William Kaelin, Gregg Semenza e Sir Peter Ratcliffe hanno vinto il Nobel per la Medicina

Va agli americani William Kaelin e Gregg Semenza e al britannico Sir Peter Ratcliffe il Nobel per la Medicina. Hanno scoperto come le cellule sentono che nell’ambiente manca ossigeno, e come si adattano modificando il loro metabolismo e i loro livelli di attività. “Si tratta di uno dei meccanismi essenziali per la vita” ha spiegato l’Accademia nel motivare la scelta. Capirlo ha implicazioni per la cura di malattie come l’anemia, il cancro, o per l’adattamento del corpo all’alta montagna. L’ossigeno è essenziale per trasformare il nutrimento in energia. Viene sfruttato in particolare dai mitocondri: organelli presenti nelle cellule che vengono soprannominati le “centrali elettriche” dell’organismo. Accanto alle carotidi esistono delle cellule specializzate nel misurare la presenza di ossigeno (per la loro scoperta è stato assegnato il Nobel per la Medicina del 1938) che comunicano direttamente con il cervello e regolano il ritmo del nostro respiro. Un’altra tecnica per reagire alla carenza di ossigeno è aumentare l’ormone eritropoietina nel sangue, come sanno molti atleti che fanno ricorso al doping. Il ruolo del gene che regola la produzione di questo ormone è frutto dello studio di Gregg Semenza. L’anno scorso il premio era andato all’americano James Allison e al giapponese Tasuku Honjo, che avevano scoperto come attivare il sistema immunitario contro i tumori. Dai loro studi sono nati dei farmaci in grado di salvare molte vite. Il premio viene assegnato da 50 esperti del Karolinska Institutet di Stoccolma, l’università medica più prestigiosa di Svezia. Martedì verranno annunciati i vincitori per la Fisica e mercoledì quelli per la Chimica. Giovedì è il turno della Letteratura, venerdì della Pace, lunedì 14 ottobre dell’Economia. Il premio ammonta a 9 milioni di corone svedesi (850mila euro), da dividersi fra i vincitori. Di premi per la Letteratura, in realtà, quest’anno ne verranno assegnati due. L’anno scorso infatti il riconoscimento era stato sospeso per uno scandalo che aveva coinvolto il marito di una poetessa che sedeva fra i giurati, condannato a due anni di prigione per stupro. Per la Pace, fra i favoriti siede quest’anno la 16enne Greta Thunberg, che ha ispirato in tutto il mondo i movimenti di giovani per l’ambiente “Fridays for Future”. Già nel 2014 il riconoscimento era andato a una giovanissima: la 17enne Malala Yousafzai, ragazza pachistana che si batte per l’istruzione delle bambine nel suo paese.