Quali gesti adottare per contrastare la depressione

Che cosa si può fare per contrastare la depressione nella quotidianità? Apportare piccole modifiche ai propri comportamenti è un primo passo importante verso la guarigione. Per avere ulteriori dettagli in merito abbiamo dialogato con la dottoressa Silvia Parisi, una luminare tra gli psicologi di Torino che si occupano di sostegno psicologico e tecniche di rilassamento per chi soffre di disturbi da attacchi di panico, insonnia, stati d’ansia e, appunto, depressione.

Dottoressa Parisi: da dove si può cominciare per combattere la depressione?

Il primo consiglio è quello di individuare una routine giornaliera e, dopo averla definita in tutti i suoi dettagli, cercare di rispettarla con la massima attenzione. Un approccio di questo tipo contribuisce a sviluppare una sensazione di stabilità e di regolarità, decisamente importante per chi soffre di depressione. Che cosa si può fare in concreto? Per esempio svegliarsi alla stessa ora tutti i giorni, anche se all’inizio ciò potrebbe essere difficile; inoltre, è consigliabile pranzare e cenare a orari regolari, dedicarsi all’attività fisica il più possibile e cercare di mantenere un ritmo del sonno sempre uguale.

Quando si è depressi, però, è importante anche relazionarsi con le altre persone.

Certo, e anzi è fondamentale evitare di perdere la connessione con gli amici, con i parenti e con i colleghi di lavoro. È normale che, se non ci si sente al top della condizione, si sia tentati di rimanere chiusi in casa, evitando ogni contatto con il mondo esterno. Come è facile capire, però, un atteggiamento di questo tipo non può mai rappresentare la soluzione giusta, poiché isolandosi si finisce per sentirsi peggio di prima. Occorre sforzarsi di mantenere una vita sociale, anche per beneficiare del sostegno dei propri amici. La solitudine è dannosa, mentre è solo lo scambio con le altre persone che consente di ritrovare le energie che si pensavano smarrite.

Come si deve affrontare la vita di tutti i giorni?

Carpe Diem è una formula forse un po’ troppo abusata ma che nel caso di chi è depresso si rivela valida più che mai. Vuol dire che è importante imparare a vivere e a cogliere il presente, con la consapevolezza che non abbiamo alcun potere né su quello che è già successo né su quello che potrebbe succedere. Il passato è ormai alle spalle, e il futuro non può essere previsto: ecco perché non serve avere paura di ciò che potrebbe accadere domani, tra un mese o tra un anno, così come è inutile lamentarsi per quanto è avvenuto ieri o due anni fa. Il passato è bello proprio perché è passato e non può tornare: bisogna essere capaci di liberarsene, perché solo così ci si può godere il presente nel migliore dei modi. Ed è solo pensando al presente che si ha la possibilità di migliorare il proprio avvenire.

In molti casi la depressione è foriera di sensi di colpa.

È vero, ma ciò favorisce l’innesco di un circolo vizioso molto pericoloso. Insomma, se ci si sente giù di morale, si tende a far andare le cose ancora peggio perché ci si sente colpevoli e si adotta, nei confronti di sé stessi, un atteggiamento di inutile ed eccessiva severità. Si tratta di un approccio non appropriato, che di certo non permette di contrastare la depressione. Sarebbe opportuno imparare ad essere i migliori amici di sé stessi, perché una visione negativa non aiuta.

Insomma, vale la pena di concentrarsi su ciò che è positivo.

Solo essendo gentili con sé stessi si può vedere il bicchiere mezzo pieno. La gestione degli attacchi di ansia tipici della depressione dipende anche dal modo in cui si sceglie di approcciarsi verso il mondo e di guardare ciò che accade. Anche quando si ha a che fare con un problema, con un inconveniente o con un errore, è importante valutare tali circostanze come una lezione da cui imparare. In ogni situazione si deve trovare qualcosa di buono, mentre è sbagliato stare a rimuginare su ciò che è andato storto. È sano fermarsi a riflettere e a meditare, ma se ci si limita a rivivere i fatti negativi senza trovare un motivo per svoltare e riprendersi è molto probabile che si finisca per sprofondare ancora di più nella depressione.