I droni, il futuro del trasporto delle medicine

I droni, i cosiddetti Unmanned Aerial Vehicles (UAV, aeromobili senza pilota) sono degli strumenti che con l’avanzamento della tecnologia stanno ricoprendo sempre più un ruolo fondamentale nel mondo d’oggi.

Durante la crisi mondiale Covid-19 abbiamo potuto vedere come molti Stati, tra cui appunto l’Italia, abbiano utilizzato i droni come uno strumento di rilevamento.

Grazie alle riprese aeree fatte con le  telecamere montate sui droni è stato possibile facilitare la perlustrazione di ampie aree per controllare che le persone si rispettassero il lockdown.

Progetti sperimentali con i droni.

Il mercato internazionale dei droni è in grande fermento e  anche in Italia esiste l’interesse:

Nel 2018 il mercato professionale dei droni vale circa 100 milioni di euro secondo le stime della direttrice dell’Osservatorio Droni -School of Management Politecnico di Milano.

Sempre più le grandi aziende vogliono sfruttare la tecnologia dei droni per facilitare tutta una serie di operazioni tra cui il trasporto e la sanificazione nell’ambito sanitario e farmaceutico.

In Italia purtroppo siamo ancora agli esordi, ed un piano normativo adeguato non è stato fissato, per ora si procede con diverse sperimentazioni.

Le iniziative nel mondo in ambito sanitario: trasporto dispositivi medici e sanificazione

I  progetti di applicazione  dei droni nel campo medico potrebbero essere davvero una svolta tecnologica in fatto di velocità di trasporto ed efficienza di esecuzione.

Le operazioni di test del Covid per esempio potrebbero essere velocizzate attraverso il trasporto dei tamponi ai laboratori, o apparecchiature mediche salvavita potrebbero essere trasportate in luoghi remoti, sacche di sangue ecc.

Le applicazioni future dei droni in campo medico sono molteplici,  L’Osservatorio ha anche fornito un censimento dei progetti di applicazione industriale dei droni a livello internazionale in un anno sono ne sono stati registrati più di 350.

Qual’è la situazione italiana nell’utilizzo dei droni?

In italia, secondo le recenti stime, i progetti a scopo professionale nei quali i droni svolgono il lavoro sono un centinaio circa.

Gli ambiti di impiego si riferiscono principalmente a quello dei trasporti, sopralluogo, ricerca e soccorso, mentre per i casi di consegna abbiamo un esempio nel Sud Italia.

A Napoli attraverso la collaborazione fra gli ospedali Monaldi e Cotugno è nato Philotea, un progetto sperimentale con lo scopo di trasportare materiale biologico (es. sangue e plasma) tra i due.  

I droni e i limiti da superare

Una problematica resta, quella di dover  richiedere l’autorizzazione all’Ente nazionale aviazione civile per ogni movimento; “work in progress” apparentemente: un accordo con il ministero dell’innovazione è stato coniato per iniziare a scrivere le regole che normalizzeranno i processi.

Fortuna che La Croce rossa italiana è anch’essa un esempio nell’integrazione dell’alta tecnologia dei droni.

I droni di servizio che sono utilizzati per la ricerca e soccorso sono stati riconosciuti dal ministero dei Trasporti come aeromobili di Stato, potendo così operare in qualsiasi condizione e non dover sottostare alla normativa ENAC.

Un ultimo ostacolo all’immediata applicazione dei droni è infine proprio tecnologica, ovvero bisogna ancora superare i limiti tecnici dei droni tra cui l’autonomia e la capienza di carico, nonché il traffico aereo che potrà creare disturbanze ai cittadini.

Le discussioni sono molte, si spera però che a breve si possa  delineare un quadro legislativo che funzioni a livello europeo per l’impiego dei droni in tutti i campi applicabili, per puntare al futuro e in questo caso perchè no, magari anche aiutare a salvare delle vite.
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