Luigi Di Maio si dimette: reggenza a Vito Crimi

L’inizio della fine politica dei grillini. Cade Di Maio. Dopo decine di ko e un partito dimezzato rispetto alle politiche del 2018, arriva il passo indietro. Alle 10 i grillini voltano pagina e segnano il passo verso la fase finale del movimento. Luigi Di Maio ha convocato i ministri e i viceministri a Palazzo Chigi. Si parla di dimissioni da capo politico, una mossa “disperata” in vista delle elezioni regionali. Di Maio faccia un passo di lato, mettendo fine alla stagione del capo politico e aprendo la strada a due scenari diversi. Il più accreditato nel Movimento vedrebbe il ministro dimissionario, con una reggenza affidata a Vito Crimi in quanto membro più anziano del Comitato di garanzia. Al congresso, poi, Di Maio sarebbe pronto ad appoggiare l’ala che si batte contro un’ingresso dei grillini nel fronte riformista. Il leader sarebbe pronto a rimanere dimissionario anche dopo la kermesse di marzo. L’altra voce insistente è che il leader lasci il ruolo di capo politico e riprenda un’idea che circola da mesi, un Comitato di saggi. Ma l’ipotesi è di realizzazione più difficile, anche se non mancano indiscrezioni e nomi su chi potrebbe affiancarlo alla guida dei Cinque Stelle. Tutto accade prima del voto dell’Emilia-Romagna e della Calabria. Di Maio vuole lasciare un Movimento più strutturato e con meno tensioni interne. Non è un caso che oggi si riuniscano a Roma i probiviri per decretare le sanzioni nei confronti dei morosi delle restituzioni (nel frattempo due deputati finiti nel mirino del comitato — Nadia Aprile e Michele Nitti — hanno deciso di passare al Misto). Pugno duro, ma con qualche accorgimento in modo da tutelare il Movimento a livello legale. Di Maio presenterà gli 86 facilitatori regionali, che sono di fatto i segretari locali nelle diverse Regioni dei Cinque Stelle. L’ala ortodossa cercherà spinge per leader alternativi. Non è escluso che il ministro degli Esteri non possa dar vita a un altro tandem o triumvirato con Chiara Appendino e Alessandro Di Battista. Gianluigi Paragone fa notare sui social network: “…si dimette prima delle Regionali. Dicono”. E commenta anche le indiscrezioni il segretario dem Nicola Zingaretti, che a Porta a Porta dichiara. “Non mi fa piacere se Di Maio lascia la guida del M5S. Abbiamo preso un impegno anche tra persone che rispettiamo, ora dobbiamo abbassare la polemica politica e accentuare l’impegno per raggiungere i risultati”.