Conosci te stesso?

Conosci te stesso ? Di Vincenzo Calafiore 24 Settembre 2019 Udine “ Qual’ è il senso della vita? E’ un interrogativo fondamentale che ognuno di noi, uomo o donna, prima o poi si porrà. E’ una domanda che è espressione di un bisogno innato dell’essere umano di trovare una senso, un significato alla propria esistenza. L’umano non vuole solo vivere, ma vuole anche conoscere perché vivere! “ ( Amore e psyché ) Fin dall’antichità, l’uomo ha cercato di comprendere il significato e il senso della vita. E’ un tema ricorrente in filosofia, letteratura, nella poesia… La filosofia greca sostiene che il “ senso” della vita consiste nel prendersi cura dell’anima. C’è chi pensa che la vita non abbia uno scopo ben preciso, questo significherebbe che tutta la nostra esistenza sia guidata da stimoli privi di senso. Se solo ci fermassimo un attimo a riflettere ( cosa assai difficile) che l’unico argomento che nella vita è una costante che ritorna sono, l’affetto e l’amore. L’amore inteso non solo come il più comune sentimento per il patner, ma come fuoco interiore che salva le nostre anime dal gelo delle disperazioni. E’ l’amore per la vita stessa! E’ quell’amore che celebra la vita, che ci spinge a pensare che per alcune cose nella vita, come l’orgoglio, l’onore, la dignità, la libertà, varrebbe la pena di morire, e allo stesso tempo per molte altre varrebbe la pena di vivere. Ci sono uomini che antepongono sopra ogni cosa il denaro e tutto ciò che attorno a questo rotea e uomini che invece antepongono l’amore.. Senza pensare che un giorno tutto si fermerà, per questo motivo sarebbe auspicabile non permettere di perdere un solo istante prezioso. Sarà necessario seguire i nostri sogni, credere in essi con amore ed entusiasmo, mettendoci pure il coraggio di viverli fino in fondo e non importa se questi sogni si realizzeranno o meno, l’importante sarà il coraggio di farlo come recita Antonello Venditti: che fantastica storia è la vita! Come è scritto nei “ Veda “ finchè l’essere non si interroga sui valori spirituali dell’esistenza dovrà conoscere la sconfitta e i mali che nascono dall’ignoranza; sono domande o questioni a cui soltanto la filosofia, la neuroscienza, l’antropologia e l’etica potranno rispondere. Discipline che hanno lo scopo di approfondire l’essenziale dell’essere umano nel rapporto con il mondo e le altre persone, che contengono verità irrinunciabili, ovvero i fondamentali della nostra esistenza, sulla nostra capacità di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto. Per comprendere le grandi questioni che scandiscono la vita umana, i punto di partenza o di riferimento è il pensiero antico, a partire da Socrate, Platone. La loro presenza oggi è più che mai viva, più che mai necessaria in quanto offrono un quadro generale essenziale, si avverte la modernità di pensiero di questi filosofi. Il – senso dell’esistenza – per Socrate è riconoscere che l’essenza della natura umana sta nella sua psyché, ossia nella sua anima, nel suo cervello, e quindi in ciò che permette all’uomo di essere buono o cattivo, generoso o avaro. Per ciò egli deve occuparsi più della sua anima in modo che essa sia migliore il più possibile. I comportamenti etici non nascono dai beni materiali ( denaro-ricchezza) ma dalla virtù, sottoponendo ad analisi interiore se stesso e gli altri in una ricerca continua. Una vita senza ricerca per Socrate, “ non è degna per l’uomo di essere vissuta”. Platone, il padre della filosofia occidentale e l’inventore dell’anima, una sostanza spirituale indipendente dal corpo è immortale ( dualismo ontologico ). Si torna al filosofo greco quando si discute del senso della vita, del vero, del bello e del bene, costringendoci a riflettere sulle cose esistenti, sull’amore, l’anima, la felicità, la virtù! E’ una riflessione sul senso della vita che va o andrebbe maggiormente approfondito e una pagina non basta certo, ci ritorneremo!