Londra. Boris Johnson è senza maggioranza: cresce ipotesi rinvio Brexit

Cosa farà Boris Johnson? Il nuovo “dittatore” di Londra ha perso la maggioranza assoluta numerica che lo sosteneva alla Camera dei Comuni. La coalizione Tory-Dup aveva già una maggioranza risicata con un solo seggio. Ora BoJo è stato abbandonato dall’ex sottosegretario Philip Lee, un oppositore della Brexit, che è passato al gruppo di opposizione dei Liberaldemocratici. Lo ha annunciato la leader LibDem, Jo Swinson. La caduta del governo non è automatica salvo un voto di sfiducia dell’aula. Ma Johnson se ne infischia! Vuole “attuare la Brexit il 31 ottobre”, contesta la legge anti-no deal che gli oppositori intendono presentare oggi come un simbolo “della resa di Jeremy Corbyn” di fronte a Bruxelles e avverte che non l’accetterà “mai”. Johnson ripete di non essere disposto a chiedere alcun ulteriore rinvio all’Ue e sostiene che l’eventuale approvazione del testo anti-no deal “distruggerebbe” ogni tentativo di riaprire il negoziato sul backstop con i 27. La Camera dei Comuni riapre oggi per una settimana, prima della nuova chiusura imposta con una manovra “dittatoriale” da Boris Johnson, fino al 14 ottobre. Alle 20.30 (ora italiana) è previsto che il deputato conservatore “ribelle”, Oliver Letwin, sottoponga allo speaker dei Comuni John Bercow la richiesta per uno “Standing Order 24”, un dibattito di emergenza, sulla “no deal Brexit”. All’orizzonte un rinvio della Brexit al 31 gennaio 2020. E possibili nuove elezioni ad ottobre.