COVID19 e studio a distanza: premiata l’università Guglielmo Marconi

La pandemia da Covid-19 ha colpito tutto il mondo e questa situazione ha cambiato sicuramente le nostre abitudini quotidiane. Allo stesso tempo, il mondo dell’istruzione, studenti ed insegnanti, hanno dovuto approcciarsi a nuovi modi di studiare e comunicare.

Dalle video-lezioni in streaming agli esami veri e propri online, tutti sono stati costretti a modificare il loro modo di vivere il mondo dell’università. Secondo i dati di U-Multirank – database internazionale sulle università che coinvolge oltre 1800 istituti di istruzione superiore da ben 92 Paesi – non tutti gli istituti erano preparati ad un cambiamento così radicale e rapido, quindi a fornire materiale esclusivamente online agli iscritti.

Nell’ultimo rapporto del 2020 è un Ateneo italiano ad essere citato nelle prime posizioni, tra i top 25 performers: stiamo parlando dell’università degli Studi Guglielmo Marconi. Sono tre le categorie in cui ha ricevuto un punteggio eccellente:

  • Ricerca: con pubblicazioni accademiche disponibili gratuitamente in riviste “Open Access”
  • Orientamento Internazionale: con pubblicazioni scientifiche in cui almeno uno degli autori è internazionale
  • Coinvolgimento regionale: con pubblicazioni scientifiche che hanno almeno un co-autore che si vive nella stessa regione dell’Ateneo

Si tratta di un risultato ottimo che conferma così il grande impegno dell’università Guglielmo Marconi nel settore della ricerca, nonché la vocazione internazionale dell’istituto. Basti pensare che nell’offerta didattica dell’Ateneo troviamo corsi in ben quattro lingue straniere: inglese, spagnolo, greco e russo; inoltre c’è l’opportunità di esperienze formative e professionali anche negli altri Paesi.

“Le università di tutto il mondo sembrano essere colte di sorpresa dalla crisi degli ultimi mesi. Solo in pochi hanno messo in atto una strategia di gestione del rischio adatta alla pandemia. In particolar modo, la capacità di offrire programmi e supporto per via telematica sembra essere una risposta fondamentale e strategica. Questa opportunità però non era disponibile in tutti gli istituti quando la crisi è arrivata”, ha dichiarato Frans van Vught, capo progetto congiunto di U-Multirank.

Circa il 60% degli Atenei aveva una pianificazione strategica per la didattica online già prima della situazione di emergenza, mentre solo un terzo delle università aveva a disposizione corsi telematici. Ci sono inoltre delle differenze sostanziali anche in base ai diversi corsi di studi: per esempio la percentuale di didattica online nei settori dell’ingegneria e della scienza è inferiore al 3%, nell’economia si trova intorno al 7%, mentre è più alta negli studi commerciali con il 12%.

Questi dati sono molto importanti, perché forniscono delle informazioni sulle prestazioni di ogni singola università, specificando i punti di forza e di debolezza, con un focus particolare sulle disponibilità di corsi per via telematica, che al giorno d’oggi si sono dimostrati fondamentali.

Gli studenti possono consultare il database di U-Multirank per scegliere l’università più adatta alle proprie esigenze. “La piattaforma aiuta i ragazzi, fornendo dati sulla soddisfazione dei colleghi, dalla qualità dei corsi e dell’organizzazione degli studi, alle dimensioni delle classi, fino alle opportunità nel mondo del lavoro e alla tempestività con cui gli studenti ottengono la laurea. Gli studenti possono scegliere tra questi e tanti altri criteri per creare le proprie classifiche personalizzate “, ha concluso Frank Ziegele, capo progetto congiunto di U-Multirank.