Dal Negroni al Gin Tonic: la storia e la preparazione dei 3 cocktail classici a base di Gin

Un’estate che si rispetti non può passare senza godersi almeno una volta il piacere di bere un cocktail, magari in spiaggia con il sole che tramonta sul mare o anche preparandolo in casa per sé e per i propri ospiti.

Uno dei grandi classici alla base di tanti cocktail è senza dubbio il Gin, distillato che si presta a tante interpretazioni e a ricette sempre nuove ma a cui, al contempo, non si può rinunciare quando si vuole bere alcuni dei cocktail più famosi, di cui oggi andremo a ripercorrere la storia.

Il Gin è un distillato di frumento e orzo, a cui vengono aggiunte erbe e spezie, di cui si trovano diverse qualità dai più delicati ai più intensi. Per questo motivo la regola base per ottenere dei cocktail eccellenti è quella di sceglierne uno di buona qualità come il Gin Bombay disponibile su Tannico ad esempio, uno dei più utilizzati anche dai barman professionisti.

Prima di vedere le ricette di 3 cocktail molto famosi, è il caso di ripercorrere anche la storia del Gin: la prima curiosità è che questo distillato nacque come una medicina, quando a metà ‘600 il medico olandese Francisco Della Boe cercando una soluzione per debellare la gotta e le febbri esotiche creò la formula di una delle bevande alcoliche più diffuse al mondo. Andiamo ora a vedere quali sono i cocktail più famosi a base di Gin e come prepararli.

Il Negroni

Celebre cocktail tutto italiano, il Negroni deve il suo nome al conte Camillo Negroni che lo “ideò” quando, seduto nel Caffè Casoni di via de’ Tornabuoni di Firenze, chiese un Milano-Torino – poi rinominato Americano – con il gin al posto del seltz. Il barman glielo servì guarnendolo con una fetta di arancia e da allora quel cocktail divenne l’Americano alla maniera del conte Negroni.

Per preparare un Negroni bisogna raffreddare un bicchiere Old fashioned con ghiaccio e poi versare nell’ordine 3 cl di Gin, 3 cl di bitter Campari e 3 cl di vermut rosso dolce, mescolare e guarnire con mezza fetta di arancia. Celebre anche la variante “sbagliata”, che però prevede spumante al posto del Gin.

Il Gin Tonic

Come già accennato, il Gin nacque come medicinale antimalarico e i soldati coloniali inglesi lo portarono con sé quando sbarcarono nelle Indie, associandolo però prima al chinino e poi ad un’altra bevanda nata a scopi curativi: l’acqua tonica, o soda, ideata da Johann Jacob Schweppe. Nacque così il Gin Tonic, divenuto famoso soprattutto negli anni ’80 del secolo scorso anche perché molto semplice da preparare: bastano 4 parti di Gin, 6 di tonica e una fettina di limone.

Angelo Azzurro

Anche questo è un cocktail tutto italiano, l’Angelo Azzurro è stato uno dei cocktail più diffusi nelle discoteche anni 80 dello Stivale. Il nome potrebbe essere un omaggio all’omonimo film con Marlene Dietrich o a uno degli appellativi di Ken Shiro, celebre personaggio di manga e anime molto in voga in quegli anni. L’Angelo Azzurro non è certo un cocktail leggero, con i suoi 35 gradi alcolici, e si prepara mixando 4,5 cl di Gin, 2 cl di Triple sec o Cointreau e 0,5 cl di Blue Curaçao.