Aggredito Matteo Salvini a Pontassieve: strappati camicia e rosario

Brutale aggressione a Pontassieve (Firenze) anni danni del leader della Lega. Matteo Salvini è stato aggredito nel centro toscano durante la campagna elettorale delle regionali della Toscana. A dare la notizia è l’ex sottosegretario Guglielmo Picchi. “Salvini aggredito a Pontassieve da una facinorosa militante antifascista che gli ha strappato camicia e rosario. I veri democratici”.

A Pontassieve la Lega aveva annullato ieri il pranzo che era in programma in un locale della zona dopo le minacce ricevute dal ristoratore. Matteo Salvini è stato strattonato da una giovane che gli ha strappato la camicia e anche la catenina che aveva al collo. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno identificato la giovane in una ventenne originaria del Congo. Accertamenti sono in corso sulla ragazza da parte della Questura che parla di una persona “in evidente stato di alterazione psico-fisica”.

L’aggressore era tra il pubblico che si era radunato per l’arrivo del leader leghista. Non si sarebbe trattato di un gesto programmato. La donna stava tornando a casa dal lavoro, si sarebbe trovata per caso in mezzo ai sostenitori della Lega che erano intorno a Salvini. A questo punto ne avrebbe approfittato per avvicinarsi a Salvini e afferrarlo per la camicia. L’episodio – spiega la Polizia – non sarebbe collegato alla manifestazione di protesta contro la Lega organizzati antagonisti.

“Mi dispiace per i lavoratori. Mi spiace per il caseificio Busti nel pisano che dopo la visita mia e di Susanna Ceccardi è stato minacciato, e per altro ha aumentato il fatturato. Però quando la politica entra in fabbrica, entra al ristorante, entra in gelateria, entra in azienda, entra nel caseificio con parole grosse, con insulti e con minacce, sbaglia”, ha detto Salvini che ha aggiunto di “non temere per la sua incolumità”.

“Condanniamo con nettezza l’aggressione avvenuta poco fa ai danni di Matteo Salvini. La Toscana è e deve continuare ad essere terra che si contraddistingue per un dibattito politico corretto e noi vogliamo che tutti possano manifestare liberamente le proprie idee, che si tratti di chi la pensa come noi o diversamente”, ha detto Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano.