Brezze

Brezze

Di Vincenzo Calafiore

28 Luglio 2020 Udine

“ … la felicità è il silenzio tra le parole, una chiesa di passeri nelle volte. E’ un mare

di tante maree che non tornano mai… “

                         Vincenzo Calafiore

 17/08/2019 L.633/41 Proprietà Intellettuale Riservata

Se tu conoscessi come dici, cosa sia la felicità, faresti a meno di tutte quelle cose che ti porti addosso, credimi, non ti servono a nulla; la felicità non è là, è nelle cose semplici, per avere quel “ nulla “  hai dato via la tua anima, non sei che una cosa uguale a quelle che ti porti addosso.

Pure io se io conoscessi la felicità, non mi sarei perduto nelle mie illusioni,  vissute intensamente, come fossero realtà, ma era ed è ancora adesso, poesia, amore per la bellezza dell’anima, per l’incanto della mia vita, così diversa, e mai uguale che tanto a guardarla rassomiglia al mare mio di dentro sempre cangiante, sempre in movimento.

La felicità  non è una chimera come ti hanno sempre fatto credere, la felicità c’è, esiste, perché è in noi,non dobbiamo cercarla altrove, noi stessi siamo o potremmo essere felicità!

Io so della felicità, la conosco, perché un tempo mi è passata vicino, come un’ombra nell’ombra in cui mi rintano per sfuggire all’iniquo idiota di questo tempo.

In una notte come questa, si può anche morire o sognare di andare via, ma è una notte per cui val la pena di tentare a vivere.

Vivere non rincorrendo un tempo a finire, ma cercando di amarti, amarti come so amare.

Ma poi come facciamo ad essere felici?

Come possiamo dire di essere felici……

 se appena appena conosciamo la felicità?

Come possiamo dire di lei cose che non conosciamo, di sentirne i suoi profumi, le sue essenze?

Amiamoci lontano dai falsi e ipocriti profeti che affermano: io sono felice!

La felicità è anima e oggi manca, non c’è –anima – in quello che facciamo, nel pensiero, verso la persona che diciamo di amare.. Amare è uno stato di beatitudine interiore, è interiorità, non è un’omologazione sessuale, perché il sesso è il sigillo finale di un’opera delicata e intensa che si chiama: Amore, amare!

Bisogna dir loro di non inquinare l’amore…

Non inquiniamo questo sentimento grande, molto più grande della vita stessa, con l’atto finale di una commedia recitata dinanzi a una platea stanca.

Tu uomo dai mille volti, che conosci la violenza sai cosa sia l’Amore?

Cosa voglia dire Amare ?

E’ un dono! E’ di questo che si tratta.

Lo stare assieme, la condivisione del sentire, sono dei doni che si fanno e si ricevono, sono qualcosa di prezioso, sì perché accanto a noi non c’è un’abitudine, non c’è un oggetto da usare per il momentaneo godimento e poi accantonarlo da qualche parte.

C’è una persona che rimane in attesa, di un bacio, di una carezza, di miele più che sale,aceto…..

Amare, essere amati o poter amare, ma che sogno è?

Eppure “ noi “ raggrumati come vermi agli orli di un esistenziale volgare e moderno, troppo, inutile, freddo e lontano da se stesso, convinti che tutto quello che vediamo sia reale e di appartenenza, non abbiamo concepito mai quanto “provvisori “ in realtà siamo!

Manca sempre qualcosa e quella cosa è la “ felicità “ !

Cercatela ovunque, negli armadi, nei cassetti, nei ripostigli dell’anima, cercatela e annusatela, per vivere, perché vivere non il rimanere fermi e aspettare, vivere è andare e tornare, cercare, tenere, stringere, porgere le mani.

E’ questa la felicità, un mare il più delle volte mosso da onde piccole e grandi che siano, ma è mare di tante maree che possono portare in secca, come in alto mare, in fondo la vita stessa è una marea!

E allora cambia vita, cambiala la tua vita, mettila sulla rotta della grazia e della cortesia, del sapere guardare e ascoltare, non rimanere lì sordo e muto, ma valle in contro  col sorriso, con amore!