I grillini minacciano la crisi di Governo: Salvini pronto per la campagna elettorale

La situazione precipita. I grillini abbandonano la nave che affonda. Luigi Di Maio lancia un ultimatum: o si rinvia o cade il governo. Oggetto del contendere è la riforma del Mes, il meccanismo europeo di stabilità. I grillini chiedono il rinvio del Mes alla prossima primavera. Si tratta di una linea sulla quale non si è ancora trovata una condivisione con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e con gli alleati del Pd. Il premier riferirà in Parlamento lunedì, mentre il giorno cruciale è previsto per mercoledì, quando i ministri finanziari dell’Eurozona si riuniranno per decidere come procedere. L’approvazione del trattato è prevista al Consiglio europeo di mercoledì 13 dicembre e poi dovrà essere sottoposta alla ratifica dei Parlamenti. Luigi Di Maio non ci sta. La motivazione è in un documento che i parlamentari hanno condiviso con il leader, nel quale propongono una serie di modifiche. La più importante riguarda il comma 4 dell’articolo 12. Quello che contiene l’obbligo di inserire le Cacs single limb (Clausole di azione collettiva) nei titoli di Stato di nuova emissione. Si tratta di clausole che rendono più rapida una possibile eventuale ristrutturazione del debiti di un Paese. Il Pd avverte i grillini. Il ministro Lorenzo Guerini afferma che se Di Maio “dovesse abbracciare la linea di Di Battista, quella cioè del no alla Commissione von der Leyen e del no al fondo salva-Stati, la nostra pazienza sarebbe esaurita”. Se il Conte 2 dovesse ritirarsi dall’accordo sul trattato europeo siglato a giugno dal Conte 1, “allora la corda troppo tesa si spezzerebbe”. A dirlo è Dario Franceschini, il capo delegazione del Pd al governo, convinto che se il governo superasse il capo Horn del 2019 avrebbe nel 2020 “una navigazione facile, senza più gli scogli delle clausole di salvaguardia”. “Avanti così però — afferma Franceschini — finirà che l’incasso del risanamento lo farà il Salvini 1”. In casa leghista infatti la macchina elettorale è sempre con il motore acceso. Matteo Salvini è pronto per una campagna elettorale trionfale che lo porterebbe direttamente a Palazzo Chigi.