A 92 anni se ne è andato Carlo Croccolo attore caratterista più famoso del cinema italiano

Lutto nel mondo dello spettacolo. A 92 anni se ne è andato uno degli attori caratteristi più famosi del cinema italiano. Carlo Croccolo fu “spalla” storica di Totò in film celebri come “47 morto che parla”. Il suo debutto nel ’49, nel ruolo del cameriere dell’avarissimo principe de Curtis, e “Miseria e nobiltà” in cui è Luigino. Girò 118 film di cui 20 con Totò e in finale di partita diede la voce al grande attore nei suoi ultimi anni quando era malato, nei “Due marescialli», in “Totò diabolicus”, in “Operazione san Gennaro” di Risi. Il napoletano Carlo Croccolo è stato uno di quei grandi personaggi sempre diviso tra il cinema e il teatro di varietà, che allo schermo ha fornito i suoi protagonisti, a partire dai De Filippo, con cui Croccolo ha recitato. L’avanspettacolo, la guerra, come nel film di Sordi “Polvere di stelle”, la radio e il doppiaggio, Croccolo era pronto ad ogni chiamata. Durante uno spettacolo con Luciano Tajoli presenta per la prima volta una macchietta che resterà celebre, quella di Pinozzo, un suo alter ego, un giovane ingenuo soldatino, lento di riflessi che subito trova la strada del cinema. Gira centinaia di titoli, sempre in quei filoni così detti minori, molto cinema sulla ribalta del varietà, musicarelli, ma anche classici c’epoca come “Bellezze in bicicletta”. Diventa una presenza costante e attesa dal pubblico, cui era simpatico in modo naturale, ottiene qualche partecipazione in film di De Sica, Salce, Blasetti, Comencini, Loy, Magni ed è nella prima prova di Aldo, Giovanni e Giacomo “Tre uomini e una gamba” (è il padre della sposa) e vince un David di Donatello per “’O re” (cameriere di Francesco II) e lavora con Salemme, Bigagli, Chiambretti, Pompucci.