Crolla Matteo Salvini: Lega al 30%, stabile il centrodestra unito
Crolla la forza elettorale di Matteo Salvini che paga l’aver aperto una crisi di Governo salvo poi avere deciso di fare retromarcia. Repubblica osserva che “le rilevazioni a Ferragosto sono andate in ferie, ma su sensazioni nette e univoche l’immagine del Capitano, suggeriscono gli esperti, può uscire lesionata dalla crisi e dalla convenienza di importanti passi indietro che fa a cazzotti con l’immagine del duro sulla ruspa fornita nel primo anno tra Palazzo Chigi e Viminale. Il Carroccio, in altre parole, potrebbe già non essere più in quella fascia di potere assoluto che va dal 35% al 38%, e ogni passo verso il confine psicologico del 30% può cambiare strategie e prospettive, dentro e fuori il Parlamento”. Roberto Weber di Ixè sottolinea che “il grande capo leghista qui ha mostrato una fragilità che il suo popolo non vedeva. Salvini ha sbagliato i tempi, ha pensato di poter forzare la mano. E, dopo essere precipitosamente tornato indietro, è stato messo nell’angolo anche nella vicenda dei migranti da far sbarcare”. Per Lorenzo Pregliasco, direttore di Youtrend, “Salvini potrebbe effettivamente perdere qualcosa” e “non vedo come potrebbe eventualmente comunicare l’immagine del bis con un Di Maio più centrale”. Secondo Antonio Noto potrebbero farne le spese anche il Movimento 5 Stelle, con “relazioni ormai spezzate” tra popolo leghista e grillino. Unica nota positiva, sottolinea Fabrizio Masia di EMG Acqua, il fatto che “il blocco di centrodestra a trazione leghista resta forte”.