Imballaggi ecologici: cosa sono e perché sono così importanti

Quello del packaging è un settore in continua crescita ed evoluzione. Ogni prodotto che acquistiamo viene confezionato in un involucro più o meno colorato, spesso anche per attirare la nostra attenzione, indispensabile per conservare e proteggere un prodotto e a garantirne l’igiene. Col passare del tempo è cresciuta la sensibilità nei confronti della questione ambientale, tanto che circa il 70% dei consumatori è disposto a spendere di più per un prodotto eco-friendly. Secondo alcune ricerche una confezione amica dell’ambiente contribuisce a migliorare la percezione del prodotto e a renderlo più attraente per il consumatore attento.

Per questo motivo negli ultimi anni abbiamo sempre più spesso sentito parlare di imballaggi ecologici, ma di cosa si tratta? Gli imballaggi ecologici, come quelli di Procter & Gamble, sono quegli imballaggi che non creano un forte impatto ambientale, anzi, aiutano a ridurlo attraverso l’utilizzo di materiali riciclati al 100% o di materie prime, attraverso la riduzione dell’uso di catene logistiche e di produzione. 

Questo riduce l’impatto ambientale, perché diffonde meno anidride carbonica nell’atmosfera. Ed infine riutilizzando gli oggetti. Questi non vengono più concepiti come usa e getta, bensì viene fatto in modo che si possano riutilizzare molte volte. La vita del prodotto e del suo imballaggio dura molto di più.

Tali imballaggi sono eco-friendly perché non causano danno all’ambiente, ma sono allo stesso tempo etici e hanno un prezzo giusto per riuscire a contrastare il prezzo dei packaging monouso. L’utilizzo degli imballaggi ecologici è fondamentale per quelle realtà che vogliono distinguersi dalla massa per puntare a una cerchia ristretta di consumatori, ma comincia ad essere un’iniziativa condivisa da tutti i tipi di imprese. Soprattutto, l’uso di un packaging ecologico non è più necessariamente una scelta che comporta la spesa di grandi somme di denaro, ma può essere adottata anche da chi ha risorse limitate.

Stop alla plastica: ecco i materiali da utilizzare

Come tutti ormai sappiamo è diventato insostenibile da un punto di vista ambientale l’utilizzo della plastica.  I ricercatori stimano che dai primi anni ’50 a oggi siano stati prodotti più di 8,3 miliardi di tonnellate di plastica. E circa il 60 per cento di questa produzione è finito in discarica, riversato nell’ambiente o bruciato illegalmente.

Secondo alcune ricerche il riciclo della plastica è attualmente fermo al 9% a livello mondiale. Come risolvere questo problema? La soluzione ideale è quella di adottare i materiali organici derivati da piante o animali. Negli ultimi anni sono stati perfezionati i metodi di lavorazione dei polimeri naturali come la lignina, la cellulosa, la pectina e la chitina che, a differenza dei polimeri sintetici o semisintetici, si biodegradano molto rapidamente.

La tendenza in atto tra i produttori è quella di una progressiva e generale diffusione dell’uso di materiali rinnovabili da fonti sostenibili, di materie plastiche biologiche e biodegradabili e di cartone proveniente da foreste certificate. In Polonia, ad esempio, è stato creato un imballaggio per alimenti sperimentale e alternativo alla plastica realizzato con materiale organico che può essere consumato dopo l’uso o compostato. È progettato per conservare alimenti secchi o semi-secchi tra cui semi e noci ma anche erbe e insalata. Una volta compostati, i batteri formano uno strato sottile e malleabile che funge da barriera contro l’ossigeno, il componente principale della decomposizione degli alimenti.

Si tratta, in pratica, di una sostanza ottenuta da rifiuti agricoli locali che può essere utilizzata per la conservazione degli alimenti e successivamente compostata proprio come le verdure, sviluppando il processo di coltivazione e fabbricazione utilizzando una produzione in serie di materiale organico durevole e commestibile. Il materiale può essere coltivato localmente in qualsiasi parte del mondo, con poco spazio e risorse locali.

È possibile utilizzare anche il cartone ondulato, come materiale 100% riciclabile. Questo materiale è sempre una garanzia perché unisce resistenza e biodegradabilità. Le sue proprietà fanno sì che esso assorba gli urti e li respinga, proteggendo efficacemente il prodotto contenuto al suo interno.

Stesso discorso per il legno che è ecologico per eccellenza. Materiale ideale per prodotti di grandi dimensioni, risulta particolarmente utile nel trasporto di strumenti musicali di valore. Molto diffuso in campo industriale è anche la movimentazione delle merci attraverso i pallet, bancali che fungono da isolanti. Per non buttare via nulla, poi, si possono riutilizzare i pallet come elemento d’arredo per la propria casa come ci insegna la moda shabby chic.

C’è poi il foam, una sorta di schiuma rigida ed elastica, è ideale per creare sagomati su misura in base al prodotto da trasportare. Naturalmente il suo impiego riguarda soprattutto i prodotti fragili, che devono essere avvolti e protetti con una certa attenzione.