Vincere alle scommesse: gli scommettitori professionisti

scommettitore consapevole

Nel mondo ormai tutti lo sanno: esistono i professionisti delle scommesse. Tali professionisti sono venuti alla ribalta grazie ad interviste rilasciate, ma soprattutto grazie a celebri film come “Rischio a Due” e “Una ragazza a Las Vegas”, entrambi ispirati a storie vere.

Anche tra gli italiani non mancano gli scommettitori professionisti, abbiamo per esempio il caso del celebre Antony Bottiglieri, giovanissimo che da anni riesce sistematicamente a battere i bookmakers grazie a software di sua invenzione, che ha anche messo a disposizione dei suoi clienti.

Bottiglieri, infatti, è titolare dell’azienda BetSystem che in soli 3 anni dalla sua fondazione ha permesso al suo proprietario di fatturare 400.000,00€ con pochissime spese.

Quello di vincere alle scommesse sportive non è semplicemente un modo come un altro per provare ad andare avanti in un periodo di crisi, ma è un lavoro che esiste praticamente da quando esistono le scommesse e i professionisti internazionali sono tantissimi.

Come fanno gli scommettitori professionisti a battere il banco?

Gli scommettitori professionisti sfruttano le anomalie che si creano tra le quote reali delle partite, e le quote offerte dai bookmakers. Non sempre i bookmakers sono in grado di fare le quote perfette, questo specialmente dove mancano dati statistici come le amichevoli, che sono proprio la specialità di Bottiglieri.

I bookmakers non hanno alcun interesse a battere tutti gli scommettitori, ma hanno l’interessa ad ottimizzare le proprie entrate, e questo li porta delle volte a proporre delle quote agli scommettitori che sulla carta sanno essere sbagliate, ma questo viene fatto lo stesso perché i novellini cadono nella trappola facendo fare più soldi ai bookmakers rispetto a quote corrette (al netto del loro aggio).

Quanto guadagna uno scommettitore professionista?

Non ci sembra il caso di sottolineare quanto riescano a guadagnare gli scommettitori professionisti in termini di euro, per cui non lo quantificheremo, ma possiamo sottolineare che uno scommettitore professionista, se è veramente tale, non si alzerebbe mai dal letto per meno di 3.000 euro al mese.

Si può davvero diventare scommettitori professionisti?

Sì può diventare scommettitori professionisti solamente se si hanno le caratteristiche giuste per poterlo diventare. Questo sta a significare che bisogna essere persone tenaci, acute e con tanto sangue freddo. Se si hanno caratteristiche di questo tipo, ci si può mettere sotto l’ala di qualche professionista come Bottiglieri e tentare di vivere di questo.

Ma bisogna sempre sottolineare che fare lo scommettitore professionista è un lavoro duro, molto complesso dal punto di vista mentale, in quanto richiede tantissime energie mentali e ogni giorno è un giorno nuovo da cui bisogna ripartire. Per cui non è assolutamente un lavoro per chi cerca soldi facili, quelli non esistono.

Quindi è possibile guadagnare bene, ma solo ed esclusivamente con il giusto impegno e non bisogna mai fare il passo più lungo della gamba giocando (investendo) in maniera irresponsabile.

Quanti sono gli scommettitori professionisti italiani?

In Italia ci sono tantissimi Insider estremamente intelligenti che riescono a guadagnare dalle scommesse sportive, ma di investitori puri, cioè di analisti di mercati sportivi probabilmente ce ne saranno 1000 o poco più di origini italiane, e molti di essi vivono lontani dall’Italia perché l’Italia con il suo monopolio dei giochi limita molto il raggio d’azione dei professionisti, i quali per rimanere nella legalità sono costretti ad operare su bookmakers meno efficienti, riuscendo comunque a vincere ma meno. Non a caso Bottiglieri e altri vivono all’estero.