Rende (CS). ” I Giardini di Eva”:Fermare la strage di alberi! In Rete la Petizione per bloccare un autentico massacro, in tutt’Italia!

Le piante superiori da arredo urbano, che rendono l’aria più pulita ed il paesaggio circostante più gradevole e accogliente, da tempo sono prese di mira, in lungo ed in largo per la Penisola, e destinate ad un inesorabile destino: non solo capitozzatura, ma attroncatura che nella definizione in selvicoltura significa recidere il tronco di un albero sul pedale ( cioè  raso terra ).

E’ una tendenza, ormai, con diffusione  progressiva, contagiosa, irrefrenabile! Un tempo le piante per il verde pubblico venivano curate, potate regolarmente, assistite nel corso dell’anno. Oggi succede che per evitare interventi che dovrebbero essere  pratica consolidata e di buona norma, meglio rientranti nell’ ordinarietà e nella razionalità di una sana prassi –  ovvero la cura del  verde , bene della collettività – si ricorre  ad una scorciatoia  deplorevole, quanto dannosa, inammissibile e  prevaricante: l’abbattimento radicale, irreversibile, di piante anche maestose, monumentali, di grande pregio forestale ed  ambientale .

ONU 2020 – Anno Internazionale della Salute delle Piante

Succede tutto questo nel Bel Paese, al Sud come al Nord, nonostante le Nazioni Unite abbiano proclamato il 2020 “Anno internazionale della salute delle piante”, per ricordarci che il nostro benessere e quello del mondo vegetale sono una sola cosa, che siamo al cospetto di un sistema vivente interconnesso.

L’attuale Pandemia da Coronavirus è diventata una sorta di cartina di tornasole che evidenzia, se c’è ne fosse stato ancora bisogno, gran parte degli errori macroscopici  compiuti negli ultimi 50 anni in tema ambientale e di un mancato  sviluppo sostenibile.

Per la particolare circostanza – il taglio indiscriminato degli alberi impoverisce le Città ed apre  altre ferite alle aree urbane  – abbiamo pensato di svolgere un confronto a tutto campo con la Sociologa-Ambientalista Nadia Gambilongo, fondatrice ( nell’ anno 2012 ) dell’Associazione di Volontariato “ I Giardini di Eva”.

Dott.ssa Nadia GAMBILONGO – Sociologa e Ambientalista, Fondatrice ( nel 2012) dell’Associazione di Volontariato “I Giardini di Eva”

Un Organismo dal primo momento impegnato nelle azioni di decoro urbano, con interventi dimostrativi  e pratici, in diverse aree della Calabria e, soprattutto, proiettato all’Educazione e Prevenzione dai rischi ambientali, alla tutela degli ecosistemi cittadini.

Dott.ssa Gambilongo, riguardo a questo Tema del ‘ Massacro del Verde Urbano’  – attuale e dilagante – Lei pensa di partire da quale riflessione ? Può stabilire un nesso con l’attuale crisi  sanitaria che stiamo vivendo ?

C’è una preventiva considerazione da fare! Gli effetti di una globalizzazione senza regole e senza diritti ha privilegiato lo spostamento delle merci a scapito delle migrazioni di esseri umani, costretti a fuggire da guerre, fame e siccità in condizioni proibitive. Lo sfruttamento delle risorse, quasi fossero illimitate, ha portato al collasso il pianeta e in totale squilibrio i suoi abitanti. Gli allevamenti intensivi di bestiame costringono esseri viventi in spazi angusti e privi d’igiene; l’eccessiva urbanizzazione e cementificazione delle aree metropolitane ha desertificato le periferie del mondo e portato all’abbandono dei piccoli centri, per loro natura più salubri e a misura umana.

Soci dell’Associazione ” I Giardini di Eva” impegnati ad una recente Manifestazione della ‘ Festa degli Alberi’

Il disboscamento indiscriminato delle principali foreste della terra ha ridotto l’apporto di ossigeno; lo sfruttamento dei fiumi e dei mari li ha impoveriti e avvelenati, irrimediabilmente, con micro-plastiche  e derivati dal petrolio. La commistione tra diverse specie di animali anche selvatiche nei mercati e la sovrappopolazione umana, in ambienti malsani, ha generato l’humus ottimale per virus letali. Tutto questo ed altro ancora, ha contribuito a generare punti di non ritorno che vedono i sapiens oggi in ginocchio e al capolinea le loro attività economiche.

Il dilemma tra Stato e Mercato ha generato la distruzione del Servizio Sanitario Nazionale italiano, tra i migliori al mondo. La scelta di privilegiare le logiche di mercato e regionalistiche, ha contribuito ad acuire la crisi e ha messo in ginocchio il sistema sanitario con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, le vittime di questo sistema non si contano. In questi anni molti lavoratori si sono trovati di fronte all’atroce dilemma se scegliere tra salute o salario. Questa opzione non è da paese civile!

La pausa obbligatoria imposta agli abitanti del nostro pianeta dal Coronavirus dovrebbe aiutare a riflettere e a rivedere radicalmente queste scelte scellerate; qualcuno lo sta facendo altri no, purtroppo!

Ma queste struggenti problematiche sembrano non sfiorare minimamente alcuni governi locali e regionali, impegnati a tutt’altro: ad annientare presidi naturali di salvaguardia per la qualità della vita, ovvero a fare tabula rasa del verde, anche di pregio, delle aree urbane…!

E’ proprio così! Mentre l’Italia è ferma e alcuni intellettuali riflettono su come sarà il paese dopo la pandemia, se ci sarà o meno un salto di civiltà, incredibilmente le aree verdi urbane vengono falcidiate dalle motoseghe.

” I Giardini di Eva” e le buone pratiche di riqualificazione delle aree del verde pubblico

Si approfitta della ridotta circolazione dei cittadini per la pandemia per compiere, ancora, atti contro il patrimonio ambientale!

E’ di questi giorni, infatti, la notizia che da Nord e Sud del paese si stanno tagliando e capitozzando gli alberi. Sui social si ricorrono le notizie, girano foto agghiaccianti di viali rasi a zero, immagini di parchi cittadini mutilati dal verde che inquietano gli animi già provati dalla quarantena. Numerose le grandi città interessate dal fenomeno: Verona, Trieste, Pordenone, Roma, Napoli. Il sospetto che questi tagli primaverili, in tempo di misure restrittive alle attività non urgenti, sia collegato alla sperimentazione dei 5G, è forte!

Infatti, i 5G per poter funzionare hanno bisogno di essere installati in zone prive di ostacoli, e gli alberi con le loro chiome costituiscono un impedimento. Nell’elenco ci sono anche aree urbane più piccole come Grosseto, Forlì, Pomponesco (MN), Garbagnate (MI), Vigevano (PV) e infine, anche l’amena località turistica di Montegiordano in Calabria.

Abbattimento Integrale delle Piante da Arredo Urbano: Tagli anche nella Città di Trieste

Dott.ssa Gambilongo, spesso, le Ordinanze vengono ‘ nutrite’ con giustificazioni del tipo :” Le piante  possono rappresentare ( con la loro caduta ) un serio pericolo per l’incolumità pubblica…” !Ed è così che si consuma…il triste rituale che si conosce! Così finiscono a pezzi meravigliose piante di Pino Domestico e Marittimo!

Infatti, molti di questi tagli riguardano proprio i Pini, considerati dannosi e a rischio di caduta dalla maggior parte delle amministrazioni comunali e, purtroppo, anche da tanti agronomi incaricati per le perizie. E’ il caso di Montegiordano (CS). In realtà, i Pini possono costituire un pericolo, soltanto, quando subiscono potature inappropriate o capitozzature che indeboliscono il sistema linfatico della pianta. E’ noto che  i tagli favoriscono la crescita dell’apparato radicale in maniera più superficiale, rovinando l’asfalto ed interferendo con le condotte cittadine, motivo per cui sono odiati dalle amministrazioni comunali e da numerosi cittadini. Bisognerebbe comprendere che sono le capitozzature dei pini a danneggiare irrimediabilmente la struttura degli alberi, rendendoli più fragili ed esposti ai primi venti. La presunta ‘pericolosità’ delle piante è sempre opera dell’uomo, per quante omissioni o eccesso di interventi impropri sulle medesime, la cui fragilità  diventa incontrollabile. Fragilità che sono sempre più frequenti, per via dei cambiamenti climatici in atto, le cui bizzarrie violente  finiscono per abbatterle  rovinosamente. Pertanto, evitando le capitozzature e garantendo cure adeguate si potrebbe risolvere il problema, per così dire, alla radice!

Il Viale di Grosseto, prima e dopo l’abbattimento integrale delle magnifiche conifere

Da più  di un lustro l’Associazione  “ I Giardini di Eva – oggi presieduta da Nunzio Landri – rivolge appelli, raccomandazioni, attraverso non solo i Social, i Media in genere, le Tv, ma con manifestazioni dimostrative per sensibilizzare Istituzioni e pubblica opinione sul rispetto del Mondo Silvestre che ci circonda, in primis quello delle Città, in sofferenza dal punto di vista della qualità ambientale…

 E’ questo uno degli obiettivi cardine de “ I Giardini di Eva”! Sostanzialmente, bisognerebbe vigilare, per evitare potature inappropriate e, soprattutto, capitozzature! I cittadini italiani hanno già iniziato a farlo, le loro foto, le loro denunce lo testimoniano; ma  sembrerebbe che per le amministrazioni comunali sia più facile tagliarli che curarli adeguatamente, forse perché  i tagli avvengono in prossimità di centrali a biomasse che hanno bisogno di legna per essere alimentate. Insomma, le logiche di mercato hanno anche qui hanno il sopravvento sulla vita delle piante. Ma ora è tempo di dire basta! Di incominciare a dare segnali concreti di cambiamento. La sopravvivenza delle piante è legata indissolubilmente alla nostra, come sostengono recentemente anche le Nazioni Unite. Inoltre, la correlazione tra aree inquinate da polveri sottili e livelli alti di decessi da Coronavirus sembra essere assodata. Per questi motivi e altri legati ai loro obiettivi statutari “I Giardini di Eva” hanno lanciato una petizione che ha già raccolto più di mille firme per dire: STOP al taglio e alla capitozzatura degli alberi!

...E tagli ( abbattimento radicale ) di Pini anche in Calabria: Montegiordano(CS)

Dott.ssa Gambilongo, in conclusione di questo che definirei: ‘Dialogo Concreto’, può riassumere, magari coniando anche un fermo monito, in considerazione che per questa Battaglia di Civiltà, per fortuna, c’è un crescendo di vicinanza e sensibilità…?

Volentieri!  Ecco, intanto,  alcune argomentazioni rilasciate dai Soci dell’Associazione: “Le chiamano riqualificazioni urbane, in realtà è una strage di alberi centenari che fanno ormai parte del paesaggio urbano italiano! Mentre noi siamo in casa in quarantena, loro tagliano!

E’ necessario fermare questo taglio indiscriminato, ammonisce Nadia Gambilongo: “Gli alberi rappresentano una garanzia di salubrità delle nostre aree urbane, contribuendo alla produzione di ossigeno, rigenerando l’aria inquinata, assicurando ombra e mitigando le alte temperature estive. Inoltre, gli alberi armonizzano il paesaggio delle nostre città eccessivamente cementificate.

 “Gli alberi fanno parte del nostro patrimonio storico e paesaggistico dobbiamo averne cura!”

Pertanto, “ I Giardini di Eva” e la rete delle Associazioni e dei Comitati  chiedono ai Sindaci e al Ministro dell’Ambiente lo STOP alla strage indiscriminata di alberi, attualmente  in atto nelle città italiane.

Fermiamoli e “Firmiamo la petizione e facciamo girare, quando questa quarantena sarà finalmente finita organizzeremo azioni di contrasto attraverso la rete nazionale di associazioni e di comitati!”

“Insieme possiamo farcela!”  –  

Da Casali del Manco (CS), 25 Aprile 2020