Cuneo. Martedì presentazione del libro Brucio Parigi con il traduttore Alessandro Ajres
Martedì 3 Dicembre alle ore 18, alla Libreria dell’Acciuga in Via Dronero 1 Cuneo, presentazione del romanzo futurista “Brucio Parigi” (Miraggi Edizioni) dello scrittore polacco Bruno Jasienski, con il traduttore Alessandro Ajres. Dialogherà con lui il regista Sandro Bozzolo. In una società in cui le macchine hanno ormai sostituito l’uomo, un operaio alienato si muove in una Parigi vividamente descritta nella devastazione del suo paesaggio urbano e umano e coglie l’opportunità di avvelenare l’acquedotto cittadino, scatenando nella popolazione apparentemente cosmopolita una lotta per la salvezza che la divide in fazioni etniche e politiche. Comunisti cinesi, rabbini, scienziati disillusi, emigrés russi, comunardi francesi e nostalgici della monarchia combattono fra loro per guadagnare la fuga, mostrando le radici xenofobe e conflittuali della decadente società capitalista. “Brucio Parigi” è un romanzo futurista che mescola fantascienza, distopia e avanguardia creando un inquietante intreccio che conserva oggi tutta la sua potenza visionaria. Durante la presentazione verrà raccontata la figura di Bruno Jasienski (1901-1938), scrittore e poeta polacco, aderì al futurismo nel periodo tra le due guerre mondiali e ne divenne uno dei maggiori esponenti. Trasferitosi in Francia, si avvicinò al comunismo e le sue opere assunsero un tono esplicitamente rivoluzionario (Piesn o glodzie, “Il canto della fame”, 1922; Ziemia nalewo, “La terra a sinistra”, 1924; Slowo o Jakobie Szeli, “Il canto di J. S.”, 1926). Nel 1928 raggiunse la fama con Io brucio Parigi, che gli valse però anche l’espulsione dal paese e nel 1929 il ritorno forzato in Urss, dove pubblicò il romanzo Czlowiek zmienia skóre (“L’uomo cambia pelle”, 1936) e dove all’attività letteraria affiancò il sostegno politico alle epurazioni di Yagoda contro gli scrittori, di cui però nel 1936 cadde vittima egli stesso. Morì nel 1938 nel carcere moscovita della Butyrka e fu riabilitato solo nel 1956. Alessandro Ajres, Professore di lingua polacca all’Università di Torino, è ideatore a Torino del festival “Slavika” e presidente del circolo culturale Polski Kot.