Matteo Salvini e Luigi Di Maio fuori dai giochi: Roberto Fico premier
Roberto Fico è il nome gradito al Partito democratico. E’ il collante della trattativa in corso da tempo tra Pd e grillini. Il Presidente della Camera potrebbe traslocare a Palazzo Chigi. Ad essere fatto “fuori” dal nuovo Governo non sarà quindi soltanto Matteo Salvini ma anche Giuseppe Conte e soprattutto Luigi Di Maio. Il nuovo governo giallorosso nascerà in un clima di sospetti. La prossima “spina nel fianco” sarà l’altro Matteo. Renzi infatti controlla la maggioranza dei parlamentari. Gli zingarettiani sospettano che il senatore fiorentino voglia “far nascere il governo per poi staccargli la spina quando il loro partito sarà pronto”. Ufficialmente Matteo Renzi (lo stesso dello “stai sereno”) spiega che “l’importante è non andare al voto, non mi impicco alle formule”. Ad uscire malissimo è Luigi Di Maio. A lui è stata negata fino all’ultimo la possibilità di conoscere in anteprima il contenuto delle comunicazioni Giuseppe Conte. E ora rischia di rimanere fuori da tutto. Anche perché in caso di elezioni non sarà lui il candidato premier mao Giuseppe Conte o l’amico rivale Dibba. Dario Franceschini e Vincenzo Spadafora lavorano. Dem e grillini si presenteranno dal capo dello Stato con una linea simile. Anche perchè le consultazioni saranno stringate: oggi e domani. Roberto Fico potrebbe essere il nome giusto a cui affidare un mandato esplorativo per verificare, con il trascorrere dei giorni, se un governo Pd-M5S può veramente nascere. Pier Ferdinando Casini spiega come la politica “ha bisogno dei suoi tempi, poi a un certo punto la soluzione arriva da sola”. Inoltre lo stato dei contatti tra le due forze politiche è talmente avanzato che anche Nicola Zingaretti ha iniziato a muovere qualche pedina in prima persona. Il segretario del Pd è stato contattato da Luigi Di Maio. “Possiamo fidarci di Renzi per un accordo di legislatura?” è stata la domanda grillina. Intanto il premier uscente avrebbe avuto contatti anche con Zingaretti sempre “sull’affidabilità di Matteo Renzi”. La soluzione migliore? Andare a votare subito!