Salta il taglio dei parlamentari: servirà un referendum confermativo

Stop alla riforma bandiera dei grillini. Il taglio dei parlamentari potrà essere sottoposto a un referendum confermativo. Ciò per effetto delle firme di almeno 64 senatori (un quinto del totale). Il traguardo è stato raggiunto stamani. Ne ha dato notizia l’esponente del Pd Tommaso Nannicini. La sessantaquattresima firma necessaria è stata quella di Francesco Giacobbe, senatore eletto in Australia. Così si blocca il taglio dei parlamentari. La legge doveva entrare in vigore all’inizio del 2020 mentre ora partirà l’iter per indire il referendum. Primo passo, l’esame da parte della Cassazione. Il dimezzamento di deputati e senatori era stato approvato in via definitiva l’8 ottobre scorso alla Camera. Avevano votato a favore i grillini, Pd, Italia Viva, Lei, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Il nuovo assetto prevedeva il calo da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori. Trattandosi di una modifica della Costituzione, la riforma poteva essere sottoposta ad un ulteriore esame da parte dell’elettorato. Tra le strade percorribili anche la richiesta di un referendum da parte di un quinto degli appartenenti ad una delle due Camere. La richiesta è stata sottoscritta anche da senatori che avevano votato entusiasticamente per il taglio, di tutti gli schieramenti. Tra gli ultimi ad aggiungersi i parlamentari di Forza Italia Maurizio Gasparri e Lucio Malan. Anche Matteo Salvini ha dato la sua benedizione. “Ho votato quella riforma, se i cittadini la confermano o la smentiscono per me è la cosa migliore”. Il taglio, promosso dai grillini, ha superato quattro esami del parlamento: lì’ultima, decisiva, era coincisa con il cambio della maggioranza di governo, da Lega-M5S a Pd-M5S. Era stata una delle condizioni del ribaltone dell’agosto scorso. I grillini avevano accettato la nuova alleanza con i dem proprio in cambio dell’immediata approvazione del dimezzamento dei seggi. Ora tutto torna in discussione e, se Cassazione e Corte Costituzionale daranno il via libera, si terrà una consultazione popolare.