Renzi è tornato: fa la scissione dal Pd con Azione Civile e va al governo con Di Maio

Grillini pronti a tutto pur di rimanere a Palazzo Chigi. Anche ad allearsi con Matteo Renzi e la sua Azione Civile. Anche ad imbarcare Silvio Berlusconi. Tutti temono Matteo Salvini e l’onda leghista e “i nuovi responsabili” lavorano al governo di transizione. Matteo Renzi è tornato sulla scena, controlla ancora il Pd e detta le condizioni a Nicola Zingaretti: o un esecutivo giallorosso o Azione Civile subito con una scissione immediata con la nascita di nuovi gruppi parlamentari. Il segretario dem si troverebbe in minoranza e il Pd annichilito. Matteo Renzi lancia l’operazione sui gruppi parlamentari del Pd dove nessuno (o quasi) ha voglia di precipitarsi alle urne. Alla fine Zingaretti potrebbe anche cedere con il Capo dello Stato Sergio Mattarella come mediatore verso un nuovo Governo. L’idea ora è di un Governo di “lungo respiro”, una formula per attrarre anche i parlamentari di Forza Italia con la regia di Gianni Letta. Quale possibile premier del grande inciucio? Enzo Moavero? Giovanni Tria? Carlo Cottarelli o Raffaele Cantone? Roberto Fico in pole position. L’operazione è “tutti contro Salvini” per evitare che la democrazia faccia il suo corso e il leader leghista faccia il pieno nelle urne, si scelga i presidenti delle Camere e nel 2022, ottenuti i “pieni poteri” che ora invoca, si elegga il capo dello Stato.