Direzione Porto Torres, Sardegna: come organizzarsi e cosa non perdersi

La zona di Porto Torres è forse una delle più belle e famose e quando ci si viene, si capisce subito il perché. È bello. Tutto sembra dipinto da un pittore capace o di trovarsi dentro ad una cartolina. Il mare è turchese, ma di quel turchese che ammalia, intenso che in nessuna tavolozza di colori si può vedere. Il mare, insomma, è meraviglioso, ma questa cittadina non ha solo quello da offrire poiché è una delle aree più interessanti nonché ricche dell’isola anche dal punto di vista storico-culturale. Porto Torres è ubicata strategicamente, visto che è una fermata intermedia sulla rotta per Barcellona e quindi ha un passato molto animato.

Qui ci puoi arrivare con la Grimaldi Lines Sardegna, che vanta numerose “corse” in diversi giorni della settimana e con vari orari. Se parti con Grimaldi Lines per la Sardegna sai di garantirti una vacanza che parte già da quando metti piede sulla nave perché i comfort, i servizi, gli intrattenimenti sono molto curati. Guardare il mare che si scontra con lo scafo, ascoltare il suono delle onde, sentire il vento sulla pelle e divertirsi guardando i gabbiani a caccia di cibo e, con un po’ di fortuna, i delfini, non ha prezzo.

Cosa non devi assolutamente perderti a Porto Torres

Fra le varie giornate di mare a Porto Torres e nelle meravigliose spiagge nei dintorni, per riposare dal sole e conoscere il territorio ci sono molti punti di interesse da andare a visitare. Ecco quali sono i più belli e consigliati.

Simbolo di Porto Torres: la Torre Aragonese

Simbolo indiscusso della città, dominante sul porto con i suoi 14 metri per 13 metri c’è la Torre Aragonese. Di forma ottagonale è una struttura ordinata da Don Alfonso V d’Aragona a controllo e difesa della città. Essa si sviluppa su tre piani: al primo la cisterna, al secondo l’abitazione e al terzo un ballatoio con feritoie e terrazzo. Nei secoli la torre ha risposto a diverse esigenze in base a chi ne aveva il controllo. Nel XX divenne faro.

Basilica di San Gavino

La chiesa romanica più grande nonché più datata di tutta l’isola è la Basilica di S. Gavino al cui interno sono custodite le spoglie del santo oltre che di San Proto e San Gianuario. Questi tre martiri sono quelli a cui è dedicata la Festha Manna, una cerimonia importante durante la quale le statue dei tre vengono portate al Santuario che si trova sulla spiaggia di Balai, sempre loro dedicata.

Fuori dalla chiesa appare subito l’ingresso splendido e importante in stile gotico, con un arco a tutto sesso e due colonne imponenti. Due angeli ben armati controllano l’ingresso ubicati in cima alle colonne, sui capitelli. Le ricche decorazioni esterne si contrappongono alla sobrietà all’interno, con colonne e capitelli di marmo e una luce soffusa proveniente dalle feritoie. Due absidi sui lati corti ospitano l’altare e un catalalco ligneo con statue dei tre santi, nonché una statua equestre.

San Gavino a mare

Alla spiaggia di Balai si trova il Santuario di San Gavino a Mare, conosciuto quindi anche come chiesetta di Balai. Il contrasto del suo bianco spicca rispetto al turchese del mare. La leggenda narra che proprio in quel punto sul quale fu costruito il santuario si ritrovarono i corpi dei tre martiri suddetti, trascinati dalle onde. Nella chiesetta si trova la tomba dei tre, nonché un apogeo di epoca romana. Molto suggestive in questa spiaggia, accanto al santuario, ci sono alte rocce bianchissime. Attorno vi sono palme, piante e fiori che creano un quadro proprio da cartolina.

Questi visti sono i punti d’interesse più antichi e significativi, ma di certo non sono gli unici. Non bisogna infatti dimenticare che qui si trova il Museo Archeologico Nazionale dell’Antiquarium Turritano, le Terme Centrali, la Domus di Orfeo e quella dei mosaici, il Ponte Romano, le Terme di Maetzke e quelle di Pallottino, la Necropoli Ipogea di Su Crucifisu Mannu, l’Altare di Monte d’Accoddi.