Casali del Manco (CS). Intervista a Marco Caferro, Responsabile Politico della Camera del Lavoro del neo Comune di Casali del Manco (CS):”Ho sempre sentito la politica e l’impegno sociale come una parte importante della mia esistenza” !

Il nostro interlocutore ha voluto affidare al nostro Giornale un suo pensiero su quella che è stata la lunga stagione d’impegno che, poi, ha portato alla costituzione del nuovo Comune della Presila, che di seguito poniamo in evidenza: ”Quell’esperienza  – secondo Marco Caferro – ha segnato profondamente la mia idea di ‘Politica’, che, per come la intendo, è vitale ed ha un senso quando vive fra la gente, nelle strade, lontano dalle grigie stanze delle segreterie dei partiti ed è vivificata dall’interesse e dalla partecipazione popolare”.  

Marco Caferro – Responsabile Politico della Camera del Lavoro di Casali del Manco (CS)

Lei ha al suo attivo una significativa esperienza politico-amministrativa, che ha svolto e svolge con passione, e costante dedizione, prioritariamente nell’area Pre-silana e casalina, che è la sua realtà territoriale, dove dedica la sue energie per una Società migliore. Sempre disponibile per quelle iniziative mirate alla crescita corretta dell’ambiente ed alle azioni tese ad una migliore qualità di vita dei cittadini. Pensa che ci sia bisogno di un’adeguata attenzione, ed una diversa consapevolezza, per rafforzare un elemento che risulta ancora fragile: il requisito-presupposto, peraltro fondamentale, della matrice e identità culturale della Comunità…? Ho svolto per anni il ruolo di Consigliere comunale del mio comune, Pedace, e di dirigente calabrese del PRC. In questo impegno ho incrociato il Movimento no-global, che aveva acceso nei giovani di tutto il mondo grandi speranze di cambiamento. Oggi il mio impegno è nella FP-CGIL, la categoria dei lavoratori pubblici, a cui affianco l’impegno nella costruzione della Camera del Lavoro di Casali del Manco, di cui da poco sono divenuto responsabile politico. Ho sempre sentito la politica e l’impegno sociale come una parte importante della mia esistenza. La politica tuttavia, anche per responsabilità della stessa, ha perso nell’immaginario collettivo il ruolo di strumento di cambiamento e viene vista sempre più come privilegio e malaffare. Ricostruire un nesso fra bisogni popolari e strumenti per dare risposta a questi bisogni, dovrebbe essere il compito principale del lavoro politico. E’ questa la strada per ridare senso al rapporto tra eletti ed elettori, ridare fiducia alle istituzioni, riconnettere il tessuto sociale sfibrato e ricostruire una idea di società che risponda alle esigenze collettive.

Casali del Manco – Territorio della Loc. Pedace -Particolare della Valle del Torrente Cardone , affluente di destra del Crati. Da tempo si discute su un Progetto di Valorizzazione di quest’Area identitaria

Teniamo i riflettori accesi sulla Comunità di Casali del Manco, per la cui costituzione, mediante fusione, determinanti sono stati ben 5  comuni ( Pedace – Serra Pedace – Spezzano Piccolo – Casole Bruzio e Trenta ). Lei non si è mai tirato indietro in tutte le fasi pre-costituenti il neo Ente Locale. Ci  risulta che, costantemente, ha fornito uno fattivo contributo, fin dall’inizio, a partire dai tempi dell’Unione, poi le azioni per giungere al Referendum e, quindi, a tutto il dibattito che ha accompagnato questo non facile processo. Può fornirci una riflessione in ordine a quella che è stata la sua personale esperienza ? Il processo che ha portato alla costituzione del Comune di Casali del Manco è stata un’esperienza esaltante, soprattutto perché caratterizzata da una intensa partecipazione dei cittadini ed una notevole attenzione per i temi del territorio. Ho aderito fin da principio, come Lei ricordava, a questo progetto e sono davvero orgoglioso di aver preso parte ad una fase politica in cui una comunità si è riconosciuta, ha deciso di non delegare ad altri le decisioni inerenti la propria realtà municipale ed ha prodotto una importante innovazione amministrativa. Quella esperienza ha segnato profondamente la mia idea di “Politica”, che, per come la intendo, è vitale ed ha un senso quando vive fra la gente, nelle strade, lontano dalle grigie stanze delle segreterie dei partiti ed è vivificata dall’interesse e dalla partecipazione popolare. Lei, che proviene da una precedente esperienza amministrativa nell’ambito del già comune di Pedace, avrà anche in mente un disegno per meglio organizzare la politica dei servizi di pubblico interesse sul territorio casalino,quali: Sanità, Mobilità ( con riferimento anche all’ auspicabile riuso funzionale della tratta ferroviaria Cosenza – Sila), Scuola, Servizio Idrico ed RSU, Cultura e Tempo Libero…! Ritiene che, alla luce di nuove esigenze e di diverse e legittime aspettative dei residenti, vada riconsiderato tutto l’Impianto di quanto prima evidenziato? L’idea del Comune Unico fra i Casali del Manco di Cosenza (12 Casali in cinque Comuni) non nasce in modo artificioso, non è un progetto di ingegneria istituzionale fatto a tavolino, ma è il punto di approdo di un processo che ha visto un territorio lottare per far corrispondere ad una propria esigenza sociale anche la sovrastruttura municipale. Questo è il dato iniziale. Su questo elemento si è costruita una proposta di gestione dei servizi pubblici, che avrebbe potuto utilizzare uno strumento nuovo e più efficace, il Comune unico. Questo strumento nelle volontà dei cittadini, avrebbe dovuto, in una visione unitaria del territorio, con strumenti finanziari aggiuntivi e  consistenti e la possibilità di realizzare economie di scala, fornire servizi migliori e più avanzati, limitando e/o abbattendo le relative tariffe.

La Località Casalina di Pedace, vista dalla soprastante Comunità di Serra Pedace (Casali del Manco – CS)

Queste potenzialità ci sono tutte e sono ancora in parte inesplorate. Mi riferisco per esempio ad un servizio idrico che garantisca a tutti i cittadini l’erogazione dell’acqua, cosa che ancora non avviene su tutto il territorio, penso poi un miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti, che ne riduca con azioni mirate la produzione a monte e possa dotarsi di una isola ecologica comunale, penso a tariffe sui servizi più eque e solidali.  Per restare poi ai temi da Lei proposti, è necessario guardare ad una mobilità sostenibile che rilanci le Ferrovie della Calabria, strumento ecologico per accedere da Cosenza al Parco della Sila. Concludo dicendo che le accuse di fallimento nella gestione dei servizi pubblici lanciate da più parti verso il Comune unico, determinate da un giudizio negativo sull’attività dell’attuale amministrazione pro-tempore, che è legittimo nel gioco delle diverse parti politiche, rischiano di far commettere a chi le lancia due errori strategici: il primo, si confonde lo strumento con chi lo utilizza, l’istituzione con chi ne è amministratore, sfociando, pur a livello locale, nel populismo e nel qualunquismo, così in voga oggi in Italia; il secondo errore, è che, indicando ai cittadini un responsabile sbagliato, non determina la possibilità di creare una proposta alternativa e credibile, né è capace di costruire un consenso largo per cambiare le cose. Parliamo, ancora, più nello specifico, di Casali del Manco, il nuovo Ente Locale Pre-silano, che rappresenta una realtà amministrativa  importante in  Calabria  (con oltre 10 mila abitanti ed un esteso territorio silano. Può tentare di rappresentarci, in sintesi, che tipo di modello di sviluppo si dovrà accreditare per questo territorio che esprime diverse direttrici di sviluppo? Il Comune di Casali del Manco si estende su un territorio di circa 170 km2, confina con la città capoluogo di Cosenza e con i grandi centri silani, San Giovanni in Fiore e Longobucco.  La realtà presilana, figlia della frammentazione amministrativa e di numerose occasioni di sviluppo mancate, si configura come una realtà povera, destinata ad assumere il ruolo di quartiere dormitorio dell’area metropolitana. E’ necessario invertire questa tendenza che depaupera la ricchezza di questa area e ne riduce possibilità e capacità. Casali del Manco ha una sua funzione, direi quasi naturale, di cerniera tra l’area metropolitana e l’Altopiano silano. In questo ruolo deve trovare la propria ragion d’essere e i propri punti di forza.  Quali sono, allora, le politiche  più attuali per il governo del territorio casalino? Il tempo politico-amministrativo utile è ora più importante, proprio per la valenza ed influenza di un territorio vasto, prima frammentato, che oggi, con l’avvento del nuovo comune, è stato unificato. Casali del Manco, di fatto, fa parte della rete degli Enti Locali calabresi che dovranno assumersi un ruolo diverso da quello del passato. Occorre ricostruire un  tessuto economico e sociale che valorizzi qualità ed innovazione, puntando su alcune direttrici strategiche, penso in primis, al turismo culturale, eno-gastronomico e ambientale, oltre che quello sportivo legato agli impianti di risalita di Lorica, la cui vicenda, per inciso, è ancora lontana dal trovare una soluzione definitiva, poi, ad una agricoltura di qualità e biologica, a cui connettere ed incentivare forme di trasformazioni agro-industriali che parlino al mercato nazionale ed internazionale (le colture tradizionali della Sila, ma anche il vino ed i prodotti degli allevamenti zootecnici).

Un’ immagine molto speciale del Bacino del Lago di Cecita (Sila grande). Le risorse idrico-naturalistiche dei Laghi silani costituiscono una immensa Risorsa. Una vera opportunità per uno Sviluppo armonico e sostenibile di un esteso territorio calabrese (la foto è stata realizzata dall’Ing.Pietro Reale – 2015 )

Infine, è necessario avviare una interlocuzione con l’Università della Calabria che non può essere, per questo territorio, un corpo estraneo ma divenire un Partner strategico. In tutto questo, l’amministrazione di Casali del Manco, deve essere uno strumento di supporto, una istituzione affidabile, ma anche un mezzo di trasformazione degli equilibri e dei rapporti all’interno delle dinamiche regionali – oggi può farlo grazie al peso dei suoi 10.000 abitanti e la sua estensione territoriale – anche nella interlocuzione con gli enti sovra-comunali, quali Provincia di Cosenza e Regione Calabria, Parco della Sila, Arsac e Ferrovie della Calabria.  Riprendo, infine, un argomento che mi sta particolarmente a cuore, le Ferrovie della Calabria. Io penso che su questo tema le ultime amministrazioni dei cinque comuni estinti e l’attuale di Casali del Manco poco abbiano fatto per riaprire il tratto ferroviario che va da Pedace a Camigliatello Silano, relegando nell’oblio una infrastruttura che potrebbe essere utilizzata ai fini di trasporto urbano e in chiave turistica, oltre a costituire di per sé un gioiello tecnico da valorizzare, tenendo conto della sua bellezza dal punto di vista della ingegneria ferroviaria, basti citare la galleria elicoidale posta in località Pedace. Come ritiene che, da subito, le attività socio – culturali ed anche ambientali, proprie del suo essere cittadino casalino attento a queste fondamentali attività del Consorzio Civile, si possano promuovere, valorizzare ed incentivare, in una logica di stabilità, nel tempo, bandendo, quindi, la estemporaneità? Lei è stato anche uno dei fondatori della Biblioteca Donne Bruzie di Casali del Manco –Pedace, un Sodalizio nel quale assicura, sul piano operativo, un apporto costruttivo e propositivo. Ci parli, anche, di quest’esperienza…

Casali del Manco – Loc.Pedace (CS) – Marco Caferro impegnato nell’ambito di una recente Iniziativa della Biblioteca Donne Bruzie sul Kurdstan

L’esperienza della Biblioteca delle Donne Bruzie rappresenta oggi in Casali del Manco  un unicum, perché assomma in un unica associazione la difesa e la diffusione del pensiero delle donne, tramite la presentazione al pubblico di testi e opere, l’impegno quotidiano nel sociale, con un’attenzione specifica per il tema dei migranti, la passione per la diffusione della cultura e della bellezza, attraverso iniziative sulla poesia, sulla filosofia, sull’arte, la costruzione della biblioteca vera e propria, tramite un rapporto fiduciario con il Comune e a breve con la Biblioteca Nazionale. La Biblioteca delle Donne Bruzie è un luogo aperto e solidale, che costruisce quotidianamente aggregazione, socialità e, in fin dei conti, speranza. Come giudica l’eventualità ( forse è meglio affermare esigenza ) di dotare la Comunità di Casali del Manco di un vero e proprio Polo Culturale? Riteniamo che questa sia una bella partita da giocare sul campo…! Lei, poi, occupa da tempo un ruolo di promotore di eventi socio- culturali di peso… Durante il lungo periodo che ha portato i cinque comuni alla fusione, nelle tante iniziative realizzate, è emersa da subito la necessità di dotare il futuro comune di una Casa delle Culture, dove potessero trovare accoglienza le associazioni del territorio, dove si potesse organizzare, produrre e promuovere cultura e nuove idee. Io auspico che l’amministrazione comunale possa accogliere questa proposta, anche utilizzando uno degli ex municipi. In conclusione può proporci un breve argomento – a schema libero – sul quale ritiene di esprimere un pensiero, franco ed immediato, che molto le sta a cuore…? Vorrei parlare di indifferenza e rassegnazione. Lo scoramento che colpisce tanti, soprattutto giovani. Vorrei dire loro di non arrendersi, di non credere a chi racconta che nulla può essere cambiato, di informarsi e approfondire e poi iniziare, perché come scriveva Goethe: “Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza. Comincia ora.” Da Casali del Manco (CS), 02/XI/2019