La Coppa Italia regala 3 giorni di calcio: venerdì 12, sabato 13, mercoledì 17

Si torna in campo. E la Coppa Italia ottiene la sua rivincita. Anche i grandi club hanno rispolverato il motto di José Mourinho (un tìtulo è sempre un tìtulo). Il trofeo di Lega riparte con le semifinali di ritorno venerdì 12 Juventus-Milan, sabato 13 Napoli-Inter (finale mercoledì 17). E vale un pezzo di stagione non solo per le squadre, ma anche per i singoli. La Coppa come vetrina, ma anche come grande occasione per quei giocatori che fin qui hanno tradito le attese. Sono in molti che da qui ad agosto dovranno giocarsi tutta la stagione.

Nella Juve sono in parecchi. Un nome su tutti Sami Khedira. Venerdì contro il Milan allo Stadium il tedesco sarà con ogni probabilità titolare in mezzo al campo. Manca da sei mesi per un intervento al ginocchio. La sua rimonta dopo una stagione sfortunata parte dalla Coppa Italia, primo passo di un percorso che include campionato e Champions.

Rafael Leao è è uno dei simboli della tormentata stagione rossonera con alte aspettative, basso rendimento. L’assenza per infortunio di Ibrahimovic, fuori almeno fino a luglio, gli lascerà il palcoscenico. In Coppa Italia tocca a lui. Costato 40 milioni, ora deve dare un segnale. Qualche colpo a effetto non basta più, il Milan ha bisogno dei suoi gol.

Kalidou Koulibaly valeva 110 milioni. Ma poi il gigante senegalese ha iniziato a infilare un errore dietro l’altro. Il suo blackout tecnico al Napoli è costato molto nella prima parte di stagione. Gattuso ci ha lavorato a lungo, soprattutto sotto l’aspetto mentale. I progressi, assicurano da Castel Volturno, si vedono già.

In casa Inter fari puntati su Christian Eriksen, il trequartista che da gennaio doveva far svoltare l’Inter. Forse non ne ha avuto nemmeno il tempo, fatto sta che il suo segno ancora non s’è visto. Conte punta sul suo estro per scardinare lo schermo difensivo del Napoli, che parte però dal prezioso gol di vantaggio dell’1-0 di San Siro. L’equilibrio sarà sottilissimo, vietato fallire.