Milano. In mostra storie dalla strada

Fino al 1 Settembre le Gallerie d’Italia, in Piazza della Scala, ospitano “13 storie dalla strada. Fotografi senza fissa dimora”, una mostra che vuol raccontare e farsi raccontare. Le fotografie esposte sono state realizzate da 13 persone senza fissa dimora nell’ambito della scuola di fotografia promossa da Riscatti Onlus e sostenuta da Fondazione Cariplo in collaborazione con il Comune di Milano, che fa parte dei progetti di integrazione e reinserimento sociale portati avanti da #RISCATTI. Il percorso documenta 13 delle tante attività che Fondazione Cariplo sostiene in Lombardia. E’ costituito, oltre che dalle immagini, anche da alcune video-interviste fatte ai fotografi, volte a mostrare la realtà e la quotidianità di queste persone che vivono ai margini, e che troppo spesso vengono ignorate dalla società. Tutto nasce dai workshop di fotografia per senzatetto organizzati dalla onlus Ri-scatti in collaborazione con Fondazione Cariplo: tra di loro c’era chi teneva in mano la macchina fotografica per la prima volta e chi, dopo tanto tempo, ritornava a usarla, ne ritrovava i segreti e la potenza espressiva. Il passo successivo è stato chiedere ai fotografi che avevano partecipato ai workshop di documentare la realtà di Fondazione Cariplo – un patrimonio di persone e di progetti in continua evoluzione – e di affidare a loro il racconto della propria identità. Puoi vederne i risultati nel museo di Milano: 52 immagini inedite scelte tra i 9.800 scatti che i 13 autori hanno realizzato nel corso di un anno, fotografando 13 progetti scelti fra i 1.500 che Fondazione Cariplo porta avanti ogni anno (la comunità allegra di un orto urbano, il volo di un acrobata, un appartamento dove vivono ragazzi disabili, il volto di una scienziata). Qualcuno dei fotografi senza fissa dimora è arrivato fino alla fine di questo percorso, qualcuno si è perso per strada, lasciandoci solo le sue immagini: è stato un percorso emozionante che ha incrociato fragilità e speranze, paure e orizzonti. Una prospettiva che ha unito l’atto del raccontare a quello del raccontarsi: oltre alle immagini saranno proiettate nella mostra le video-interviste ai fotografi. Una testimonianza che illumina le vite di persone che ogni giorno attraversano l’anima periferica, fragile, marginale di Milano. Vincendo la loro ritrosia, i 13 protagonisti hanno accettato di svelare chi sono, dove trascorrono la giornata, dove mangiano, come si lavano, chi hanno perso per strada, quali luoghi chiamano casa, che cosa desiderano e che cosa hanno ritrovato osservando il mondo con la macchina fotografica.