Donald Trump riammette Vladimir Putin nel G8

Donald Trump apre a Vladimir Putin per un ritorno al G8. “Sarebbe appropriato che la Russia tornasse a riunirsi al G7, per dare vita di nuovo al G8”, ha dichiarato il presidente parlando alla Casa Bianca con i giornalisti. E’ stata l’occupazione russa della Crimea, la penisola ucraina sul Mar Nero, a provocare nel 2014 l’esclusione di Mosca dal club dei “grandi della terra”. Per Trump, il presidente Vladimir Putin era stato estromesso da Barack Obama perché “lo aveva superato in astuzia”. Il leader americano però non ha fatto ad alcun cenno ad un eventuale passo indietro del Cremlino sulla questione dell’Ucraina. Aperture sono arrivate anche da parte del presidente francese Emmanuel Macron. Il capo dell’Eliseo ha incontrato il leader del Cremlino nella residenza estiva di Fort de Bregancon. In questa occasione, Macron ha auspicato un riavvicinamento tra Russia ed Unione Europea e ha legato il rientro di Mosca nel G8 alla soluzione del dossier ucraino. Dal canto suo, Putin ha detto che non rifiuterebbe un ipotetico invito da parte dei G7, perché “qualsiasi contatto, in qualsiasi formato, con i nostri partner è utile”. Il presidente Usa, Donald Trump, e l’omologo francese, Emmanuel Macron, hanno concordato di invitare la Russia al meeting del prossimo anno. Secondo le fonti della giornalista la questione sarà sollevata dal tycoon questo fine settimana a Biarritz, nel nord della Francia, con i leader mondiali al G7. “E’ stato Macron”, ha twittato la reporter, “a proporre d’invitare la Russia al summit il prossimo anno e Trump ha concordato, a quanto ha dichiarato la fonte”. Ad ospitare il G7, nel 2020, saranno gli Stati Uniti.

Stop ius soli in USA

L’amministrazione statunitense “sta valutando molto seriamente” la possibilità di “mettere fine alla cittadinanza come diritto di nascita”. Lo ha detto il presidente Donald Trump, parlando dalla Casa Bianca. Negli Stati Uniti è in vigore lo ius soli, per cui chiunque nasca sul territorio è in automatico cittadino statunitense. Il principio è noto anche come “birthright citizenship”, cittadinanza come diritto di nascita, ed è sancito dal Quattordicesimo emendamento della Costituzione, introdotto nel 1868. Più volte, in passato, Trump si è scagliato contro lo ius soli: “un diritto ridicolo, lo abolirò”.