Firenze. L’immobile comunale di via Giambologna passerà a Silfi Spa

Sarà conferito a Silfi Spa l’immobile comunale di via Giambologna 15. È quanto ha stabilito il consiglio comunale approvando la relativa delibera proposta dall’assessore al patrimonio non abitativo.

L’edificio, dove un tempo avevano sede alcuni uffici della direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità, oggi è utilizzata solo parzialmente per archivio della stessa direzione ma sarà libera a breve. Gli uffici della direzione si trasferiranno entro l’anno nella nuova sede in viale Fratelli Rosselli. Per questo, a fronte della richiesta di Silfi Spa (società partecipata dal Comune che detiene oltre 83% delle quote che si occupa di illuminazione pubblica e servizi di smart city) di utilizzare l’immobile per razionalizzare e ottimizzare la distribuzione del personale, dei mezzi e delle attrezzature oggi dislocate su varie sedi.

Sarà conferito a Silfi Spa l’immobile comunale di via Giambologna 15. È quanto ha stabilito ieri il consiglio comunale approvando la relativa delibera proposta dall’assessore al patrimonio non abitativo.

L’edificio, dove un tempo avevano sede alcuni uffici della direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità, oggi è utilizzata solo parzialmente per archivio della stessa direzione ma sarà libera a breve. Gli uffici della direzione si trasferiranno entro l’anno nella nuova sede in viale Fratelli Rosselli. Per questo, a fronte della richiesta di Silfi Spa (società partecipata dal Comune che detiene oltre 83% delle quote che si occupa di illuminazione pubblica e servizi di smart city) di utilizzare l’immobile per razionalizzare e ottimizzare la distribuzione del personale, dei mezzi e delle attrezzature oggi dislocate su varie sedi.

La delibera quindi inserisce l’edificio nel Piano delle valorizzazioni e alienazioni del Comune. E conferisce il diritto di proprietà al patrimonio della società per la migliore attuazione e ottimizzazione dei servizi e delle attività affidata alla società. Il valore del bene sarà determinato da un perito nominato dal Tribunale di Firenze, a garanzia della terzietà rispetto a Comune e Silfi. Il conferimento del bene si determina tramite un aumento di capitale con conferimento in natura che sarà oggetto di successiva approvazione da parte dell’assemblea straordinaria dei soci.