Luce nel buco nero della Rai

TansiLettera di protesta e di denuncia per l’oscuramento di Carlo Tansi e delle sue liste, alla redazione della trasmissione “Tutta la città ne parla” di Radio Rai 3 Ancora una volta la Rai è protagonista nell’opera illuminante di oscuramento. Ed è molto grave che sia stato un giornalista esperto e bravo come Pietro Del Soldà. Nella trasmissione “Tutta la città ne parla” andata in onda alle 10 su Radio 3 Rai di oggi mercoledì 22 gennaio, affrontando i mali endemici della Calabria, e il silenzio mediatico della manifestazione in sostegno di Nicola Gratteri dopo l’operazione “Rinascita Scott”, ha ignorato Carlo Tansi nel citare i candidati alla presidenza della Regione Calabria. Ciò è vergognoso e dimostra come i poteri condizionano l’informazione. Sono Nicola Rombolà, candidato nella lista “Tesoro Calabria” circoscrizione centro, e vivo a Limbadi. Proprio ieri Carlo Tansi ha fatto una diretta Facebook dal Comune di Limbadi per testimoniare la nostra presenza nel feudo della cosca dei Mancuso di fronte alla abitazione di Luigi Mancuso e poi siamo stati a Nicotera per discutere delle due piaghe del territorio: ndrangheta e dissesto idrogeologico. Voglio far sapere che Esisto come Esiste Carlo Tansi e tutti i candidati nelle tre liste, le uniche che non sono state decise dai “padroni” e dai “padrini”. Fuor di metafora, Tesoro Calabria, Calabria Pulita e Calabria Libera sono le sole liste nate in questa regione attraverso un moto spontaneo, con una vera e appassionata tensione etica e civile, non decise dai Palazzi del potere e da occulti accordi. Questi illustri maestri infatti hanno deciso che la Calabria e i calabresi devono essere merce di scambio o mercimonio. Informo il giornalista Pietro Del Soldà e tutta la sua redazione, che ancora in Calabria c’è chi ha dei sogni, che crede nel suo riscatto, che ha adottato il motto di Nelson Mandela, cioè che “il vincitore è un sognatore che non si è mai arreso”. Anche la trasmissione dell’integerrimo giornalista Bruno Vespa “Porta a Porta”, ha ignorato Carlo Tansi, insieme ad altre testate giornalistiche nazionali. Ma è ancora più grave che si faccia a pochi giorni delle elezioni. Ciò è inaccettabile in un Paese che si definisce democratico, perché la Rai si rende complice di questo sistema di potere “mafiocratico” che ha prodotto e produce disinformazione, manipolazione delle coscienze e un intreccio perverso tra società civile, istituzioni e ambienti criminali, come ha denunciato in modo efficace Tonino Perna, intervenendo nella trasmissione. La criminalità, così come i poteri occulti che si insinuano nei gangli dello Stato agiscono nell’oscurità. Oscurando e disinformando su una campagna elettorale importante per il destino della Calabria, si sta facendo il gioco di un sistema di potere trasversale affetto da vaste neoplasie provocate da decenni di asservimento, di mancanza di democrazia, di inquinamento, di negazione e tradimento dei diritti fondamentali sanciti nella Costituzione. Mentre si voleva giustamente dare luce alla importante manifestazione di sabato scorso in favore del procuratore Nicola Gratteri e della sua inchiesta, si oscura il nome di Carlo Tansi, in modo palesemente antidemocratico con una operazione di mistificazione. Pier Paolo Pasolini è stato un “cattivo” profeta nel denunciare la mutazione antropologica e il genocidio culturale fin dai primi anni ’70, una trasformazione tuttora in atto in modo sempre più subdolo e rapido. Una lezione e una visione, quella di Pasolini, che vediamo scorrere sotto gli occhi esterrefatti sul palcoscenico mediatico, con le “teste di legno” (L’articolo delle lucciole), i pupazzi e i pupazzetti che incarnano il teatro delle “maschere nude” prefigurate da Luigi Pirandello. Il processo di narcotizzazione e di anestetizzazione, ad opera dell’ideologia dei consumi e della rincorsa al consenso, sono penetrati talmente in profondità che hanno modificato il Dna del tessuto psichico della coscienza, dei pensieri e dei sentimenti. Il nostro compito fondamentale, nell’era dell’antropocene e della post-verità, è quello di una nuova ecologia delle parole, con lo smascheramento delle menzogne e degli inganni di cui sono vittime predestinati, principalmente, i calabresi che hanno lottato e che lottano con coraggio contro ogni sopruso, oppressione e sopraffazione. Tansi Tansi