Casali del Manco (CS).Intervista ad Aurelio Morrone, già Assessore Provinciale all’ Ambiente :”Il neo-Comune Casalino dovrà perseguire un Innovativo Modello di Sviluppo”.

  Aurelio Morrone al nostro Giornale: “Sarebbe stato utile per Casali del Manco, in questa prima esperienza amministrativa, caratterizzata da adempimenti di armonizzazione delle singole burocrazie comunali, di elaborazione della carta statutaria, della scelta delle sedi di rappresentanza ed altro, una  ‘legislatura costituente’, che vedeva insieme la partecipazione alle scelte dell’intero Consenso rappresentativo”.

Aurelio Morrone – Già Assessore Provinciale all’Ambiente – Ecologista Militante

 Lei ha alle spalle un’importante e significativa esperienza politico-amministrativa svolta, prevalentemente in Calabria, con un appassionato contributo assicurato anche a livello nazionale, nell’ambito della Federazione dei Verdi. Oggi assolve più al ruolo di promotore di eventi socio- culturali di peso,che con la buona politica non collidono, perchè prioritariamente improntati alla crescita della coscienza e della cultura ecologista,della quale resta una delle voci più ascoltate.  Diciamo che sono più di vent’anni che milito nel Movimento dei Verdi, all’ interno del quale ho ricoperto, negli anni, diversi ruoli sia nazionali che locali.  Ho fatto parte dell’Ufficio di presidenza nel primo mandato di massima responsabilità di Angelo Bonelli e del Consiglio nazionale. Mentre a livello locale dopo un’esperienza breve di portavoce provinciale (Cosenza),ho ricoperto prima come commissario e poi come coo-portavoce regionale della Calabria. Sul piano istituzionale amministrativo ho avuto l’onore di rappresentare i Verdi (2001-2004) in seno alla Giunta provinciale di Cosenza, guidata dal Presidente Antonio Acri, che ricordo con affetto soprattutto per la sua sincerità e onestà politica, basata sulla  fiducia e sul rispetto reciproco, sia umano che istituzionale. E con un Consiglio provinciale dove sedevano, insieme a tanti altri consiglieri provinciali, Giacomo Mancini senior e Francesco Principe.Contributi importanti sono stati assicurati al Parco della Sila, Agenda 21, problematica rifiuti, Rassegna Verdesud…, per indicare solo alcune Iniziative dove la personale attenzione istituzionale non è mai mancata.

Casali del Manco (CS) – Uno dei Comuni più estesi di Calabria, con notevoli risorse idrico-ambientali

  Poniamo l’attenzione alla nuova Comunità di Casali del Manco, per la cui fusione delle 5 municipalità Lei non si è risparmiato ed ha fornito uno storico contributo, fin dall’inizio. Può fornirci una riflessione in ordine a come questo Ente Locale casalino potrà organizzare – sul piano di una strategia virtuosa – la sua nuova metamorfosi istituzionale ?  La costituzione del neo comune Casali del Manco, nonostante le difficoltà che vive, risulta essere un’ avanguardia sul piano dell’assetto istituzionale, e il fatto che sia accaduto in Presila  (ricordiamo che è la prima esperienza di fusione di comuni con la nuova legge sugli Enti locali costituita in Calabria), è stato un segno di una  intensa dinamicità politica, dopo un lungo periodo di “ordinaria amministrazione”. All’inizio degli anni duemila lanciammo una nostra proposta (come Verdi Presila) in un convegno sostenuto anche dalla Provincia di Cosenza dal titolo “ La Città della Presila”: indicavamo un percorso,  diverso da quello che si è attualmente realizzato, che comprendeva anche i comuni di Celico e Spezzano Sila. Una fusione a sette municipi, insomma, avrebbe consentito un altro assetto sia  sul piano  istituzionale( un comune con una popolazione superiore a 15.000 abitanti ha certamente un altro status), sia sul piano organizzativo della struttura burocratica, nonchè sul piano dei trasferimenti- finanziamenti nazionali, ecc. Ma anche sul piano politico-elettivo sarebbe stato diverso. Nei comuni con popolazione superiore a 15.000 mila abitanti, il sistema elettorale consente di partecipare singolarmente o in coalizione ed è  a doppio turno.  

Altopiano Silano – Parco Nazionale della Sila. Il Comune di Casali del Manco ha superfici consistenti nell’ambito del territorio del Parco

Possibilità quest’ultima che consente di apparentarsi con un sindaco vincente del primo turno. il  sistema elettorale diverso da quello attuale (maggioritario) avrebbe permesso di tenere viva la dinamicità politica che si è manifestata durante la raccolta firme e campagna referendaria. 

Casali del Manco (CS) – Località Pedace – Il Convento di San Francesco di Paola fu eretto nel 1617, sui resti del Cenobio della Confraternita di S.Maria della Pietra, su uno spuntone roccioso

Sarebbe stato utile, in questa prima legislatura, caratterizzata da adempimenti di armonizzazione delle singole burocrazie comunali, di elaborazione carta statutaria,  scelte delle sedi di rappresentanza ed altro, una ” legislatura costituente” che vedeva insieme la partecipazione alle scelte dell’intero Consenso rappresentativo. Purtroppo non si è realizzata nessuna condizione di quanto appena esplicitato, per cui la nuova istituzione verrà organizzata da una sola parte, quella che ha vinto le elezioni, e rispecchierà la volontà dell’attuale maggioranza. Ancora è presto per fare una disanima di quanto finora messo in campo, anche se alcune scelte sul piano organizzativo ricalcano quanto già fatto nei singoli comuni sciolti. L’attesa è alta e a mio avviso serve concentrare tutti gli sforzi per rendere attrattivo il “territorio” e ciò è possibile solo se si ha la capacità  di fornire servizi altamente efficienti.      Conversione Ecologica, programmazione del territorio basata sulla sostenibilità, politica dei servizi di pubblico interesse, mobilità dolce, di cui Lei è stato ed è uno dei fautori anche nell’ area presilana, in relazione al riuso funzionale della tratta ferroviaria (FCL) Cosenza – Sila, che configura una revisione attenta del trasporto pubblico su gomma…   Da noi , come nel resto del Sud, è mancata una visione legata al territorio. Ciò che c’era e poteva costituire  una peculiarità da poter spendere è stata in un certo senso poca considerata. Si è perseguito lo sviluppo uniformante, uno sviluppo edilizio sganciato dai centri storici, un consumo di suolo e una periferizzazione dei servizi, si è preferito incentivare un trasporto singolo e su gomma. Ed oggi  viviamo le conseguenze, anche nel neo-comune, di un traffico caotico e soprattutto inquinante che in certi orari non ha nulla a che invidiare con il traffico delle grandi città.

Casali del Manco (CS) – Località Pedace – E’ stato il Convento di San Francesco di Paola il naturale scenario dove svolgere il Seminario dell’Enciclica di Papa Francesco: ‘Laudato Sì’ ( 2017)

A posteriori, la programmazione territoriale  ha percorso nel tempo linee del tutto contrarie a quelle della sostenibilità.La mobilità è uno dei principali servizi per la qualità della vita. Pertanto è necessario predisporre un diverso modello di trasporto.La tratta  ferrata che da Cosenza attraversa il nostro comune per raggiungere San Giovanni in Fiore rappresenta un’infrastruttura dell’inizio del secolo scorso che avremmo dovuto tenere come si tiene un gioiello di famiglia, invece c’è stato un disinteresse generale e ad oggi il tratto è chiuso, mentre per il treno turistico della Sila, Moccone- Silvana Mansio,  i posti risultano  sempre  esauriti e bisogna prenotarsi con mesi di anticipo. Vorrà pur dire qualcosa!  Casali del Manco, uno dei comuni più importanti della Calabria ( con oltre 10 mila abitanti ed un territorio silano molto esteso ), quale sviluppo futuro dovrebbe privilegiare? Conviene che ,in riscontro alla vocazionalità storica del suo territorio, la Comunità non può che accogliere un modello di crescita con l’improcrastinabile impronta della sostenibilità…?  La sostenibilità ambientale non è più, per fortuna – e lo dico da ecologista-una scelta volontaria delle amministrazioni ma è un obbligo istituzionale-normativo, e preliminarmente dovrebbe essere anche per chi amministra una fattore etico.La somma dei territori degli estinti comuni pone Casali del Manco tra i maggiori comuni della Calabria, con un varietà orografica che pochi altri possiedono  è questo è sicuramente un punto di forza su cui puntare. Il Parco Nazionale della Sila, istituito nel 2002, poteva già allora rappresentare un modello sostenibile di programmazione delle diverse attività produttive, abitative e culturali, ma la poca convinzioni ha fotto si che a questo sistema venisse destinato solo un parte del territorio. A mio avviso oggi il principale problema che un amministrazione si deve porre è quello di frenare il fenomeno dello spopolamento e dell’emigrazione (intellettiva e manuale), quindi ogni programmazione o pianificazione di interventi deve tenere in conto questo aspetto, dovuto in parte alla mancanza di lavoro ma in parte anche ad scarsa quantità e qualità dei servizi offerti.Come più volte detto in diversi dibattiti pubblici con l’ausilio di specifiche competenze apportate da specialisti del settore la cosa da non fare è riproporre quanto già stato fatto, partendo, per esempio, dall’abbandonare i vecchi Psc (Piani strutturali comunali) e concentrarsi su un programma d’aria per come più volte esplicitato con l’aiuto del prof. Domenico Passarelli, Presidente INU Calabria. 

Casali del Manco (CS) -Località Pedace – Il Seminario sulla ‘Conversione Ecologica’ (2018)

    Le politiche culturali e ambientali, che sono proprie del suo impegno e fulcro delle attività di cui ne è il principale artefice, potranno diventare anche a Casali del Manco una priorità sul piano operativo ed anche amministrativo e programmatico?  Per onestà non vedo un grande impegno sul piano ambientale da parte della Giunta  e di chi ha la delega, ma essendo un verde per me quello che si fa è sempre poco.Ricordo che nel dibattito pubblico sullo Statuto di aver chiesto di inserire il nostro comune  tra quelli a free plastica, poteva essere il primo comune a farlo ma…Certo le politiche dell’ambiente possono dare tanto al nostro comune. Dei piccoli esempi: unire i diversi centri con piste pedonali e ciclabili, istituire un servizio navetta che fa da trasporto verso e da i luoghi di servizi e di spesa, realizzare un parco urbano. Spero tanto  che questa amministrazioni ponga le basi per realizzare ciò.  In questa occasione ci piace ricordare due importanti manifestazioni, svoltesi nella località Pedace, in cui sono state poste al centro le tematiche ambientali e le questioni più impellenti da affrontare per una Società più equa, per un mondo più vivibile, per fermare la corsa al ‘ suicidio collettivo’ del genere umano e non solo. Il riferimento è all’Enciclica di Papa Francesco “ Laudato Sì” ed alla “Conversione Ecologica”. Iniziative che hanno riscosso consenso di pubblico.   Nell’ambito di un appuntamento biennale che si va consolidando, nella suggestiva location del Convento di San Francesco di Paola ( Loc.Pedace), ristrutturato, mettiamo allo stesso tavolo tutti glia attori che in un modo  o nell’altro si occupano di Ecologia. Sia nel primo appuntamento, svoltosi nel 2017, che nel secondo, svoltosi in giugno scorso, hanno assicurato il proprio contributo esponenti del mondo accademico, del mondo delle professioni, della Chiesa , dell’associazionismo ambientale  come i ragazzi del ‘FFF-Friday for future di Greta’, e delle istituzioni regionali e locali. Nela prima edizione il dibattito si è concentrato sull’ Enciclica Papale Laudato Sì, che rappresenta il miglior documento ecologista  degli ultimi tempi. Nella edizione ultima abbiamo dibattuto sulla Conversione Ecologica, da attuare secondo quanto affermava Alex Langer, promotore dell’ecologismo italiano e costruttore di ponti.Gli appuntamenti si prefiggono lo scopo, da un lato, di approfondire le argomentazioni, dall’altro di diffondere la coscienza ecologica a un vasto pubblico. Rischiamo di scomparire se non agiamo in fretta e i cambiamenti climatici sono una conseguenza dei un’attività antropica devastante. L’ impegno è quello di creare una società che vive in armonia con i cicli naturali . Da Casali del Manco (CS), 26 /X/ 2019