Il tempo del Covid-19 diventa una mostra a cielo aperto. A Pisa sei foto simbolo affisse come manifesti

Sei grandi fotografie trasformate in manifesti, formato 6×3 metri, raffiguranti alcuni tra i più drammatici momenti del lockdown e dell’emergenza Coronavirus saranno affisse sui muri di Pisa. A loro modo autentici simboli del momento storico che stiamo vivendo, dalle strutture complesse di terapia intensiva, alla fatica dei volontari della Croce Rossa fino alla celebre immagine di medici e infermieri nella corsa dell’ospedale o alla sanificazione di piazza dei Miracoli che ha fatto il giro del mondo. L’affissione, in programma dal 16 luglio al prossimo 31 luglio, sarà nelle vie Volta, Battisti (due), piazza Santa Caterina, Cottolengo e Porta a Mare.

«Quando sono stato contattato da questi giovani artisti – dice l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – mi è piaciuta subito la loro idea. Nonostante l’immensa confusione che c’è stata in questo periodo, legata alla ripresa post emergenza, sono contento che questo progetto sia andato in porto. Nei luoghi dove solitamente sono posizionati i cartelloni pubblicitari, ci saranno quindi delle foto iconiche su quello che abbiamo vissuto durante l’emergenza Covid-19. Fotografie belle e dal contenuto artistico molto alto, in grado di lanciare messaggi sociali altrettanto forti. Ci vogliono ricordare che non abbiamo vissuto questo momento di crisi nello secolo scorso, ma poche settimane tempo fa e quindi dobbiamo ancora fare attenzione e non abbassare la guardia, perché il pericolo può essere ancora dietro l’angolo. Pertanto ringrazio il collettivo Lumen e la Sepi che ha consentito di effettuare questa operazione a titolo completamente gratuito. Un progetto che nasce in una situazione particolare e che mi piacerebbe diventasse un appuntamento fisso per la nostra città».

È questo il progetto di fotogiornalismo e informazione visiva dell’associazione Lumen, in collaborazione con il Comune di Pisa, che hanno coinvolto professionisti come il fotoreporter di guerra Gabriele Micalizzi, che a Piacenza ha descritto il dottor Luigi Cavanna che è andato a scovare casa per casa i sospetti positivi al Covid-19; la fotografa di Getty Images Laura Lezza, che ha descritto le operazioni di sanificazione davanti alla Torre di Pisa; il fotografo infermiere Paolo Miranda, che durante l’emergenza Covid-19 ha realizzato alcune delle immagini simbolo; il fotografo dell’agenzia Contrasto Francesco Cocco che ha immortalato la terapia intensiva di Modena; Enrico Mattia Del Punta che ha fatto lo scatto alla volontaria della Croce Rossa italiana utilizzato dalla Barilla per il suo spot per celebrare l’Italia che resiste; Francesca Pettinato che ha descritto la solidarietà spontanea nata tra vicini in difesa dei più vulnerabili.

«Lumen – ha spiegato Enrico Mattia Del Punta – è un collettivo composto da sei persone, tutte di Pisa. La nostra filosofia è intendere lo strumento fotografico come un ‘lume’ per mostrare, illuminare, portare a conoscenza anche di chi in genere non legge i giornali, le storie del nostro tempo. Consideriamo la fotografia e il fotogiornalismo un mezzo comunicativo intramontabile e necessario: questa crisi socio-sanitaria ci ha mostrato quanto questo sia vero».