Cosenza. La Mobilità Sostenibile è da assumere quale modello per consentire il Movimento con il minimo impatto ambientale e territoriale!

In tempo di Covid-19 abbiamo inteso stabilire  un collegamento virtuale con Aurelio Morrone, un punto di riferimento e sostenitore delle Politiche Ecologiste di cui, da un po’ di tempo a questa parte, si sente parlare con più frequenza. Egli  ha al suo attivo un significativo  bagaglio esperienziale, tra impegno istituzionale, professionale e quello di appassionato militante ambientalista ed ecologista, tra i più  ascoltati in Calabria. Ma per un certo periodo di tempo, non breve, la sua voce e presenza è stata valorizzata anche nell’ambito degli Organismi nazionali dei Verdi, quale componente dell’Ufficio di Presidenza. L’Argomento concordato con Morrone? La Mobilità Sostenibile, per lui una sorta di ‘cavallo di battaglia’ che va sostenendo e proponendo da alcuni anni.

Il Dott. Aurelio MORRONE – Già Assessore all’Ambiente Provincia di Cosenza ed Esponente dei Verdi Ecologisti

Dott. Morrone, sarebbe opportuno avviare  questo  nostro  Colloquio, iniziando a parlare proprio sul  significato di…Mobilità Sostenibile.

E’ giusto domandarsi: cos’è la mobilità sostenibile? Il World Business Council for Sustainable Development dà la seguente definizione di mobilità sostenibile: “Mobilità sostenibile significa dare alle persone la possibilità di spostarsi in libertà, comunicare e stabilire relazioni senza mai perdere di vista l’aspetto umano e quello ambientale, oggi come in futuro”. Il significato di mobilità sostenibile si può quindi riassumere come il modello di mobilità che consente il movimento con il minimo impatto ambientale e territoriale.

Mobilità Sostenibile da intendersi  capace di: “Soddisfare i bisogni della generazione attuale senza compromettere la capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni future“, Rapporto Brundtland (1987)

Può indicare – secondo le sue conoscenze –  possibilità  concrete, criticità, prospettive, articolazione di questo Importante Protocollo della Conversione Ecologica, di cui Lei, in Calabria, ne è uno dei maggiori sostenitori ?

E’ più che uno Slogan! E’ la strada del Futuro

 La Mobilità Sostenibile, settore della rivoluzione  ambientale che, però, tarda a venire,  può essere considerata tra le  soluzioni più compatibili e possibili da realizzare.   Ricordiamolo, ancora: con il termine Mobilità Sostenibile, si indicano tutte quelle modalità di spostamento in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati. A questo punto è opportuno  elencare alcune di queste modalità che rendono sostenibile, sul lungo periodo, il trasporto. E’ importante scandirne la precisa denominazione:

 a) L’utilizzo del Trasporto locale (collettivo): riduce il livello di automobili sul territorio, basta dotare le strade di corsie preferenziali, creando un sistema scorrevole per i mezzi pubblici;

 b) le Piste ciclabili: hanno un basso costo di realizzazione; non sono adatte ovunque ma soltanto in presenza di bassi dislivelli, intoppo superabile con le bici a pedalata assista (questo comparto è in costante aumento);

c) le Zone a traffico limitato: evitano la congestione del traffico nel centro cittadino, ma causano ingorghi su tutto il perimetro;

d) i Parcheggi a pagamento: l’alto costo delle tariffe scoraggiano gli automobilisti che vogliono prendere l’auto per andare al lavoro. Inoltre, tende ad aumentare i costi dell’auto privata;

 e) il Car sharing: si basa sul principio dell’auto privata per uso collettivo (riduce il numero di auto in circolazione). L’auto è noleggiata per poche ore e poi riconsegnata al termine del suo utilizzo;

f) il Car pooling: è un metodo che esclude l’intermediario tra autisti e passeggeri. In questo caso l’automobile è di proprietà di un privato che la mette a disposizione, per compiere spostamenti casa-lavoro insieme ad altre persone, spesso conoscenti e colleghi con la stessa esigenza di orario e di percorso. In aiuto a questa modalità è stata introdotta dalla normativa la figura del Mobilty manager, ed ha la funzione di analizzare le esigenze di mobilità dei dipendenti delle aziende pubbliche e private, agevolare il car pooling e sincronizzare gli orari lavorativi con quelli del trasporto pubblico.

Il Modello della Mobilità Sostenibile prevede la fruizione di spazi naturali, con percorsi mirati e disciplinati, nell’ottica di una Sentieristica a forte vocazione educativa

Dott. Morrone, siamo a conoscenza che la scelta di affidare piena credibilità al Modello ‘Mobilità Sostenibile’ parte da lontano ed anche da alcune riflessioni che Lei non fa mistero di dibatterle  in pubblico…

Tra il bilanciamento di ‘causa-effetto’ s’arriva, in maniera razionale al concetto base sul quale stiamo ragionando! Trasferirsi da un luogo all’altro, ovvero spostarsi, è stata ed è una esigenza di tutte le specie viventi. Le motivazioni che spingono a cambiare posizione sono diverse da specie a specie. La maggior parte di esse cambiano posizione per motivi trofici, riproduttivi e ambientali, mentre la specie umana “viaggia”, anche, per motivi lavorativi e ricreativi.

   Per millenni il tempo di spostamento è stato legato alla velocità dei mezzi di locomozione dell’epoca, soprattutto il cavallo con carro via terra e le barche, a remi e a vela, via mare.   La “lentezza degli spostamenti”, regolava ogni aspetto della vita ed ogni cosa avveniva con i propri tempi ed in sincronia con i cicli naturali. Oggi ci servirebbe ritornare a quella “lentezza” per riconciliarci con madre Terra.

Lei, in questo che afferma, lascia intendere che non si può fare a meno  di ricordare  una figura luminosa dell’ecologismo italiano ed europeo, un vero caposcuola, un  leader  indiscusso…purtroppo scomparso prematuramente…

Alexander LANGER – Fondatore dei Verdi e dell’Ecologismo Italiano ( Prematuramente scomparso nell’anno 1995 )

Certamente! Parliamo di  Alexander Langer (Fondatore dei Verdi e dell’Ecologismo italiano), a  proposito di nuovi stili di vita, nei primi anni ’90,  in contrapposizione al modello “competitivo” della nostra civiltà, basato sul motto olimpico: Citius (più veloce), Altius (più alto) e Fortius (più forte), proponeva il modello Lentius (più lenti, invece che più veloci), Profundius (più in profondità, invece che più in alto) e Soavius (più dolcemente o più soavemente, invece che più forti, con più energia). “Con questo motto non si vince nessuna battaglia frontale (diceva), però si ha il fiato più lungo” (Convegno, Assisi 1994); ciò che manca alla nostra società!

Sarebbe rimasto così chi sa per quanto altro tempo ancora, se l’ingegnere scozzese James Watt e il suo collega tedesco Kisolaus Otto non avessero, nell’Ottocento, inventato rispettivamente la macchina a vapore ed il motore a scoppio.    Invece, grazie a queste straordinarie invenzioni dei due ingegneri, dopo diversi secoli, raggiungere un altro posto da quello abituale, per i motivi più disparati, è divenuto facilissimo e, soprattutto, velocissimo.  Dalla rivoluzione industriale in poi, che ha cambiato radicalmente il mondo, dirigersi verso un altro luogo non è più solo un modo per soddisfare i propri bisogni primari, ma è diventato un modus vivendi dei nostri tempi. Il numero di viaggiatori è in costante aumento sia sui tratti brevi, sia sulle lunghe percorrenze.

L’ Escursionismo per provare belle emozioni, riscoprire ameni luoghi,apprezzare ed amare la libertà, il valore universale del Bene Ambiente

 Molta strada è stata fatta per migliorare i mezzi di locomozione, solo che ciò che è stato inventato e realizzato, oltre ad agevolare lo spostamento delle persone, animali e cose, ha determinato, anche, un danno all’ambiente naturale, alla salute umana e alle tasche dei cittadini.

Sicuramente uno dei maggiori ostacoli perché la Mobilità Sostenibile diventi realtà vera è l’utilizzo, ancora, massiccio dell’auto privata. Ma, riteniamo, che un  ritardo culturale ancora sia altrettanto ingombrante lungo il…cammino per la svolta…

 Facciamo riferimento anche ai danni in genere di questo ritardo che ci portiamo dietro. Gran parte di questi danni sono provocati  dall’uso indiscriminato del mezzo privato come l’automobile. Fonti ACI (2018) calcolano che in Italia circolano quasi 40 milioni di automobili, con un rapporto di circa 650 auto ogni mille abitanti. Un dato, questo, che pone il nostro Paese tra i primi posti a livello europeo.

 Ancora, più “dell’80% delle persone (dati ISTAT 2017) usa un mezzo di trasporto per recarsi a scuola o a lavoro, soprattutto l’automobile che viene utilizzata da circa il 69% degli occupati come conducenti e dal 37% degli studenti come passeggeri”.

Un Incisivo Messaggio Educativo a Sostegno della Mobilità Sostenibile

 Numeri davvero impressionati, che secondo l’Osservatorio Autopromotec, sono “[…] legati alle carenti infrastrutture del trasporto pubblico. Metro, bus malfunzionanti incoraggiano gli italiani a ricorrere alla propria auto privata, creando problemi di spazio a causa di parcheggi selvaggi e a volte pericolosi. Per non parlare della vivibilità generale delle città, aggravata dal peggiorare della qualità dell’aria, inquinata dai gas di scarico prodotti dalle automobili”.

 Mentre l’Istituto CSA Research, ci rammenta che “trascorriamo in auto nell’intero ciclo della nostra vita 5 anni e 7 mesi: calcolando 3 anni e 6 mesi come guidatore e il restante tempo in qualità di passeggero”. Inoltre, calcola che avvengono in Italia “in media 219 litigate al volante (senza valutare tra occupanti oppure con esterni), questo sottolinea come spesso condizioni di stress come traffico e code tendono ad innervosirci”.

Traffico intenso, caos, inquinamento, problematiche sanitarie e qualità di vita scadente…

 Dobbiamo rivedere, con urgenza, il vecchio ‘meccanismo’, logorante ed obsoleto. Il traffico stradale è tra le principali cause dell’inquinamento atmosferico, insieme al riscaldamento a biomasse e all’agricoltura. Dal rapporto denominato “La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane”, redatto dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile presieduta dall’ex Ministro dell’Ambiente , Edo Ronchi, si desume che “circa 90 mila morti premature all’anno sono legate proprio all’inquinamento atmosferico: di cui circa 66 mila per le polvere sottili PM2,5, 21 mila per il disossido di azoto (NO3) e oltre 3 mila per l’ozono (O3)”.

Mobilità Sostenibile è Benessere diffuso, Qualità Ambientale, Armonia della Natura, Migliori Aspettative di Vita per i Cittadini

Dalla recentissima pubblicazione della SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) sulla “Valutazione della potenziale relazione tra l’inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione dell’epidemia di Covd-19” è stata accertata la presenza del Coronavirus sul particolato. Tale scoperta spiega la forte diffusione dell’epidemia in Lombardia, essendo la stessa tra le regioni Italiane a più alto inquinamento atmosferico in Europa.

 L’Aci (2018), stima che le spese sostenute dagli Italiani per l’automobile “ammontano a circa 150 miliardi di euro, così suddivisi: 50 miliardi se ne vanno per l’acquisto, circa 40 per si spendono per il carburante e 25 mld per la manutenzione ordinaria e straordinaria, generando un gettito fiscale su strada, per le casse dello Stato, di circa 66 miliardi di euro all’anno”.   Come abbiamo visto continuare a spostarsi in queste condizioni risulta essere sempre più rischioso e costoso; quindi è necessario, anzi obbligatorio, adottare un altro paradigma per il trasporto.

       Nonostante nel nostro Paese, come anche a livello europeo (UE), siano state introdotte diverse norme e incentivi finanziari per promuovere la “mobilità sostenibile”, il successo è risultato scarso.   Mi pare giusto concludere, allora, sottolineando l’urgente necessità (oltre che di leggi ed incentivi) di un cambio radicale negli stili di vita – a livello individuale! –, per ritrovare quel “fiato più lungo” di cui parlava Alexander Langer.

Da Casali del Manco (CS), 15.05.2020