Dovresti smettere di mancarmi

“ … ci vorrebbe sempre qualcuna tanto coraggiosa da attraversare le mie tempeste; che mi ami così tanto da spezzare la forza delle mie onde. Che fosse capace di navigare nel mio mare, intrufolandosi nei miei pensieri più reconditi o di entrare in circolo nelle mie vene per esplorare il mare che annega i miei pensieri. “ Vincenzo Calafiore Amore sai cos’è ? E’ quel mare dentro a provocarmi quelle grandi tempeste che alla fine mi lasciano sfinito sulle rive delle mie esistenze, brevi come quel mio – ti amo -; aiutami tu a rimanere a galla negli spasmi di desideri che sempre più casuali e interminabili, mordono l’anima. Ho desideri da scrivere e che si consumano in silenzio, nell’inganno di una visione che non si materializza ….. ma dimmi amore, di chi potrei innamorarmi se non di te! Dei tuoi occhi nuovamente, delle tue labbra, delle tue mani, della tua maniera buffa di ridere! Tu hai come me il mare negli occhi, la stessa vastità, porti tra le dita la poesia antica dell’amore, io e te alla stessa maniera rimaniamo al di là del tempo ai bordi di questa magnifica esistenza per potersi amare: ma tu amore, dovresti smettere di mancarmi … !!! E’ quasi giunta l’alba, è là fuori, la vedo spingersi e sfondare il muro di nubi nere della notte, e porta luce, calore, alla stessa maniera del primo pensiero di te,nella mia testa … è una primavera annunciata e fiorita: e finalmente eccoti, è da tanto che ti immagino!!! Non sono stato mai buono a esternare ciò che sento dentro, io so solo di amarti o di poterti amare, così come so, con i miei naufragi,con le mie sconfitte, e perché no, con le mie solitudini, ti dico: ti amo perché è vero, perché è così. Piano, piano, sei diventata il mio tutto, quel tutto che sta tutto nel cuore…. Ed è lì che il più delle volte ci incontriamo per sfuggire alle miserevoli condizioni dello stare nelle realtà celate. C’è che a volte vedo i giorni miei che verranno, giorni quasi senza la forza di rialzarmi, quei giorni in cui penserò … è finita! Ma io sono sicuro che solo e soltanto nei misteriosi paralleli dell’amore che troverò tutte le risposte alle mie domande, ai perché. Tu sei una delle ragioni per cui io esisto, forse sei tutte le mie ragioni. E’ questa è una condizione bellissima: cercarsi appena svegli magari dopo un sogno pieno d’more. In un sogno abbiamo passeggiato sulla spiaggia, su quella stessa spiaggia su cui camminammo mano per mano tanto tempo fa. Ti ricordi quel filo di spiaggia sotto le stelli, dietro quelle barche dove ci appartammo? L’ho rivisto…. Le mareggiate l’hanno portato via quasi del tutto. Sai, è proprio vero che il tempo passa e come passa si riprende alcune cose, se le porta via, senza mai restituirle. Leggo un mio vecchio libro di latino nella luce rossastra del tramonto da un balcone, è che cerco di sfuggire alla tua assenza e più ci tento e più tutto mi riporta a te amore: il vento negli occhi , la sabbia che si alza, le pagine sfogliate, il ricordo di te mentre il sole si addormenta nella sua stessa straordinaria bellezza …. È un’emozione che mi fa ricordare il tuo sorriso ….. ma questi ormai sono che lontani ricordi pur se sempre vivi nella memoria. Con la testa bassa e lo sguardo rivolto chissà a quanti altri ricordi, tento con tutte le mie forze di resisterti mentendomi spudoratamente e facendo finta di provare interesse per quel libro che potrebbe aiutarmi a passare un pomeriggio cullato dall’immaginario odore della salsedine e dal rumore delle onde che si infrangono sugli scogli e sul bagnasciuga della nostra spiaggia. Le brezze frizzanti tipiche dell’inizio di un Marzo friulano mi rendono nervoso, sai che il mio cuore è rimasto lì, alla “ Chianalea “. Ricordo quando avevi freddo e ti prendevo fra le braccia e ti facevo rifugiare con il viso nel calore, fra la spalla e collo ti davano. Ti piaceva molto con gli occhi socchiusi sentire pezzi di musica per pianoforte, era così che ti addormentavi! A volte col sottofondo del rumore della pioggerellina di marzo. Adoravi rimanere a guardarmi scrivere…. Ora mi sono rimasti solo che la musica e il rumore della tastiera nel silenzio della notte… e tu non ci sei