Roma. Massimo Galioto fermato dopo la morte di un ciclista romeno di 38 anni
Massimo Galioto, ex militare e poi punkabbestia, 45 anni, assolto nel giugno scorso dall’accusa di avere ucciso Beau Solomon, è stato bloccato dalla Polizia dopo la morte di un ciclista romeno di 38 anni, preso a pugni e morso anche da un cane sotto ponte Sisto.
Il romeno è stato aggredito e ucciso sulla pista ciclabile che corre sulla banchina del Tevere nei pressi di Ponte Sisto, al centro di Roma. Per l’omicidio è stato fermato Massimo Galioto. L’uomo in passato era stato arrestato per la morte dello studente americano Beau Solomon, spinto nel Tevere nel luglio 2016 proprio da una banchina sotto ponte Garibaldi. Era poi stato assolto a giugno 2019 dai giudici della III Corte d’assise di Roma “per non aver commesso il fatto”.
Il romeno è stato trovato sulla pista ciclabile con evidenti ferite sul volto e alle mani. Sul posto è intervenuta anche una pattuglia del Reparto Tutela Tevere della polizia locale che stava effettuando un controllo nell’area golenale del fiume. A dare l’allarme alle forze dell’ordine diversi cittadini.
Massimo Galioto si era allontanato ma è stato raggiunto e fermato da una pattuglia. Poi è stato condotto negli uffici del commissariato Trastevere e in seguito in quelli di Trevi-Campo Marzio, titolare dell’indagine. Con altri clochard e punkabbestia è stato interrogato a lungo dagli investigatori diretti da Mauro Fabozzi, che stanno cercando di fare luce sul movente del delitto.
Sembra che prima dell’aggressione con il ciclista ci sia stata una discussione sempre più sostenuta, quindi è intervenuto anche il cane. Una vita sempre al limite quella di Galioto, arrestato altre due volte dai Carabinieri dopo la morte di Solomon. La prima nel settembre 2018 all’Esquilino per aver aizzato il suo cane contro una pattuglia durante un controllo dei documenti, e poi nel settembre 2019 a Trastevere per aver insultato i militari dell’Arma.