Quegli occhi tuoi pieni di mare

Quegli occhi tuoi pieni di mare

Di Vincenzo Calafiore

05 Giugno 2020 Udine

“…. Noi siamo quel punto esatto

in cielo, ove s’incontrano il giorno

e la notte! E’ lì che noi viviamo

e ci amiamo in quel perenne che

si chiama amore…. “

                       Vincenzo Calafiore

Guarda! L’onda corre verso la riva, come a voler lasciare il mare, e il mare la rincorre e le sussurra: ogni volta che tu ti allontani e vai verso la terra io corro, correrò sempre a riprenderti tra le mie braccia, perché questo è l’amore!

Amarti penso sia il dolcissimo supplizio del rimanere dentro gli occhi tuoi, amarti in qualsiasi posto tu sia.

Io sono quello che sono, perché credo nella bellezza dell’amore, ho l’anima inquieta e ribelle, sono l’uragano e amo chi mi parla e mi cerca con gli occhi, chi non ha paura dell’amore, chi è in grado di andare oltre, oltre i miei pensieri, oltre il superfluo …. Amo la complicità totale.

Ma amo la mia libertà, amo te che sai stare da sola, perché sono convinto che solo queste persone si cercano è per la voglia di farlo davvero: per questo ti amo!

Se ti avessero chiesto di non essere in grado di sopportare un uragano, penso che tu risponderesti: io sono l’uragano! Ecco perché ci amiamo, siamo uragani dell’amore.

Io e te, siamo coloro che si fermano a guardare il mare in tempesta, perché siamo quelli che la tempesta l’abbiamo dentro sempre!

Ecco, questa notte avrei voluto dirti nel sogno in cui ci siamo incontrati, ho l’anima che brucia, arde e si divora, negli occhi la tempesta delle tempeste … rimani con me?

Vedi amore mio? Tu sei come me, a volte spiaggia solitaria e sperduta, a volte mare in tempesta o spiaggia deserta e silenziosa; altre volte oceano, immensa come un abbraccio e quando mi abbracci sento quel tuo canto che mi fa urlare quel ti amo!

Noi abbiamo il mare dentro e quel mare vuole la sabbia, il vento che l’accarezza come pelle, abbiamo bisogno della luna che illumini i nostri sogni. Forse abbiamo bisogno di un’altra vita, forse di solo noi due persi in quell’uragano che si chiama – amore – .

Quelli come noi … quelli che si sanno amare e aspettare vivo di correnti e di maree di tenerezze e carezze, di passioni.

Hanno in se la magia dei baci, si sanno stupire, si cercano nelle profondità più intime, perché quelli che come noi sono mare sono anime burrascose e accoglienti conchiglie in cui si vorrebbe vivere per sempre.

Amami!

Aiutami a rimanere mare! Fa di me uomo capace di raggiungerti ovunque, dammi quello che più desidero, di cui ho bisogno: amami!

Poi, lo sappiamo, come marea moriamo all’alba, non c’è niente che ci possa salvare, se non fosse così non avremmo senso. Guarda, le stelle cadono e allunghiamo le mani per prenderne una, una stella fiammante che possa illuminare la nostra notte d’amore!

Io ho bisogno di sapere che mi ami.

Ho bisogno che me lo dici sempre, perché quelli come se ne possano rendere conto…

Ho bisogno di sapere che tu ami solo me!

Ho bisogno delle tue attenzioni, dei tuoi occhi addosso, delle tue labbra sulle mie, delle tue mani strette alle mie

Ho bisogno di sentire il tuo profumo, la tua brezza marina, dei tuoi occhi che mi cercano, tu chiedimi amore, toglimi il fiato, fammi morire tra le tue braccia, nei tuoi occhi pieni di mare.

Quando ti ho conosciuta, ho dovuto combattere per averti, ogni giorno come fosse da una vita.

Ho lottato contro me stesso, contro te perché non mi volevi o perché eri sogno .. ma io ti avevo già dentro, ti portavo dentro, eri sogno, un sogno che mi piaceva amare, ecco perché ti ho cercata, ho cercato l’onda più bella, la più maestosa, la più alta, la mia onda Amapola!

Ecco perché ti ho nei sogni nuda tra le mie braccia, ecco perché ti amo!