Quale futuro per Limbadi? Incontro organizzato dal movimento politico culturale Tesoro Calabria

Giovedì 13 agosto, dalle ore 18.00, nella sede del Palazzo municipale è prevista una iniziativa organizzata da Nicola Rombolà, esponente del movimento politico-culturale “Tesoro Calabria”, fondato da Carlo Tansi, dal titolo “Limbadi, verso quale futuro?”. Nell’occasione sarà presentata la proposta di un laboratorio politico-culturale aperto a tutti i cittadini per dare risposte ad un bisogno di normalità democratica, dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. All’incontro tra gli altri, saranno presenti il presidente di “Tesoro Calabria” Carlo Tansi e il prof. Saverio Di Bella (storico ed ex senatore), oltre a Nicola Rombolà.
Aprire una via maestra che sia alla luce del sole, che possa rappresentare un modello esemplare di democrazia e di civiltà; tracciare un solco dove si possa seminare per estirpare quelle logiche sotterranee, da interessi personalistici che si muovono nell’oscurità, dettate solo dal desiderio di contrapposizione, da protagonismo fine a se stesso, senza alcun progetto e visione politica e culturale per costruire il bene della collettività.

L’evento rappresenta un primo passo di un lungo e impegnativo lavoro già avviato in occasione delle elezioni regionali, che deve essere affrontato con passione, con coraggio e con responsabilità. Questo significa una sfida epocale da affrontare e che bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo per ribaltare un destino che vede i cittadini del Comune di Limbadi e della Calabria condannati, da quasi 50 anni, a convivere con ndrangheta e corruzione, mettendo in discussione l’autorità dello Stato e dei rappresentanti delle istituzioni democratiche.
Al cuore della visione politica e culturale del Manifesto il futuro delle nuove generazioni e i principi sanciti nella Costituzione a partire dalle risorse umane, socio-culturali ed economiche sane di cui è ricco il territorio. Attraverso questo impegno Limbadi da simbolo negativo può trasformarsi in modello politico e culturale positivo per tutto il Vibonese, per la Calabria e per il Paese. Ad essere chiamati in causa i giovani, le donne, la Scuola, la Chiesa, il mondo delle associazioni.
Altro snodo fondamentale la consapevolezza che il destino di Limbadi non appartiene soltanto alla sua comunità, ma a tutti coloro che lottano per restituire giustizia e dignità ad ogni essere umano (come recita l’art. 3 della Costituzione). Non bisogna dimenticare che la comunità di Limbadi è parte integrante di un Paese che ha una Costituzione, delle leggi e delle istituzioni democratiche. Il suo territorio non è un’isola di un altro mondo, non è formata da cittadini che sono portatori di una mutazione genetica pericolosa per la salute pubblica. Ogni bambino che vi nasce è portatore degli stessi diritti degli altri bambini: deve poter vivere la gioia, la spensieratezza e imparare il linguaggio della bellezza e non certo il lessico spregevole, volgare e aggressivo che impera negli ambienti criminali e in quelli degradati della società.