Cosenza. Ricordato, ad un anno dalla dipartita, l’Illustre Storico e Studioso Cosentino, Coriolano Martirano. “Una Manifestazione Positiva e non una Triste Commemorazione”!
A riflettori ancora non spenti si registrano commenti e giudizi di livello sulla riuscitissima Manifestazione Commemorativa…” Ricordando Coriolano Martirano: 2.3.2019 – 2.3.2020, ad un anno dalla sua scomparsa” che ha avuto come conduttrice, dell’articolata ed impegnativa cerimonia, la Giornalista Iole Perito, che ha brillantemente caratterizzato il suo impegno professionale con passione, esperienza ed ottima tempistica.
Non poteva essere scelto contesto migliore di quello che ha ospitato il prestigioso Evento: L’ accogliente e funzionale “Sala Quintieri – Musicista” del Ridotto del Teatro “A. Rendano” di Cosenza, la Città dell’Illustre studioso, letterato, storico e scrittore cosentino, Coriolano Martirano-Accademico antesignano, che ha ricoperto il ruolo di Segretario Perpetuo dell’Accademia Cosentina a partire dal 2006 e fino alla data della dipartita. All’attualità il ruolo di Segretario Perpetuo è ricoperto da Mario Iazzolino, già Docente all’Unical ed Accademico dal 1992. Per il puntuale svolgimento della emozionante serata, dedicata ad una figura adamantina della Cultura calabrese e del Mezzogiorno d’Italia, sono state chiamate varie realtà, tra quelle Istituzionali e quelle espressione del mondo Culturale, Produttivo- Imprenditoriale ed Associativo della Città Bruzia: Comune di Cosenza, Accademia Cosentina, Società Dante Alighieri, Assindustria, Rai Calabria, Rotary Club, presenti i rispettivi esponenti tra i più qualificati e rappresentativi, indicati nell’ordine, che hanno svolto attesi e molto apprezzati interventi: Mario Occhiuto (Sindaco di Cosenza); Leopoldo Conforti ( Presidente Accademia Cosentina); Maria Cristina Parise Martirano ( Presidente Società Dante Alighieri- Comitato di CS);Sarino Branda ( Direttore Assindustria CS); Gennaro Cosentino ( Vice caporedattore sede RAI Calabria); Mario Mari ( Accademico e Presidente del Rotary Club International – CS). Gremita oltre ogni consentita previsione la “Sala Quintieri”, con presenze diverse: Accademici e rappresentanti dei vari Club culturali della Città, amici ed estimatori di Coriolano Martirano, editori, rappresentanti di varie Associazioni, allievi del Maestro, familiari, gente comune. Ogni relatore, che s’è avvicendato, nell’emozionante scandire di momenti particolarmente vibranti di un affetto tracimante, ha porto con manifesta sensibilità la propria testimonianza sulla Figura eclettica e luminosa di Martirano. Ricordi, citazioni, aneddoti, pensieri e circostanze e quanto di più costruttivo, creativo e positivo s’è potuto ricostruire – con sapienti passaggi – sulla storia di un uomo dolce, pacato, perbene, innato galantuomo, espressione di una storica, stimata ed ascoltata Famiglia Bruzia, che ha saputo perpetuare saldi valori etici e morali, ben rappresentati in tutto il ciclo dell’esistenza.
Una personalità di rilevante umanità che molti ricordano e rimpiangono per le sue eccelse qualità di uomo e di studioso, che non ha mai perso i contatti con la base della Comunità, che amava fortemente e che ha sempre coltivato nel suo percorso la gioia delle relazioni umane, prima ancora che quella dello studioso scrupoloso, un attento ricercatore la cui meticolosità, a volte, era sempre orientata, alla perfezione del bello e della verità. Un Cittadino stimatissimo – Coriolano Martirano – che amava infinitamente la sua Cosenza, che la portava nel cuore e nello spirito, sempre, e che sovente decantava, nei suoi momenti di raffinata comunicazione, dotte conversazioni, in giro per la Città a seguire ed orientare nella Cosenza Storica, comitive di turisti, artisti, studiosi e ricercatori. Nel rilevare la diversa caratura ed importanza degli interventi effettuati dagli illustri Relatori, particolare notazione è d’obbligo fare all’intervento di Leopoldo Conforti, Presidente dell’Accademia Cosentina dal 2017, subentrato al compianto Ernesto D’Ippolito. Di Coriolano Martirano ha fornito una sequenza di ricordi, sul fronte di una lunga e sana amicizia, ed anche di importanti tappe culturali, significative, nella sfera delle iniziativa dell’ Accademia e non solo. Appropriati riferimenti, anche, alle diverse tappe d’impegno nel sociale e negli ambienti culturali che lo vedevano entusiasta e fiero protagonista, lucido relatore, motivato, persona dalla cultura profonda, narratore eccezionale ed instancabile, umanista immenso, autore di eccellenti romanzi a sfondo storico, titolare di un patrimonio di conoscenze sul quale si dovrà lavorare da subito per consolidarne il prestigio. Coriolano Martirano Figura di primo piano dell’Accademia, della Calabria e del nostro Paese. Le sue opere, il suo pensiero la sua ‘Scuola’ dovranno diventare conoscenza per i nostri giovani ad ogni livello ed in tutte le realtà del Consorzio Civile. Il Calendario dell’Evento – com’è stato egregiamente annunciato dalla moderatrice, la Giornalista Iole Perito – secondo espresso desiderio della moglie di Coriolano, Maria Cristina Parise e dei figli, Luigi e Ada, ha assunto i connotati di una Manifestazione all’insegna della positività, lasciando ambiti ristretti alla triste commemorazione. In tutto questo – è stato ricordato – s’è inteso salvaguardare l’esempio edificante del Caro Congiunto, che comunicava anche col sorriso ed ogni azione della sua vita quotidiana era improntata all’insegna della serenità e dell’ottimismo. E’ stato esibito al caloroso pubblico un bell’Album di Famiglia, con i tanti percorsi di Coriolano. A seguire, ecco l intervallarsi di altri momenti importanti e creativi, in apposito ‘spazio’ della Ricorrenza, con magnifiche performance artistiche: Musica, Recitazione, Canto, Lettura di Brani, Poesia. Molto apprezzate le esibizioni di Rosa Martirano, dei pianisti Federico Veltri, Francesco Perri e del giovanissimo Daniele De Paola. La lettura di una splendida poesia in dialetto dedicata a Coriolano è stata eseguita da Sara Serafini ed un brano estratto da un celeberrimo libro del Maestro è stato letto da Mario Lino Stancati. Non sono mancati brevi interventi dal pubblico che hanno inteso rappresentare l’essenza del rapporto che li legava al Cosentino illustre, scomparso il 2 marzo 2019.
Iole Perito, ci ha consegnato questo pensiero: “ Coriolano c’era anche questa volta, la sua presenza ha aleggiato nell’aria tra le parole e le preziose testimonianze. Da lassù, il Maestro, ha sicuramente gradito e sorriso”…! Coriolano Martirano, un Figlio Illustre di Calabria, Cosentino di alto profilo, una vita dedicata alla Studio ed alla Cultura. Ha difeso strenuamente i Valori Portanti della Società! Coriolano Martirano era nato a Cosenza nel 1933. Sognatore come solo i grandi scrittori sanno esserlo, elitario, d’antica nobiltà, sempre rigoroso nella ricerca storica e sempre dolcissimo e raffinato nella esposizione linguistica, è un chiaro esempio di fine ed acuto intellettuale che si pone al servizio della società. Ha vinto prestigiosi premi letterari. Tra i più qualificati: il Premio Villa San Giovanni, il Premio Sila, il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio, il Premio alla Carriera del Rotary, la Scogliera d’argento, l’Eccellenza di Calabria. Rotariano da quasi mezzo secolo è stato Governatore del 210° Distretto. È Croce M. del S.M. Ordine di Malta. È Cavaliere degli Ordini: Santo Sepolcro, Costantiniano di San Giorgio, Santi Maurizio e Lazzaro, Templari. È Commendatore al Merito della Repubblica. È Maestro del Lavoro. È Segretario Perpetuo dell’Accademia Cosentina. Nel volume edito dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Cattedratico Prof. Raffaele Sirri, tracciando la biografia di Telesio, scrive: “Coriolano Martirano rinnova nel nome e nella passione letteraria uno dei suoi più illustri antenati e comunque è noto non tanto per il gran nome che porta quanto per le iniziative letterarie che nella sua Città promuove e sostiene”. Per la sua attività culturale gli è stato conferito il Premio Pilerio del Comune di Cosenza “a nome di tutta la Città”.
Nel 1987 ha assunto la prima direzione editoriale di Santelli Editore con la famosa collana Pandosia. Per la stessa casa editrice ha pubblicato oltre cinquanta titoli tra cui: Rotary e società (1987), Telesio l’innovatore (1990), Campanella (1992), Grande di Spagna (1995), Giuseppe Campagna (1997), Nicola Misasi (1999), Uomini e Storie di Calabria (2003). Coriolano Martirano è stato uno dei maggiori storici presenti in città, in Calabria e nell’intero Mezzogiorno. Aveva 86 anni: era nato nei vicoli della città vecchia nel lontano 1933. Luminare della storia e del sapere, Martinano – scrittore di grande levatura -, ha lasciato un vuoto incolmabile, ma ai posteri anche un importante “giacimento” culturale che egli ha saputo realizzare negli anni attraverso una ricerca incessante della verità storica, scrivendo libri e tracciando sentieri per nuovi orizzonti di ricerca. Carattere schivo, timido, ma sempre cordiale e dedito all’ascolto, Martirano, è stato il più illustre dei cittadini di Cosenza, sopra ogni cosa, non solo per la sua enorme cultura, per la sua profondità di pensiero storico-filosofica, ma soprattutto per la sua passione di raccontare la Storia ultra millenaria di Cosenza. “Sognatore come solo i grandi scrittori sanno esserlo, elitario, d’antica nobiltà, sempre rigoroso nella ricerca storica e sempre dolcissimo e raffinato nella esposizione linguistica, è un chiaro esempio di fine ed acuto intellettuale che si pone al servizio della società”, scrive di Martirano la casa editrice Santelli di cui è stato direttore editoriale.
Coriolano Martinano ha vinto prestigiosi premi letterari. Tra i più qualificati: il Premio Villa San Giovanni, il Premio Sila, il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio, il Premio alla Carriera del Rotary, la Scogliera d’argento, l’Eccellenza di Calabria. È stato Segretario Perpetuo dell’Accademia Cosentina. Nel volume edito dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, il Cattedratico Prof. Raffaele Sirri, tracciando la biografia di Telesio, scrive: “Coriolano Martirano rinnova nel nome e nella passione letteraria uno dei suoi più illustri antenati e comunque è noto non tanto per il gran nome che porta quanto per le iniziative letterarie che nella sua Città promuove e sostiene”. Per la sua attività culturale gli è stato conferito il Premio Pilerio del Comune di Cosenza “a nome di tutta la Città”. Ma vi sono importanti pubblicazioni anche con altre case editrici tra cui quella su Alarico, del cui mito e della sua leggenda Martirano fu certamente un grande interprete storico letterario. Alla scomparsa dello storico e scrittore cosentino, arrivano numerosi gli attestati di cordoglio. “Con la scomparsa di Coriolano Martirano scompare un pezzo della città di Cosenza, una grande personalità, dall’ineguagliabile spessore umano e culturale, che ha attraversato il secolo scorso vivendo sempre sospinto dalla sete della conoscenza”. Così il sindaco Mario Occhiuto e il suo vice Jole Santelli ( oggi Governatrice della Regione Calabria) esprimono profondo cordoglio per la morte dello storico decano dell’Accademia cosentina.
Una Testimonianza, un Atto di Ammirevole Riconoscenza Verso l’Uomo ed il Letterato! La storia muore – scriveva il Poeta e Scrittore Pierfranco Bruni , subito dopo la scomparsa di Coriolano Martirano – ogni qual volta muore uno storico! É morta una persona esemplare. Un uomo di grande eleganza e stile. Un intellettuale di primo piano che ha affrontato le questioni storiche e filosofiche attraverso una visione fortemente letteraria. Mi riferisco alla scomparsa di Coriolano Martirano. I suoi testi hanno creato un percorso bibliografico di notevole interesse nell’ambito di quei processi, non solo culturali, ma anche etici e filosofici. Nato come storico, all’interno della sua visione la letteratura e la poesia hanno sempre occupato un punto nevralgico. I suoi studi su Telesio e Campanella, sulla storia di Cosenza e dei suoi uomini illustri, hanno permesso di offrire una visione più ampia di ciò che è stata la Calabria Bruzia, il Regno di Napoli e il Regno delle Due Sicilie. Un intreccio che è servito a far comprendere il legame tra storiografia e didattica. Tra i suoi studi eterogenei vanno rucordati: “Telesio l’innovatore” (1990), “Campanella” (1992), “Grande di Spagna” (1995), “Giuseppe Campagna” (1997), “Nicola Misasi” (1999). Poi decine fi altri libri sino a toccare “Lucrezia della Valle. L’innocente peccatrice”, “Dolce follia di Telesio”, “Alarico”, “Il ben ch’io vi trovai”, “Tintina. Maria Cristina di Savoia regina di Napoli”, “Un vescovo al Concilio”. Nel luogo delle anime si ascolta la storia e la metafisica.
Proveniente da una famiglia nobile, aveva nelle sue radici un’eredità culturale molto profonda. Un suo omonimo antenato aveva campeggiato durante il Rinascimento. Erede di questa esemplaritá storica, ha portato avanti il suo nome e quella ricerca che ha reso la Calabria nobile e lusinghiera all’interno di una dimensione ancorata alle radici mediterranee. Uno dei suoi ultimi volumi ha permesso di articolare un paesaggio storico di una città che ha delle radici profondissime. Era un mio caro amico. Aveva presentato molti miei libri. Importante era stato il suo supporto al mio libro sui Gaudinieri, I cinque fratelli. Figura di spicco del Sindacato Libero Scrittori e grande amico di Francesco Mercadante. Al Sindacato ha dato sempre dato un contributo notevole con la sua presenza e con la sua robustezza culturale. Uno dei suoi ultimi libri rappresenta la frammentazione di un percorso tra storia e narrato. Non ha mai abbandonato la concezione di una storia che si basava sulle fonti e sulla storiografia, ma che al contempo doveva costituire una testimonianza in cui il narrato rimaneva un punto nevralgico. Soltanto “narrando” la storia, attraverso le certezze delle fonti, è possibile radicare le nuove generazioni all’interno di una dimensione storica e umana. Raffaele Sirri scrivendo su Telesio ebbe a dire: “Coriolano Martirano rinnova nel nome e nella passione letteraria uno dei suoi più illustri antenati e comunque è noto non tanto per il gran nome che porta quanto per le iniziative letterarie che nella sua Città promuove e sostiene”. Protagonista dell’Accademia Cosentina e, insieme a Maria Cristina Parise, personaggio storico della società “Dante Alighieri”. Responsabile e consulente editoriale di diverse case editrici. Baluardo nella promozione culturale del nostro essere e del nostro esistere in questo “pezzo” di Mediterraneo. Da Casali del Manco (CS), 07.03.2020