Milo, ecco due istallazioni della “Alle radici” di Alfio Bonanno

“Incontro di Vite” e “Intrecci”. S’intitolano così le prime due magnifiche opere della mostra diffusa “Alle radici” di Alfio Bonanno, prestigioso progetto artistico curato dalla Storica dell’Arte Laura Cavallaro, organizzato dal Comune di Milo (CT), con in testa il sindaco Alfio Cosentino, in partnership con una selezione di prestigiose aziende vinicole del territorio (“Barone di Villagrande”, “Benanti”, “I Vigneri-Aeris”, “Tenute di Nuna”, “Maugeri”. “Eredi Di Maio”). “Si tratta – chiarisce la Cavallarodi una mostra diffusa del Maestro Alfio Bonanno, artista di origini milesi, esponente internazionale del movimento Arte e Natura, pensata come un percorso artistico/naturalistico che si snoda lungo un cammino che attraversa alcune cantine milesi, partnership del progetto e entusiaste sostenitrici: Barone di Villagrande, Azienda Benanti, Eredi Di Maio, I Vigneri-Aeris, Azienda Maugeri e Tenute di Nuna, luoghi di intenso fascino caratterizzate ciascuna da peculiarità importanti”. In residenza artistica a Milo, in ciascuna di queste aziende, nei vigneti o in altri spazi adeguatamente scelti, il Maestro Alfio Bonanno, come consuetudine del suo lavoro, ha iniziato la realizzazione di istallazioni site specifc utilizzando i materiali locali. “Tale progetto, iniziato lo scorso novembre 2019 e destinato a concludersi in due anni, è – aggiunge la Cavallaro – il riconoscimento della comunità milese al Maestro Alfio Bonanno e al contempo un suo “Ritorno alle radici”, nel generoso dono di lasciarne altre, forti, a cui ancorarsi nella presa di consapevolezza del valore del territorio specifico e, in senso lato, del nostro pianeta. È infatti importante tanto quanto sentita la componente sociale nel lavoro di Bonanno: non solo nell’interazione con gli abitanti del luogo e con chi lo collabora nella realizzazione delle istallazioni, che ne diventa custode e depositario, ma nel rapporto con l’ambiente, cercando di colmare attraverso il Bello e l’Arte quel divario tra uomo e Natura, nel tentativo di ricongiungerci ad essa”. L’azienda Barone di Villagrande è un luogo ricco di storia e di fascino, espressione di accoglienza, di passione per il proprio lavoro e condivisione di intenti. Per questo contesto di bellezza e energia palpabile, Alfio Bonanno ha immaginato un’installazione, sulla parete d’ingresso dell’area predisposta alla moderna vinificazione, in cui decine di vecchie viti ormai dismesse potessero tornare a raccontare una nuova storia. Decorticate, bruciate e trattate con una vernice, le viti vengono meticolosamente disposte dentro una cornice che le trattiene a sé in un fitto viluppo nella parte inferiore, chiusa intricata e nodosa mai confusa, per poi aprirsi, con un movimento arioso, in un disegno più sottile e leggero, convergente al centro, cuore della composizione. Una commistione totale tra vecchio e nuovo che si coniuga armonicamente nei luoghi metaforici e reali dell’Arte e dell’Azienda.

L’installazione “Incontro di Vite”

“Per cominciare vogliamo ringraziare il Sindaco di Milo, Alfio Cosentino, che ha fatto da regista in questa situazione e la curatrice del progetto Laura Cavallaro – dichiara Marco Nicolosi, proprietario dell’azienda Barone di Villagrande – Per noi è decisamente un onore poter ospitare un’opera di un Maestro di fama internazionale come Alfio Bonanno. La vera ricchezza è stata conoscere una persona di tale spessore con la quale abbiamo discusso a lungo su cosa realizzare e dove posizionarlo così da garantire ai nostri visitatori la possibilità di fruirne al meglio”. L’Azienda “I Vigneri-Aeris” è molto attenta all’equilibrio naturale dell’ambiente, per questo si prefigge di utilizzare strumenti e sistemi non invasivi nel rispetto, fin dove è possibile, della tradizione. Questo rispetto e questa dedizione alla natura sposa le idee di Alfio Bonanno che ha voluto creare l’installazione “Intrecci” consistente in una serie di nidi realizzati con rami di castagno e noce e tralci di vite, diversi per forme e dimensioni, che posizionati sugli alberi, come se ne fossero appendici, possono diventare riparo per gli uccelli e altre specie animali che vorranno abitarli. Il linguaggio scultoreo trae ispirazione dalla Natura e al contempo se ne mette al servizio. Il gesto di intrecciare, di creare, di sovrapporre, inoltre, ha radici ancestrali e quasi dimenticate nella frenesia odierna. Osservare questi intricati grovigli ci riconnette alla nostra parte più intima, ai nostri legami, ai nostri riferimenti, a quello che è Casa, una sublimazione della materia in immagine.

L’installazione “Intrecci”

“Abbiamo accolto questo progetto in maniera molto entusiastica perché è un progetto che si rifà sia all’aspetto colturale che all’aspetto culturale di quello che noi stiamo realizzando nel rispetto della tradizione e quindi anche nel rispetto del territorio – dichiara Salvo Foti, proprietario dell’azienda “I Vigneri” – Motivi per cui quando Alfio Bonanno ci ha proposto questa idea ci siamo subito trovati in sintonia, nella stessa direzione. Attraverso l’utilizzo di materiali propri del vigneto si sono realizzate queste opere, nidi poetici, che saranno fruibili visitando la nostra azienda che avrà un elemento di interesse in più, un valore aggiunto che è quello artistico”. “Quello che mi aspetto dal mio lavoro – ribadisce Alfio Bonannoè che spinga la gente ad un dialogo con esso, che possano interagire, non in maniera solo visuale ma fisica, che ne entrino a far parte, la vivano. Questo è il primo approccio, poi è chiaro che ognuno reagisce secondo un proprio modo di pensare, un proprio bagaglio personale, spero però di muovere qualcosa cosicché ci si possa soffermare sulla natura e magari imparando a rispettarla la natura, che è parte di noi, noi siamo anche natura, entrambi facciamo parte della stessa esistenza”. Il progetto, altresì, si prefigge un’ulteriore accrescimento della visibilità turistica del paese di Milo. In quest’ottica saranno organizzati dei tour su prenotazione che compendieranno la visita guidata alle installazioni e alle rispettive Aziende di riferimento, comprendenti anche degustazioni di vini e la possibilità di partecipare ad alcuni eventi. Alfio Bonanno nasce a Milo, in Sicilia, nel 1947. Nei primi anni ’50, la sua famiglia emigra in Australia dove studia la pittura. Tornando in Sicilia nel 1965, passa sei anni a lavorare a Roma prima di stabilirsi sull’isola di Langeland, in Danimarca, nel 1975. Un pioniere dell’arte sperimentale ed esponente dello sviluppo europeo della Land Art ossia Arte in Natura, Alfio Bonanno da 35 anni crea installazioni esterne site-specific e sculture su grande scala da inserire in selezionati ambienti naturali.