Salvini attacca i grillini: questi non stanno facendo nulla

“Non andiamo a cercare nessuno e a offrire niente a nessuno. Ma se qualcuno bussa alla nostra porta e dice di volerci dare una mano, le porte sono aperte”. Matteo Salvini, durante Mezz’ora in più (Raitre) apre le porte ai grillini in fuga. Il leader della Lega chiede di “dare la parola gli italiani. Se c’è un Governo unito e compatto che fa le cosa, le faccia. Ma ditemi una cosa fatta da questo Governo in questo anno, al di là dell’odio per Salvini e il tentativo di cambiare i decreti Sicurezza. Non sarebbe più sano, più normale a settembre far votare per avere per 5 anni un Parlamento nuovo, concreto, stabile, invece di questo tira e molla? Altri giochini di palazzo no”. Per Salvini “non sarò io” a dare la spallata, “saranno gli italiani a chiedere le elezioni”. “L’elezione del nuovo Presidente della Repubblica sarà tra un anno e mezzo. Il Pd non può tenere ferma l’Italia perché vuole nominare il suo presidente tra un anno e mezzo”.

Per il Capitano serve investire sulla scuola per rilanciare l’Italia, insieme all’azzeramento della burocrazia con l’introduzione del “modello Genova” per i cantieri in tutta Italia e al rinvio delle prossime scadenze fiscali. “Domani in tutta Europa i bimbi sono in classe, ovunque. Perché in Italia no? Siamo l’unico Governo europeo che non ha riaperto le scuole e non ha ancora davvero spiegato come si torna in classe, quanti ragazzi per classe. Un governo che si occupa di riaprire le partite di calcetto e non ha ancora spiegato come si torna in classe non è un governo che ama il nostro Paese” aggiunge Salvini. Il leghista si professa contrario all’uso della mascherina per gli studenti sopra i 6 anni, previsto nelle linee guida. “Anche solo pensare al plexiglass è un fallimento educativo”. Salvini demolisce il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. “Forse siamo gli unici a non riaprire perché c’è un ministro che non è all’altezza, perché al Governo c’è gente che non si prende responsabilità. Macron, e non sono un suo tifoso, a maggio si è preso la responsabilità di riaprire 40 mila scuole, i politici sono pagati per questo”. Per il leader leghista “l’aggravante” a carico di Azzolina è che “servono più insegnanti, più classi e stanno completamente ignorando le scuole paritarie”.