Ridurre i consumi elettrici per salvare il pianeta: il 79% degli italiani concorda, ma alcune regioni consumano troppo

Oggi sono tanti gli argomenti all’ordine del giorno riguardanti la società odierna, ma ce n’è uno in particolare che conquista puntualmente le prime pagine dei giornali e finisce al centro delle discussioni delle famiglie. Stiamo parlando della questione ambientale, dell’inquinamento, degli sprechi energetici e della tutela dell’ecosistema del pianeta. Dopo decenni di incuria da parte dell’essere umano, la Terra si trova in grave pericolo sia per quanto riguarda le risorse che per il suo stato di salute. Dunque il nostro dovere è di trovare dei sistemi utili per preservare il naturale stato del pianeta: un tema come detto sentito da molti, che tocca da vicino le nostre abitudini quotidiane e le nostre case.   La mission: ridurre l’impatto ambientale dell’uomo In base ad un sondaggio presentato da Ipsos, molte famiglie sono effettivamente coscienti della necessità di intervenire a sostegno dell’ambiente. Al punto che nel 79% dei casi gli italiani sostengono che per salvare il pianeta, occorre ridurre i consumi elettrici, mentre il 78% degli intervistati ha paura che (se ciò non accadrà) si potrebbe verificare un’apocalisse ambientale. La maggior parte dei cittadini della Penisola è quindi disposta ad accettare dei sacrifici, pur di evitare questi rischi, e il 49% degli italiani si rende disponibile al finanziamento delle fonti rinnovabili. A tal proposito sempre più famiglie italiane hanno scelto un fornitore energetico, come ad esempio Alleanza Luce e Gas, che propone delle offerte completamente green. Si tratta quindi di un’ottima opzione che può sostituire o comunque affiancare l’installazione diretta di impianti come i pannelli fotovoltaici, visto che garantisce ottimi benefici per l’ambiente.   Purtroppo diverse regioni non sono autosufficienti Se da un lato i sondaggi sottolineano la volontà degli italiani di andare incontro al pianeta, dall’altro ci sono ancora diverse regioni non autosufficienti. Questo è quanto emerge dallo studio Med & Italian Energy, secondo il quale ben 12 regioni della Penisola consumano più di quanto riescono effettivamente a produrre. L’analisi del Politecnico di Torino, quindi, certifica che la strada – pur essendo tracciata – richiede di percorrere ancora parecchi chilometri, e che in certe zone specifiche siamo ancora molto indietro. Sono le regioni del Settentrione a fornire il maggior contributo, specialmente se si parla della Lombardia e del Piemonte, mentre al Sud si trovano alcuni esempi positivi come la Puglia e la Calabria. Se invece si sposta il discorso sui consumi, questi si dimostrano massicci soprattutto al Sud, con una concentrazione superiore al 28% nell’ambito domestico. Di contro, va sottolineato che negli ultimi 12 anni la Penisola ha fatto dei grandi passi in avanti nella produzione di energia elettrica rinnovabile, anche in questo caso con alcune regioni molto virtuose.