Regionali in Umbria: primo test per la coalizione giallorossa

Matteo Salvini ripete. Prima o poi si vota. Prima o poi i grillini dovranno confrontarsi con la volontà degli italiani. Per evitare di consegnare tutta l’Italia alla Lega, Dario Franceschini propone l’alleanza tra M5s e Pd anche alle prossime elezioni regionali, a cominciare da quelle in Umbria il 27 ottobre, per proseguire anche in Calabria ed Emilia Romagna, dove si voterà tra dicembre e gennaio. Il nuovo governo, ha specificato Franceschini in un colloquio con Repubblica, “può essere un laboratorio, l’incubatore di un nuovo progetto”, di una nuova alleanza “politica ed elettorale. Che parta dalle prossime elezioni regionali, passi per le comunali e arrivi alle politiche”. Il primo passaggio sono le elezioni in Umbria a fine ottobre. I dem, dopo la caduta delle giunta di Catiuscia Marini, sostengono un candidato civico, Andrea Fora, appoggiato anche da alcune liste civiche. Il Commissario regionale del Pd, Valter Verini, domenica ha invitato Fora a dialogare con i grillini. “Il tema delle alleanze alle regionali non è all’ordine del giorno. Dunque non c’è in ballo alcuna possibile alleanza con il Pd in vista delle prossime elezioni Regionali” è stata la risposta interlocutoria dei grillini. Per gli zingarettiani si tratta di una risposta interlocutoria. Gli esponenti umbri grillini attendono l’ok per l’alleanza giallorossa anche in Umbria. Il senatore Stefano Lucidi sostiene che “l’avversario da battere è Tesei”, vale a dire la candidata della Lega e del centrodestra. In realtà in regione la campagna la sta facendo non Tesei ma Salvini, che batte paese per paese e lancia la sfida. “M5s e Pd facciano l’alleanza anche in Umbria, li sfido”. Il Pd propone anche un possibile accordo in Calabria. Qui i Dem hanno abbandonato il governatore uscente Mario Oliverio, che ha lanciato però le primarie, definite “una forzatura” dal commissario regionale Stefano Graziano. Il fatto che il Pd non abbia ancora indicato un proprio candidato e che il tavolo sia sgombro, vuole indicare la disponibilità a discutere e accogliere una proposta grillina ma Nicola Morra frena. Anche Maria Edera Spadoni è dubbiosa per le regionali dell’Emilia Romagna. Qui però la situazione è diversa, visto che il Pd è compatto dietro al Governatore Stefano Bonaccini, mentre i grillini stanno vivendo momenti di divisioni con Max Bugani che si è dichiarato contrario anche al governo Conte 2 con il Pd.