Ardea. Trentenne impugna un cacciavite e uccide il compagno della madre
Dramma familiare ad Ardea dove un uomo di 31 anni ha ucciso il patrigno. L’uomo ha impugnato un cacciavite e si è scagliato contro il patrigno, uccidendolo con due fendenti al torace. L’omicidio è avvenuto in un appartamento in via Fosso dell’Acqua Buona. La vittima è un romeno di 44 anni. Il fertito è apparso subito in condizioni disperate ed è spirato sull’ambulanza che lo stava trasportando in codice rosso alla clinica Sant’Anna di Pomezia. I Carabinieri hanno recuperato il cacciavite e arrestato il figliastro dell’uomo, anche lui romeno, per omicidio volontario aggravato.
Le indagini hanno permesso di verificare come la situazione in casa fosse tesa da anni. Il trentenne accusava il patrigno di maltrattare la madre, anche lei romena, 56 anni, soprattutto quando rientrava a casa sotto effetto di bevande alcoliche. Sembra che le liti fossero frequenti, sino all’ultima di sabato sera quando al culmine del diverbio il più giovane ha afferrato il cacciavite avventandosi sul quarantenne. L’omicida è nel carcere di Velletri a disposizione della magistratura.