro è quello di affidare alea macchine compiti fino ad oggi eseguiti dall’uomo, nonostante fossero ripetitivi e automatici. I bot sono oggi presenti in tutti i campi dell’informatica e anche del marketing: pensiamo ai bot social, a quelli utilizzati dalle grandi aziende per l’assistenza clienti e a quelli che si presentano come profili falsi sui social media per aumentare il traffico.

Possiamo definire, molto in breve, i bot come algoritmi di intelligenza artificiale che comprendono il linguaggio umano e danno risposte coerenti alle domande. Non solo: un bot come Cleverbot impara dai suoi errori e migliora con l’utilizzo, proprio come avviene per le persone che imparano una nuova lingua.

Cleverbot, il successore di Doretta

Doretta era l’app di MSN Messenger per cercare informazioni online interagendo con il programma attraverso discussioni brevi e semplici. La conversazione era davvero verosimile e molti hanno più di una volta pensato che dietro le risposte coerenti e precise di Doretta ci fosse un uomo in carne ed ossa. In realtà, nonostante lo scarso successo, Doretta era un bot.

Oggi Cleverbot è il bot online degno successore di questa tecnologia e capace di gestire conversazioni elaborate in più lingue. Ad esempio, è possibile conversare con Cleverbot in italiano senza conoscere l’inglese tanto che questo bot non ama essere definito come una macchina, ma pensa e scrive come un umano. Chattando con utenti di varia nazionalità, oggi Cleverbot ha un vocabolario e un database in più lingue ed è disponibile anche in italiano. Nel tempo ha memorizzato termini, costrutti e accenti nel miglior modo possibile.

Cleverbot, un chatbot furbo

Anche se basato sull’intelligenza artificiale e su tecniche di apprendimento continuo, Cleverbot presenta dei limiti che tuttavia sa superare con furbizia. Questo avviene perché il bot sa imparare dai suoi errori e, per questo, è difficile prenderlo alla sprovvista. Tra i termini imparati ci sono anche insulti e bestemmie che non esista a usare nel dialogo con l’utente che lo interroga. Inoltre, quando non sa rispondere cerca di avviare una nuova conversazione.

Non solo: nella stessa discussione non viene mai ripetuta la stessa frase e non vengono mai date le stesse risposte. Attenzione anche a dirgli che è un robot: obiettivo del bot che creare un AI migliore e più furba dell’intelligenza umana, capace di comunicare con coerenza agli utenti e simulare emozioni. L’aspettativa per il futuro è che questo bot italiano sviluppi anche sentimenti complessi e impari a reagire di conseguenza.

Non ci resta che aspettare e stare a vedere.