Catanzaro. Intervista a Giuseppe Valentino, Segretario Generale della Filcams Cgil-Calabria: “Il nostro Impegno costante contro ogni forma d’illegalità”!

Giuseppe Valentino  è il Segretario  della  FILCAMS CGIL CALABRIA, eletto alla guida della Categoria dall’Assemblea Generale del 19.01.2019. In questa Intervista a  “Laprimapagina.it”  fa il punto  su alcuni aspetti dello  scenario che caratterizzano il ventaglio dei Settori d’attività che, storicamente, il Sindacato è chiamato a seguire ed a intervenire, nei momenti giudicati dalla stessa importante Categoria sindacale di particolare  delicatezza , sul piano sociale, ma anche in quello più direttamente produttivo e di prospettiva per le imprese e per le maestranze.

Giuseppe VALENTINO-Segretario Generale della
Filcams Cgil-Calabria

Segretario Valentino, a Lei la parola…!

Siamo la Categoria della CGIL che rappresenta chi lavora nei settori Turismo, Terziario e Servizi in Calabria. Siamo lavoratrici e lavoratori che rappresentano e tutelano altre lavoratrici e lavoratori. Siamo sindacalisti, lavoriamo con passione e dedizione per migliorare le condizioni di chi lavora e vive nel nostro Paese.

Cosa fa la sua Organizzazione e dove interviene più nello specifico ?

Contrattiamo  con le aziende per ottenere migliori condizioni economiche e fisiche per chi lavora nei settori di nostra competenza. Ci battiamo: per una maggiore sicurezza e per un mondo del lavoro meno precario; per la Legalità, contro la ‘Ndrangheta  e contro  tutte le Mafie. La nostra organizzazione punta sui  lavoratori e le lavoratrici, impegnati nel Sindacato,  per rivendicare maggiori diritti e tutele, protezione sociale, occupazione stabile. In altre parole:  Rivendichiamo il  Diritto  al  Lavoro.

Filcams Cgil-Calabria: Sostegno alle Attività dei Settori più colpiti da ogni genere di crisi

Segretario  possiamo, dal suo privilegiato Osservatorio Sindacale,  tentare di fare  la ‘ Fotografia ‘ dei  Settori che comunemente , ed anche  straordinariamente,  avete modo di seguire…?

Per quanto possa essere prematuro ipotizzare la dimensione effettiva della crisi economica innescata, alcune evidenze possono già essere valutate: la contrazione dei consumi, legata all’incertezza delle prospettive e alla contrazione del reddito disponibile al consumo stesso; il rischio dell’aumento dei costi e dei prezzi; un diverso approccio all’acquisto, di cui la parte più visibile è legata alla dimensione on line. Una contrazione che coinvolge in maniera trasversale dal commercio al turismo ai servizi in appalto, e necessita di essere contrastata con politiche di investimento e sostegno volte a evitare le conseguenze negative  in termini di perdita di posti di lavoro.

…E gli Ammortizzatori Sociali …?

Una partecipata e riuscita Iniziativa – anno 2019 – del Sindacato su un Argomento sempre più di stringente Attualità!

Opportuna domanda! In questo quadro, il sistema degli ammortizzatori ha mostrato limiti alla reale e universale tutela delle condizioni di precarietà e frammentazione del lavoro. La revisione degli ammortizzatori è quindi uno degli investimenti su cui puntare per un nuovo modello di stato sociale. Vanno rimosse e/o portate a compimento una serie di mancanze e rivendicazioni su cui la Filcams ha focalizzato la propria iniziativa a sostegno di lavoratrici e lavoratori discontinui e precari. Tra queste, alla rivendicazione del riconoscimento della contribuzione figurativa per i part time verticali è necessario affiancare una proposta per superare l’attuale differenza di trattamento nell’accesso al sostegno al reddito per i periodi di non lavoro. Una condizione strutturale per le mense e pulizie scolastiche, e per tutti i lavoratori con la stessa tipologia contrattuale presenti nei vari settori. Altro punto nodale è quello relativo a lavoratori stagionali dopo l’intervento restrittivo prodotto dal Jobs Act.

Segretario Valentino,  il Sindacato  ha  di fronte un quadro poco rassicurante sul fronte del lavoro. Poi la Pandemia, le incertezze diffuse sul piano socio-economico…! Un riverbero di problematiche a ciclo continuo…

La riapertura delle attività in sicurezza e la riorganizzazione degli spazi e delle modalità di lavoro già operate nelle attività, considerate essenziali ai sensi dei vari Dpcm nella fase di lockdown, poggiano sulla centralità della salute e sicurezza. Le caratteristiche prevalenti delle attività del terziario, turismo e servizi come “luoghi aperti” e “di aggregazione” li rendono più esposti, di conseguenza la tutela e la prevenzione della salute devono tenere conto della relazione lavoratrici/ lavoratori-clienti/utenti. La problematica della salute e sicurezza, già evidente nel nostro Paese, come ci ricorda il numero di vite perse in infortuni sul lavoro, è una parte dell’investimento necessario come diritto per i cittadini e per la cultura d’impresa. Un cambio di paradigma obbligato, non esente da conseguenze sotto il profilo del costo per sostenere l’investimento e in termini di modifiche sul lavoro e sull’occupazione.

Può riferire sullo stato dei Servizi di  Pubblico Interesse ?

Giuseppe Valentino, il giorno della sua elezione a Segretario Gen.le Filcams Cgil, con Luigi Scarnati e Maria Grazia Gabrielli, Segretaria Nazionale Filcams-Cgil

L’impegno è rivolto alla contrattazione collettiva (relazioni con le Istituzioni e con le Associazioni datoriali per definire politiche ed azioni, rivendicazioni , nei vari settori che rappresentiamo). All’assistenza previdenziale e tutela contrattuale ai lavoratori dipendenti. Alla  formazione professionale (firmiamo accordi per la formazione professionale di lavoratori del settore, finanziati con fondi contrattuali). C’è il capitolo della formazione sindacale (formiamo delegati alla conoscenza di contratti e norme di lavoro e sulla sicurezza) .  E con “CaffèCorretto”   siamo coinvolti in  iniziative  di sostegno sui beni confiscati, costituzione di parte civile, campagne di comunicazione sulla legalità.

Può rappresentare ai nostri lettori il “ Chi è” della Categoria sindacale che Lei rappresenta  in Calabria e, di riflesso, negli Organismi nazionali?

La Filcams CGIL Calabria rappresenta lavoratrici e lavoratori di ampi settori anche molto differenti tra di loro (dalla commessa del negozio di abbigliamento alla biologa nei laboratori di analisi) legati da un filo conduttore comune, i servizi alle persone. Siamo una categoria di persone che “servono”, essenziali, si direbbe oggi, ma spesso dimenticate. Questa Pandemia ha messo in evidenza le fragilità di un sistema economico e produttivo che in Calabria è aggravato da problematiche connesse allo sfruttamento ed irregolarità nel lavoro, nonché alla soffocante presenza criminale della ‘ndrangheta.

Il settore del Turismo, ad esempio, è uno dei pilastri economici della ‘Ndrangheta che attraverso l’estorsione, l’imposizione di manodopera, forniture e servizi, la guardiania, o l’attività diretta di impresa nei grandi villaggi e resort allarga e rafforza i propri interessi criminali. Dovrebbe essere un settore trainante per l’economia della Calabria, invece, poiché ad alta infiltrazione mafiosa, registriamo pratiche di sfruttamento, lesione dei diritti, applicazione di contratti irregolari, caporalato. Sembrerà strano, perché siamo abituati ad immaginare il Caporalato come un fenomeno strettamente legato all’agricoltura, alle arance o ai pomodori, invece allargando la lente di ingrandimento si vedrà che specie nel settore turistico esistono fenomeni di sfruttamento estremo che viene subito, soprattutto da chi è più ricattabile (migranti proveniente da Sud e da Est).

Manifestazione Regionale della Filcams-Cgil su: ‘Lavoro Festivo e Commercio in Calabria

Ma il Sindacato non  sta a guardare! Ha le sue idee-proposte, li  proietta sul territorio, alla ricerca di interlocutori attenti e determinati…

Certamente! Occorrono regole e politiche di investimento concrete per il settore. Non ce la caviamo con gli spot milionari o gli attori famosi. Anche se, improvvisamente, la Calabria venisse invasa da una moltitudine di turisti tra mare, montagna, beni culturali e paesaggistici, luoghi sacri, avremmo comunque il problema che gran parte delle risorse economiche incassate finirebbero per arricchire più la ‘Ndrangheta che lo Stato. Questo deriva dal fatto che c’è un alto tasso di sfruttamento del lavoro. Contratti irregolari, lavoro e lavoro grigio significano meno entrate per lo Stato, meno tasse e quindi meno possibilità di investimenti pubblici. Se le Istituzioni capissero che la lotta alla ‘Ndrangheta passa anche dalla lotta all’irregolarità ed allo sfruttamento nel lavoro, ci sarebbe più attenzione alle scelte economiche e maggiori regole e garanzie per i lavoratori e le lavoratrici. Invece la tendenza è quella ad allargare le maglie, a favorire pratiche di sfruttamento, a non guardare al welfare come ad un sistema universale. In questo senso la Pandemia ha terribilmente mostrato la fragilità, soprattutto nei settori che la Filcams CGIL rappresenta, del sistema degli ammortizzatori sociali, per questo la CGIL chiede un sistema universale che non lasci nessuno indietro.

Nella Terra di Calabria, la triangolazione: turismo-lavoro-legalità sono una condizione monolitica, che occorre affrontare congiuntamente…!Lei può confermare ?

Dovrebbe essere così, purtroppo la realtà è un’altra. Le inchieste della Magistratura, coadiuvata dalle forze dell’ordine, che sta facendo un lavoro importante e significativo in questo campo dimostrano come il Turismo, sia uno dei settori più redditizi per la ‘Ndrangheta. L’organizzazione criminale ha occupato quasi totalmente il settore, attraverso l’estorsione o la gestione diretta di attività ed aziende. Quando significa sfruttamento dei lavoratori, caporalato, violenza, difficoltà per le organizzazioni sindacali di entrare nelle aziende ed intercettare chi ci lavora. Meno spazi democratici che determinano una situazione di arretratezza nella condizione di lavoratrici e lavoratori che, di fatto, stentano a vivere dignitosamente.

Chi paga il pizzo, ha bisogno di denaro “sommerso”. Se sei un piccolo imprenditore o un commerciante, li prendi dalle tue tasche; per le aziende è diverso, la mazzetta la pagano i dipendenti. Anche quando si ha un contratto regolare e una busta paga corretta, la pratica comune è non pagare ai dipendenti gli assegni familiari, la malattia, le festività, spesso ci si accorda verbalmente quando si viene assunti su una paga oraria più bassa di quella prevista dal contratto nazionale. Il denaro estorto dalla busta paga ad ogni dipendente, costituisce un fondo nero utile a finanziare la ‘Ndrangheta.

Questo dimostra che dove c’è lavoro regolare, dove i diritti vengono riconosciuti e ci si può iscrivere liberamente al Sindacato, la criminalità e l’illegalità hanno meno ossigeno per vivere…?

Se vivessimo in un Paese dove la Costituzione viene rispettata, le Istituzioni riconoscerebbero che il sindacato può rappresentare una fonte di ossigeno per la salute dell’economia e della democrazia; un alleato importante, nella battaglia per sconfiggere le mafie. È un problema o no se l’economia dell’Italia ed in parte quella Mondiale è corrotta da una quantità di denaro “sommerso” che infesta quello pulito alimentando corruzione, violenza, illegalità? Se questo dipende anche dal fatto che parte del finanziamento delle organizzazioni criminali proviene dallo sfruttamento del lavoro, allora bisogna dare al sindacato degli strumenti per supportarlo nell’azione di contrasto a questi fenomeni e quindi della criminalità. Penso alla legge sulla rappresentanza, ad esempio. Bisogna rafforzare gli organi di controllo, l’Ispettorato del Lavoro, le forze dell’ordine, specie in quei settori, come il Turismo, dove la criminalità investe.

Una Manifestazione per il Sud con la partecipazione della Filcams- CGIL Calabria

In Calabria s’attende  che uno dei pilastri dell’Economia – il  Turismo – individui la strada  ideale per decollare seriamente. Sarebbe un gran ristoro per questa Regione del Sud. Ma continuano ad esserci ostacoli d’ogni sorta…

‘Ndrangheta a parte, il Turismo in Calabria non decolla per una serie di altri fattori rilevanti. Intanto l’incapacità delle imprese di fare sistema e rete tra di loro, di strutturarsi ed essere responsabili dal punto di vista sociale. C’è più una vocazione Patronale che una vera mentalità imprenditoriale. Le imprese chiedono spesso soldi, aiuti, finanziamenti. Le istanza delle associazioni datoriali di settore non vanno oltre il proprio orticello. L’ideale sarebbe ipotizzare un patto sociale per questo settore, che punti la propria attenzione alla mancanza di strutture e di collegamenti, alla cura del territorio e delle attrattive naturali che la Calabria offre. Bisognerebbe occuparsi in maniera collegiale, se si vogliono indirizzare le scelte politiche di chi Governa la Regione, del tema dei Beni Culturali e dei Beni comuni. Bisognerebbe parlare di più di archeologia e parchi, anche di quelli naturali o nei centri urbani, e meno di aiuti e sostegni.

Un’altra ragione non trascurabile è la condizione dei lavoratori, il lavoro sommerso diffuso, che fa in modo che questo settore non sia economicamente forte come dovrebbe. Meno tasse, meno investimenti; meno soldi in tasca ai lavoratori, meno denaro per l’economia. Inoltre, c’è il tema dell’arretratezza infrastrutturale materiale e digitale. La fascia jonica, è carente di infrastrutture moderne, la SS106 è in continuo ammodernamento seppur, in alcuni tratti, è rimasta quella di un secolo fa. I treni viaggiano su unico binario su una linea che ancora non è nemmeno elettrificata, i lavori sono in corso. Si vive a rallentatore, le cose cambiano lentamente, se altrove si può parlare di ascensore sociale, qui usiamo ancora le scale.Ma qualcosa si muove lo stesso, l’utilizzo dei social sta indirizzando, specie in tempo di crisi, il turismo calabrese verso una dimensione a…scartamento ridotto…Iniziative spontanee hanno portato alla nascita di percorsi come il cammino Basiliano che attraversa tutta la Calabria da Nord a Sud o, ad esempio, il cammino Kalabria Coast to Coast, dallo Jonio  al Tirreno (da Soverato a Pizzo). Una spinta importante che la politica non dovrebbe sottovalutare.

Può indicare le reali condizioni in cui si trovano i lavoratori del turismo in Calabria?

La precarietà appare più che evidente.Nella maggior parte dei casi funziona così. Si lavora soprattutto durante la stagione estiva, se va proprio male, con un contratto pirata firmato da sindacati non rappresentativi, che fa risparmiare le imprese. Fuori stagione ci si affida alla Naspi e/o a qualche lavoretto saltuario in nero in occasioni speciali come battesimi, cresime, matrimoni, compleanni.

Diciamola così, se guardiamo una discoteca o un lido balneare su una spiaggia calabrese ad agosto con gli occhi di un sindacalista, vedremmo una grande quantità di consumatori attivi che producono ricchezza per l’azienda e una evidente ingiustizia nella ridistribuzione di questo capitale. Avremmo di fronte già prima di entrare in pista, diversi buttafuori  che spesso sono ragazzi con una licenza da GPG (la guardia giurata) che non hanno nessun contratto, in barba alla sicurezza ed alle regole. Poi ci sono bar-tender, camerieri, addetti alle pulizie, pizzaioli, cuochi, tecnici che quando hanno un contratto è part-time ma il loro orario di lavoro dura fin quando non finisce la musica, ed oltre…

Un momento della complessa Vertenza Despar: La Filcams – Cgil a sostegno delle rivendicazioni dei lavoratori

Le infiltrazioni mafiose creano difficoltà nell’intercettare i lavoratori sul territorio e creare un dialogo con le imprese? Sono un pericolo ed un freno per mille motivi. Innanzitutto perché in molte aziende la manodopera viene imposta dalla ‘ndrangheta, così come la guardiania, le forniture, i servizi. Non è solo difficile intercettare i lavoratori direttamente dipendenti di quelle imprese, ma anche chi lavora per i fornitori o alle pulizie e manutenzione. Quando hai un problema con il datore di lavoro, in quel posto non chiami il sindacato. Quando ci vai chiedi una consulenza, un’informazione ma difficilmente sottoscrivi una delega di iscrizione. Ti fai consigliare anche su come devi giustificare la tua visita al sindacato, se l’azienda lo venisse a sapere.

Inoltre, la ‘Ndrangheta uccide i sogni dei giovani che scappano dalla Calabria per lavorare e vivere altrove. Se studi in un Istituto Professionale per diventare chef o bar-tender, la tua preparazione sarà ininfluente di fronte a qualcun altro che viene raccomandato dal boss della zona. Non è la tua bravura a determinare se lavorerai o meno, se avrai un salario dignitoso o sarai sfruttato.

Ritorniamo, con un  passaggio ancor più specifico , sull’attualità del Coronavirus! Come, secondo la sua Organizzazione, il Covid-19 ha influito su una situazione già  fragile  e  preoccupante ?

Catastrofico, direi. Le risorse pubbliche, anche Regionali, sono in gran parte state destinate alle imprese con incentivi a pioggia. Molti lavoratori stagionali del Turismo e delle terme non hanno ricevuto nessun Bonus, in tantissimi ancora aspettano l’assegno di Cassa Integrazione. Pochi i soldi nelle tasche dei lavoratori e di conseguenza un’economia che già era fragile ed in ginocchio oggi è distesa a terra. Non tutti i settori hanno risentito gli stessi problemi ma in gran parte e nel Turismo la situazione è drammatica.

Ma a proposito di sfide, sarebbe interessante aprire una discussione sul fatto che molti lavoratori calabresi che lavorano nel Nord Italia sono rientrati a casa anche dopo la fine delle restrizioni a svolgere il loro lavoro da remoto. Lo “smartiworki” anziché un lavoro svolto a distanza regolato da diritti e tutele.

…Come a voler significare che…la precarietà…chiama  altre congetture negative! Parafrasando: come il ‘cane che si morde la coda’…?

Esattamente! Aldilà di questo la domanda è come sarebbe la vita dell’emigrato calabrese, che avrebbe la possibilità di lavorare nella sua terra? Quanto ne gioverebbe l’economia di quel posto e la qualità della vita delle persone. Per dare gambe a questa discussione alla Calabria occorrono infrastrutture digitali avanzate; non è un caso che la maggiore preoccupazione di questi lavoratori sia legata alla qualità dei collegamenti digitali a disposizione. Invece, per chi ha continuato a vivere e lavorare qui la condizione è peggiorata. Nei settori che hanno incrementato gli utili nel corso del periodo di confinamento, è stata richiesta l’integrazione salariale e ridotto l’organico presente nei turni di lavoro, risparmiando il costo del personale nelle fasce orarie meno redditizie. Nelle attività ritenute “necessarie” abbiamo definito i lavoratori dei settori che rappresentiamo, essenziali invisibili agli occhi…Né le aziende, né la Regione hanno voluto riconoscere il valore del loro lavoro. 

Segretario Valentino, abbiamo sentito parlare di un  innovativo Progetto definito:  “ Caffè Corretto”?

Un appiglio, di fronte ad un’amara verità. Una lacerazione aperta nell’animo di soggetti che in questa terra lottano per combattere la ‘Ndrangheta e si battono per la Legalità.  L’inchiesta Malapianta, condotta dalla Procura di Catanzaro, ha svelato che alle aziende turistiche della Costa Jonica Calabrese non solo venivano imposte le assunzioni di personale, la guardiania, l’assicurazione, le forniture e i servizi ma addirittura la marca del caffè che dovevano servire ai clienti. C’è il rischio di macchiarsi anche quando si prende un caffè al bar da queste parti. Si finanzia la ‘ndrangheta divertendosi, mentre si è in vacanza… terribile. Caffè corretto, è un progetto, sarebbe più appropriato definirlo un caffè lungo. L’obiettivo è quello di correggere quel caffè, di contrastare la ‘ndrangheta attraverso la memoria, la comunicazione, le pratiche attive e la partecipazione; di fare rete con aziende, associazioni, organizzazioni.

Diverse le Vertenze aperte in Calabria: La Filcams- Cgil e la valenza del suo ruolo in una Regione difficile

Riguardo al Pianeta degli Enti Locali calabresi, che tipo di rapporti sono stati instaurati ?

Lavoriamo sia con le amministrazioni che con le Istituzioni, almeno questo è l’obiettivo.Per esempio abbiamo realizzato delle iniziative per ricordare Peppe Valarioti – ammazzato dalla ‘Ndrangheta a Rosarno quarant’anni fa – dalle quali è nata l’idea di Casa Valarioti ed un protocollo d’intesa con il Comune di Gioia Tauro, insieme all’associazione da Sud, per costruire un bando di idee finalizzato ad assegnare un bene confiscato che si trova nei pressi del Porto e farne un albergo.

Abbiamo aperto un’interlocuzione con alcune associazioni e cooperative per invitarle a realizzare, con il nostro sostegno, un camping ed un lido balneare per le persone con disabilità, nella fascia tirrenica, in un bene confiscato alla ‘ndrangheta. Il progetto Caffè Corretto serve ad invitare i cittadini e le Istituzioni, le attività commerciali ed imprenditoriali a sostenere attraverso una campagna di crowdfunding queste idee. Ma la strada ancora è tutta in salita.

Qui vi si nota un’azione dirompente e  significativa del Sindacato, tra quello che  riesce a ‘portare a casa’ e quello che  attiene all’azione per  il medio e lungo termine! Un lavoro  meritorio…!

Abbiamo sottoscritto il protocollo “Palmi condivisa” con il Comune di Palmi, paese a vocazione turistica e ricco di attrattive culturali e storiche, impegnandoci nella cura e gestione alcune aree pubbliche; lo scopo è “marcare il territorio” oltre che dimostrare che il sindacato è un soggetto che si impegna concretamente nel territorio. La parte bella è che sono i delegati della Filcams con il loro sindacato, i lavoratori e le lavoratrici che si impegnano per il bene comune. Diversi  progetti si stanno pian piano costruendo. Com’è consuetudine bisogna impegnarsi su più fronti, con coerenza, continuità, visione globale delle problematiche da affrontare.

Segretario, un breve Pensiero di puro auspicio ?

Ad esempio vorremmo – abbiamo chiesto un tavolo di confronto in Prefettura – valorizzare e provare a rendere utile alla nostra causa un’operazione della Guardia di Finanza che ha imputato il reato di estorsione ad alcuni imprenditori che sfruttavano le lavoratrici e sottraevano dalle loro buste paghe indebitamente denaro. Se riuscissimo a far capire alle Istituzioni che queste pratiche sono diffuse e vengono perpetrate anche per pagare il Pizzo, potremmo trovare le sinergie necessarie a combattere ed arginare questo fenomeno.

Da Casali del Manco (CS), 20 Agosto 2020