La Lazio batte il Genoa, continua a correre e a mantenersi alle spalle della Juve

Genoa-Lazio 2-3. La squadra di Inzaghi continua a correre e a mantenersi alle spalle della Juventus capolista. La lotta scudetto è apertissima. Marusic, Immobile, Cataldi le firme sul tris calato a Marassi in casa del Genoa. E’ il ventesimo risultato utile consecutivo utile a riportarsi ad una sola lunghezza di distanza dagli uomini di Sarri a tredici partite dalla fine del campionato. Gara subito messo in discesa grazie al montenegrino, unica rete in 45′, prima di una ripresa incredibile. Immobile e Cassata, Cataldi e Criscito, scatti e rincorse per il 3-2 finale che attesta la candidatura dei biancocelesti al titolo. La scelta di confermare Marusic a destra al posto di Lazzari paga subito. Il montenegrino scambia con Caicedo e si fionda in area, né Masiello né Soumaoro riescono a fermarlo, destro imparabile sotto la traversa e 1-0 dopo due minuti. La Lazio cerca di chiudere. Immobile sfiora il 2-0 su grande assist di Milinkovic-Savic, Luis Alberto manda a lato di pochissimo il diagonale. Ancora Immobile si appropria di un pallone in area e al 52′ piazza il destro del raddoppio. Ventisettesimo gol in campionato per il capocannoniere della Serie A in venticinque partite, una corsa da record che sembra inarrestabile. Ma la gara viene riaperta poco dopo. Cassata si fa trovare pronto al limite dell’area per la stoccata che si infila sotto l’incrocio al 57′ riaprendo tutto. Nicola manda dentro Pandev e Iago Falque, Genoa a trazione anteriore, Inzaghi richiama Jony e inserisce Lazzari raccomandandogli di proteggere la difesa, che regge l’urto dell’assalto rossoblù. Correa divora una grande occasione ma Maresca assegna la punizione dal limite dopo avere concesso il vantaggio, Cataldi scavalca la barriera e infila il tris alle spalle di Perin. Mancano venti minuti, Destro per Sanabria ultima disperata mossa dei padroni di casa, Perin tiene in partita i suoi con un grande intervento su Correa, poi al 90′ il rigore per mani di Lazzari trasformato da Criscito rende solo meno ampio il divario ma non frena la Lazio.