Con il Conte bis come cambierà il reddito di cittadinanza

Con il Conte bis cambieranno tante cose. Non soltanto quota 100 ma anche il reddito di cittadinanza. Il Pd depotenzierà la misura elettorale dei grillini. Ma non sarà semplice. Se i grillini sono disposti a cancellare la parte del programma leghista, lo sono un po meno per rendere light il sussidio elettorale grillino. I dem chiedono di potenziare il meccanismo per l’inserimento nel mondo lavorativo degli aventi diritto al reddito di cittadinanza. Infatti diversamente da quanto era stato previsto, i membri delle famiglie che risultano immediatamente attivabili li sigleranno a partire dall’inizio di settembre. In queste ore si ragiona quindi sulla possibilità di inasprire le sanzioni nei confronti di chi non si presenterà nei centri per l’impiego il giorno della convocazione e di chi, in seguito all’avvio del percorso di reinserimento occupazionale, non parteciperà alle iniziative di orientamento e ai progetti indicati dagli operatori. Per chi ha ricevuto somme al di sotto dei 300 euro non sarebbe più produttivo. Al momento la legge prevede già sanzioni severe per le famiglie che hanno avuto accesso al sussidio nel caso in cui non si dovessero presentare nei centri per l’impiego quando convocate. A chi diserta il primo colloquio viene sospesa l’erogazione del bonus per un mese, una seconda assenza costa due mensilità del reddito di cittadinanza, mentre dopo tre appuntamenti mancati senza giustificato motivo il diritto al beneficio viene revocato. Tra le ipotesi avanzate vi è quella di far scattare il decadimento già al secondo appuntamento mancato e di punire chi diserta la prima convocazione senza giustificato motivo con la sospensione di due mensilità del reddito di cittadinanza anziché una. C’è poi il capitolo stranieri. I zingarettiani non sono favorevoli al vincolo dei dieci anni di residenza in Italia, considerato penalizzante per gli extracomunitari che richiedono di accedere al reddito di cittadinanza. Il Pd vorrebbe rimuovere questo vincolo e abbassare l’asticella almeno di 5 anni. Da aprile le domande presentate dai cittadini extra Ue sono state congelate. Lo ha reso noto l’Inps tramite una circolare datata 5 luglio in cui si specifica che il blocco è operativo dal mese di aprile e rimarrà in vigore fino a data da destinarsi, fino a quando non verrà emanato il decreto attuativo con la lista dei Paesi stranieri i cui cittadini saranno esonerati dall’obbligo di presentare una documentazione del loro Stato di provenienza che attesti la loro situazione reddituale nel luogo di nascita. Capitolo risorse. In base a quanto dichiarato il mese scorso dal presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio Giuseppe Pisauro davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, in occasione di un’audizione dedicata all’esame degli ultimi provvedimenti relativi ai saldi di finanza pubblica, nel 2019 la spesa per alimentare il sussidio dei grillini potrebbe a 4,4 miliardi di euro, con un risparmio pari a circa 1,2 miliardi di euro rispetto a quanto preventivato. L’obiettivo del Pd, ora che il progetto legato alla flat tax con l’aliquota al 15% è tramontato, è di convincere i grillini ad usare le risorse in eccesso per finanziare il taglio del cuneo fiscale, così da provocare un aumento, anche se lieve, degli stipendi dei lavoratori.