Asti. In un breve soggiorno, nella Città del Palio e dei ‘Percorsi del Gusto’, una coinvolgente visita su un Luogo Fenogliano: il Bacino del Fiume Tanaro.

“Perché il Tanaro diventi  quell’ Oasi  Naturalistica che Sognava ( ed anche auspicava) il  Partigiano-Scrittore, Beppe Fenoglio…: ” Un’ Oasi Naturalistica, paradiso per le creature del regno animale, luogo  silenzioso  e affascinante  al servizio di un’Umanità amante del Bello “!Proponiamo sul nostro Giornale  un brano di un suo  pensiero sul fiume: “Sull’acqua correvano brividi di felicità, il cielo era d’un turchino granuloso, fregiato di un’antica nube, affusolata e forte come l’ala d’ un arcangelo, i milioni di pietre del greto antistante l’isola barbugliavano come un selciato di diamanti”…!

Giuseppe (Beppe ) Fenoglio – Il Partigiano – Scrittore di Alba,cantore ed appassionato conoscitore del Bacino del Tanaro

Prima della partenza per il luogo piemontese già avevo  in cuor mio di scrivere, al mio ritorno in Calabria, quanto di significativo avrei colto dalla visita nella Città di Asti, a seguito di un breve viaggio e soggiorno, a prevalente carattere familiare.  Asti, è anche la Città dove scorre il fiume Tanaro, ma nel suo Album delle Meraviglie ci sono  tante altre peculiarità preziose e ricercate, come – ad esempio – il tradizionale e storico Palio ( un Avvenimento che ha origini antichissime, pare che si correva già prima dell’anno 1275), il magnifico Centro Storico, le Torri, i Parchi ed i giardini pubblici ( con curiosi ed anche innovati arredi per la loro fruibilità), il Teatro Alfieri, i Monumenti ed i luoghi della Memoria…! Ma ci sono anche ottimi riferimenti per lo Sport ed alcune discipline, come lo Judo Olimpic Asti. Molto mi ha colpito una testimonianza UNESCO, che considera :” Il Judo come la migliore formazione per bambini e ragazzi”.  Una realtà  che ho visitato, ben organizzata, che è presente con molte competizioni agonistiche in Italia ed all’ estero, molto frequentata da giovanissimi, ma anche da persone adulte di entrambi i sessi. In questo celebrato ambiente del Piemonte, le Langhe, è intervenuto proprio il riconoscimento UNESCO – siamo nell’anno 2014 – come Sito nazionale di interesse universale ( World Heritage List): Langhe – Roero e Monferrato, un territorio in cui la vocazione dell’agro-ambiente, in uno con una cura ed attenzione importante per quelle attività produttive  tradizionali, non contrastano con le necessità di salvaguardia dei paesaggi collinari e dell’ambiente nel suo complesso.

Asti – Uno scorcio dell’asta fluviale del Tanaro

I Monumenti chiesastici astesi sono un incantano, per la loro maestosità e per il grande pregio architettonico! Nelle escursioni osservi e leggi vistosi cartelloni che indicano la programmazione  di tante iniziative del Volontariato,  sempre più inclusivo, una pietra miliare per le Sagre, le Feste, gli Incontri di tradizione sul Territorio, per celebrare i diversi ‘ gioielli’ identitari e produttivi, dal tartufo bianco, al porro, alle ortive di pregio, con la Festa nazionale degli ‘Orti in Condotta’. Come non parlare – è argomento molto ‘appetitoso’ – dei piatti ricercati di matrice contadina e fortemente caratterizzati dalla provenienza dei coltivi che hanno una identità storica, perchè si saldano alle origini delle comunità. Non solo ‘Vino & Buon Cibo’. Le Langhe sono uno scrigno di tante risorse, un autentico patrimonio. Si sono visti  ampi cartelloni campeggiare nei punti strategici dell’area urbana che indicavano rassegne di: Arte, Cultura Musicale, Natura, Laboratori Artistici, Appuntamenti dedicati ai più piccoli, Visite ai Borghi Medievali Su tutto il territorio in  fermento, momenti solidali e gioiosi per celebrare la polenta…la bagna cauda…! Due appuntamenti imperdibili e molto attesi da un vasto movimento di appassionati di questi incontri all’insegna del buon convivio… Ed ancora una realtà dove costituisce appuntamento fisso un Evento dal forte richiamo turistico-culturale e ambientale: ” Il Festival del Paesaggio Agrario”.

Asti – Lo splendore architettonico di una antica dimora del centro storico

Un’area urbana dove non ci si sente oppressi dal traffico delle auto private. Evidenti appaiono le piste pedo-ciclabili, anche lungo le sponde del fiume ( il Tanaro, appunto) tanto caro a quel Partigiano-Scrittore che è stato il compianto Giuseppe (Beppe ) Fenoglio, il cittadino illustre di Alba, scomparso prematuramente nell’anno 1963 a Torino, a soli 41 anni. Ma è proprio su un luogo simbolo ( le sponde del Tanaro ed il suo ambiente fluviale molto attrattivo) molto presente nei ricordi di un cittadino e scrittore illustre, autore del celeberrimo ‘Il Partigiano Johnny’ , che ho voluto dedicare, anch’io, un  pensiero, dopo la vista sulle sponde di questo corpo idrico, che porta ancora, in alcuni tratti, le ferite dell’immane alluvione del novembre 1994. Ma la strada per far ritornare i luoghi fluviali al loro antico splendore è lunga ma le azioni delle buone pratiche e della solidarietà collettiva non si sono mai fermate. Ed a tal proposito diversi sono stati gli  incontri pubblici non solo per  ricordare  il triste evento, le vittime dell’alluvione, gli ingenti danni alle comunità rivierasche. Occasioni pubbliche molto partecipate in cui sono state annunciate ulteriori iniziative  per  far si che il bacino del Tanaro ritorni ad essere quel luogo dal fascino illuminante.

La Comunità delle Langhe non dimentica l’alluvione del mese di novembre 1994

Rendere pubblica una breve riflessione, a caldo, avendo premura di far rivivere, in questo ideale ed ospitale spazio di scrittura, un segmento di momenti magici vissuti intensamente da Fenoglio che sul Tanaro  ( che sorge sulle Alpi Liguri, principale affluente di destra del Po  e secondo fiume per lunghezza del Piemonte ),  traeva brillanti e profonde ispirazioni letterarie. Scrigno dal quale s’alimentavano particolari stati onirici, con un Beppe Fenoglio, nei suoi ‘percorsi ‘ riflessivi faceva, che financo riusciva a far  ‘parlare’ i rotolanti ciottoli del  ‘suo’ fiume…! Una Visita sul Fiume, un Punto d’Osservazione, un Pensiero…! ” Sul Tanaro uccelli fluviali in festa, come un piccolo concerto della natura. Osservi questo spettacolo da un argine astigiano del corpo idrico che scorre lento, tra una fitta ed arbustiva vegetazione ripariale. Un ‘suono’ tra il canto a distanza degli uccelli acquatici, che proviene dal letto del fiume: sono  i piccoli ciottoli, trasportati dall’ acqua ed a modo loro contribuiscono alle ‘voci’  che s’odono nel tuo immediato campo visivo e che da tutto ti distolgono…! Ma ad un tratto una vista, a sorpresa, di un volatile  mostrarsi nel suo volo quasi a pelo d’acqua e, librandosi, poi scomparire nel fiume…! Ecco un magnifico Martin Pescatore che, nello spazio di pochi attimi, lo s’è visto saettare dall’ acqua verso l’alto con un pesciolino tra il becco! Caccia riuscita! Allungo lo sguardo verso la vegetazione, tra canne d’acqua  e qualche salice rivierasco, quando scorgo, questa volta, un volo ondulante – a me molto familiare – ma non volevo credere ai miei occhi! Sarà, pensavo, un volatile che  ha qualche somiglianza, nell’ andatura del volo, col Picchio Verde…!? Nel continuare  l’osservazione  ed analizzando l’andamento della traiettoria del pennuto appariva inconfutabile quel moto ondulante, caratteristico ed inconfondibile: il volo del maestoso Picchio Verde, anche sugli argini rigogliosi del fiume Tanaro!

Asti – La Maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta

E pensavo ai mirabili scritti, a quei ‘percorsi del cuore’ di Beppe Fenoglio che il Tanaro fece entrare, con un estro ed una limpidezza di scrittura, in alcune delle sue opere letterarie più famose. Mi ritrovavo in quelle premurose attenzioni e sollecitazioni che il grande Scrittore e Partigiano albese ha dedicato – con un calore ed una sensibilità amorevole al fiume della sua infanzia ed anche dell’età più matura, anche se la sua esistenza terrena è stata svolta in un frammento di tempo, vissuto intensamente, da combattente e da letterato, mai distaccandosi dalle sue popolari origini, col suo forte impegno civile, con l’altruismo e la disponibilità che sempre ostentava con i membri della sua Comunità.  

Asti – Una fase del ripopolamento ittico sul fiume Tanaro

Quasi, quasi, vedevo un Beppe Fenoglio ancora sulle sponde del Tanaro, con le persone a lui care, osservare e con segni inconfondibili indicare i pregi paesaggistici e naturalistici del bacino del fiume, per il quale ha sempre sognato, ma anche sostenuto e fortemente auspicato la nascita di una grande Oasi Naturalistica e Culturale: quella del Tanaro ( un tempo il ‘mare’ delle comunità rivierasche, dei pescatori e dei canoisti). La notorietà di questo fiume, non solo ai fini turistico-ambientali – è anche un’opera d’arte di Fenoglio…!Un luogo incantevole, dove ritrovarsi, non solo per aspetti ludici e del tempo libero…! Un posto dove ritemprarsi, rigenerarsi, riflettere, elaborare  nuove idee da mettere a disposizione del Territorio! Una meta imprescindibile del cuore, un  ambiente dove ritrovare nobile sentimenti, spunti per una vita d’impegno, esaltanti e intelligenti, da  mettere al servizio del mondo civile…! Un Ambiente di quiete ed un itinerario dove  ritrovarsi nei momenti di maggiore solitudine e inquietudine, a contatto con una Natura rigenerante e buona consigliera…!Un Parco multifunzionale ( per i canoisti, pesca-sportivi, per i cittadini amanti del trekking, per trascorrere giornate ludico-ricreative, luogo di accesso alla fruibilità di aree  pedo-ciclabili, di  bio-spazi protetti per l’avifauna e la fauna selvatica in generale. Un posto  dove pensare e mettere in campo il meglio possibile per il futuro delle Comunità delle Langhe! Da Casali del Manco (CS), a conclusione della visita:21 Novembre 2019