Amare con “tatto”

“ … è attraverso la pelle, che diventiamo degli esseri capaci di volare, di amare una donna. Per amarla bastano solamente, tatto e dignità, pari dignità! “ Vincenzo Calafiore ( Premessa: E’ per quegli uomini che ritengono la propria donna una serva, o un qualcosa da usare a letto, ma anche da picchiare,umiliare,uccidere. La cosa peggiore che questi uomini possono fare è quello di pensare di averla e possederla per sempre, quando invece potrebbero un giorno né possederla, ne averla. Perché la donna è un significato ben diverso, è Amore, libertà, pensiero, dignità, ma è anche un insieme di cose e sentimenti diversi, e come sa amare lei, questi uomini non ne sarebbero e non ne sono all’altezza. ) Conoscere una donna, o meglio, il pianeta donna è la conoscenza di significati umani profondi, ma anche speranza di una vita diversa, migliore …. È una connessione con la vita. La storia di ogni – esistenza – è un tracciato di vincoli che includono, il rispetto e l’onestà, ma anche con la vita stessa. “ Pelle con pelle “… la pelle è il portone di ingresso a un mistero meraviglioso, è un portale che ci mette in contatto con l’universo. Amare per essere amati, attraverso la pelle percepiamo lo stato d’animo, la sincerità, dell’altro o dell’altra; desideriamo l’abbraccio, i baci, le carezze. A volte o quasi sempre abbiamo nostalgia di mani dolci e calde che scivolano sulla nostra pelle. Gli uomini e non tutti sono degli imbecilli presuntuosi, ignoranti e ciechi, incapaci di amare ma capaci di violentare una donna, o di fare del suo corpo terra di desiderio su cui sfogare la primaria esigenza, per raggiungere un orgasmo che in questa forma è animalità, totalmente priva di amore e di poesia, di dolcezza, gli incontri casuali … Esistono tante differenze! Il “ pelle con pelle “ , quindi il contatto corporeo è di per se una risposta istintiva, un piacere immenso dato dall’essere accarezzati o ricevere anche delle stimolazioni tattili, ma soprattutto deve esserci quella componente fondamentale chiamata: tenerezza. La gestualità dell’abbracciare, accarezzare, baciare, dello rimanere vicini, del guardarsi negli occhi nell’insieme è una sicurezza di cui si ha bisogno, necessità vitale, perché risiede in essa la convinzione di essere desiderati,amati, si sviluppa o si manifesta anche il desiderio del contatto caldo, accogliente, affettivo; la naturalezza del piacere corporale e accoglienza. La necessità emotiva di contatto è una necessità fondamentale dell’uomo. E’ qui che si compie il “ volo “ attraverso l’affettività si porta a compimento l’istintivo atto di vincolazione umana tra il dare e ricevere. Chi ama veramente, con cuore ed empatia le mani sanno parlare, c’è il tocco affettivo e delicato dell’anima, la carezza delle mani che intuiscono di essere desiderati o no, o ciò che è peggio rifiutati. Ma questo lo sanno quegli uomini che sanno amare … davanti alle mani premurose, calde, affettive, il corpo si lascia andare, dinanzi a mani, rozze, ostili, si allontana, si chiude, si nasconde. Quindi la pelle desidera solo che mani leggere ( le mani dell’anima), non possessive; desidera quelle mani che non chiedono nulla che sono sempre lì in attesa, leggere, piene di tenerezza e maggiormente di silenzio, poiché l’amore è più silenzio che parole!