Domotica: come può facilitare la vita dei disabili

Il 3 dicembre è stata celebrata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Questa giornata così importante è stata istituita con lo scopo di ricordare e sottolineare quanto sia fondamentale promuovere i diritti dei disabili, quanto sia importante garantire loro tutti quei diritti propri dell’essere umano, dalla libertà di pensiero e parola alla libertà di movimento. Garantire la libertà di movimento, anche a coloro che hanno una disabilità motoria, è sempre più facile oggigiorno; non solo grazie a strumenti quali ascensori, miniascensori e montascale, ma anche grazie alla domotica, una disciplina che si occupa di migliorare la qualità della vita in casa grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici. Rendere la propria casa tecnologica, o intelligente, con l’aiuto della domotica permette quindi di favorire l’integrazione sociale della persona con disabilità offrendogli la possibilità di riacquistare la propria autonomia. Sono tanti i vantaggi che dipendono dalla domotica, tra questi possiamo citare:

  • Il miglioramento della qualità della vita del disabile in casa, installando per esempio strumenti di controllo, ausili volti all’eliminazione delle barriere architettoniche ed altri device che possono semplificare lo svolgimento delle attività quotidiane;
  • La possibilità di ridurre l’assistenza da parte di terzi e facilitare il monitoraggio del disabile;
  • La possibilità del disabile di riacquistare la propria autonomia.

Rendere la propria casa smart, non solo rende possibile l’eliminazione delle barriere architettoniche, ma l’installazione di tecnologie avanzate è la soluzione migliore anche per tutti coloro che sono affetti da una disabilità o una menomazione mentale. Tra i vantaggi della tecnologia, infatti, è importante ricordare la stimolazione che offre alla persona di sentirsi autonoma e di creare un vero e proprio legame con la propria abitazione. Così facendo è possibile ridurre l’intervento di un educatore esterno e far sì che la casa sia sicura ed al tempo stesso “educativa”. Esistono infatti strumenti e tecnologie in grado di supportare la persona con disabilità nella gestione della casa e nello svolgimento delle attività quotidiane, semplificando per esempio azioni quali aprire e chiudere le finestre e le persiane, accendere e spegnere le luci, controllare lo stato del gas, dei riscaldamenti e così via grazie all’aiuto di sensori antigas, anti allagamento, dispositivi antincendio e sistemi di videosorveglianza. Le soluzioni oggi a disposizione che possono rendere la casa smart e adatta anche ai disabili sono veramente tante. Esistono device che possono aprire automaticamente le porte ed altri che possono controllare l’apertura e la chiusura di serrande e tende, esistono strumenti che tramite comando vocale permettono di accendere e spegnere le luci, altri che permettono di controllare la miscelazione dell’acqua sia del lavabo che della doccia e della vasca da bagno da remoto. La tecnologia aiuta anche chi ha problemi di udito, offrendo la possibilità di installare dei segnalatori luminosi che avvisano la persona in caso di chiamate telefoniche o se suona il campanello. In caso di persone anziane o con difficoltà motorie, è possibile installare dei sensori di movimento che segnalano tramite apposita app sullo smartphone eventuali cadute, chiamando in automatico numeri di emergenza. È possibile, inoltre, installare un tablet all’ingresso di casa così da aiutare, chi ha difficoltà a raggiungere lo spioncino sulla porta o non riesce a vedere bene, acontrollare chi ha suonato alla porta. Tutte queste tecnologie che possono sembrare in qualche modo superflue, in realtà, per chi ha una disabilità possono invece rappresentare una via di cambiamento radicale della vita quotidiana, favorendo così anche l’integrazione sociale. Quando la domotica viene utilizzata con lo scopo di rendere una casa intelligente così da soddisfare le esigenze di persone anziane e/o con disabilità, si parla di “domotica assistenziale”. È possibile infatti realizzare delle abitazioni o degli alloggi protetti dedicati a coloro che hanno bisogno di un’attenzione ed un’assistenza costanti. La domotica, inoltre, può essere distinta anche in “domotica per l’autonomia”, che prevede dispositivi tecnologici utili proprio a favorire interazione della persona con disabilità con l’ambiente circostante; e in “domotica per la sicurezza” che, invece, permette di controllare dispositivi domestici di vario tipo così da garantire il benessere e la sicurezza della casa per coloro che soffrono di disabilità cognitive. In entrambi i casi, comunque, è possibile superare grazie all’aiuto della tecnologia determinate difficoltà, ma anche aumentare o restituire almeno in parte l’agibilità e la libertà di movimento della persona nei suoi spazi, offrendole la possibilità di continuare a vivere nella propria abitazione ed evitando invece di doversi trasferire in una residenza attrezzata o in una casa di riposo. In conclusione l’innovazione tecnologica ha permesso di creare una varietà di soluzioni per rendere la casa intelligente e a favore delle persone con disabilità motorie o mentali e, proprio grazie alla sua risonanza nella vita quotidiana dei disabili, è possibile ottenere delle agevolazioni fiscali che derivano dalla legge 104 per l’acquisto di alcune categorie di dispositivi tra cui quelli per il controllo ambientale, quelli per il supporto per il sollevamento (es. elevatori), per la regolazione dei mobili e per l’orientamento. È possibile, inoltre, ottenere delle agevolazioni anche per l’acquisto di pc e dispositivi touch screen.